Vinci: il 28 giugno 1914 l'attentato di Sarajevo

Trazione e culturale del Montalbano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2014 00:03
Vinci: il 28 giugno 1914 l'attentato di Sarajevo

Venerdì, 27 giugno 2014 h. 21,30, a cento anni dai fatti che scatenarono la Prima Guerra Mondiale, l’attentato del Granduca d’Austria in quel di Sarajevo avvenuto esattamente il 28 giugno 1914, Vinci ricorda e celebra l’evento in uno scenario unico, suggestivo e storicamente rilevante, messo a disposizione dall’amministrazione comunale: il monumentale Parco della Rimembranza, opera ispirata ai disegni dell’architetto Coppedé, di recente restaurato e dedicato dal 2012 a tutti i caduti del Comune.

L’occasione non è soltanto quella del centenario, ma della presentazione di una ricerca della studiosa e archivista vinciana, Ilaria Morelli, sui “Memoriali popolari della Grande Guerra. La lapide marmorea della Chiesa di Santa Croce”. Si tratta della proposta di un nuovo progetto che merita di essere sviluppato nel corso dei prossimi anni. La prima iniziativa, intitolata “La Grande Guerra contro tutte le guerre”, parte dal Comitato Vinci nel Cuore! e dalla Parrocchia di Santa Croce, rappresentate da Mons.

Renato Bellini e il coordinamento di Nicola Baronti, con il patrocinio del Comune di Vinci.

La serata del 27 giugno 2014 s’inserisce nel ciclo su “I Vinciani raccontano il paese di Leonardo”, nello spirito di un grande evento condiviso e realizzato in collaborazione con le Compagnie del Teatro di Vinci (I Soliti Ignoti da Vinci, Marvesio e Unicorno) e le Associazioni Fraternita di Misericordia, Pro Loco Vinci e Consorzio Colline di Vinci, quest’ultima impegnata nell’iniziale “dono del vino” a tutti i presenti, simbolico gesto a ricordo del sacrificio dei “soldati contadini” di Vinci, strappati dalle loro famiglie e vigne dalla tragicità della storia.

La partecipazione e gli interventi del Sindaco, Giuseppe Torchia, e dello storico, Paolo Santini, Assessore alla Cultura sottolineano l’importanza dell’evento anche nella logica di quelle deleghe alla “memoria storica” che caratterizzano le nuove giunte delle amministrazioni comunali dell’Empolese Valdelsa.

Approfondimenti

Le storie, i racconti e gli aneddoti dei Vinciani alla Prima Guerra Mondiale, raccolti direttamente presso le famiglie di Vinci, saranno letti e interpretati con la sensibilità dei Vinciani di oggi, impegnati contro tutte le guerre del mondo.

“La Grande Guerra contro tutte le guerre” vuole costituire un originale momento d’incontro tra la riflessione storica e l’evento popolare, grazie ad un originale spettacolo teatrale, pensato, scritto sulla base della documentazione storica, e realizzato completamente dalla “gente di Vinci”, in una scenografia importante e unica, quel bellissimo Parco in cui, nel 1928, l’amministrazione piantava un albero per ogni caduto del popolo di Vinci ( non a caso, qualcuno parla di una nuova Spoon River).

Per questo motivo, tramite i mezzi di comunicazione, gli organizzatori estendono l’invito, in particolare modo, ai parenti e discendenti delle 202 famiglie dei caduti di Vinci.

Come spiega Mons. Renato Bellini, Proposto di Vinci, ispiratore e fondatore del Comitato Vinci nel Cuore!, esistono ancora pagine di storia inesplorate nelle vicende e tragedie di quegli uomini che, loro malgrado, ne sono stati protagonisti e, purtroppo, vittime innocenti, infatti : “ Il secolo ventesimo – così scrive nell'introduzione ai "Memoriali popolari" - è stato il secolo delle grandi contraddizioni, segnato, in modo schizofrenico, da ombre tenebrose e da luci esaltanti.

È stato il secolo delle guerre mondiali con milioni di morti, soprattutto civili, ma anche il secolo delle grandi speranze, fino all’illusione di sconfiggere la morte con mezzi scientifici … “ Vinci nel Cuore”, ricordando il centenario della causa immediata dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’attentato al Granduca d’Austria, s’inserisce nella corrente di questa vasta storia con la concretezza delle vicende umane, con l’attenzione ai piccoli protagonisti degli eventi: le famiglie di Vinci e il sacrificio dei loro giovani.

Lunghi elenchi di nomi si trovano scritti nelle lapidi commemorative, come quella conservata nella Chiesa di Santa Croce: cognomi conosciuti e nomi che si ripetono tra figli e nipoti, ad impedire l’oblio. L’iniziativa “La Grande Guerra contro tutte le guerre” vuole essere un evento “liturgico”, cioè fare memoria della prima Grande Guerra, che recò lutto in tante famiglie del nostro paese”

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