Vendita diretta: caso di successo la Bottega Spesa in campagna a Siena

Cia: "Le botteghe agricole sono traino del post-Covid. Sono garanzia per 70% famiglie"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2021 09:06
Vendita diretta: caso di successo la Bottega Spesa in campagna a Siena

Siena, 20 maggio 2021 – La Bottega della Spesa in Campagna, è un “unicum” a livello nazionale, per la vendita diretta dei prodotti agricoli.

“Tanto più in era Covid – spiega il presidente Cia Siena, Valentino Berni - e con le graduali riaperture dell’Italia, e con i nuovi stili di vita degli italiani a più di un anno da inizio pandemia. In fatto di modalità di acquisto, per esempio, non intendono rinunciare al negozio di vicinato, soprattutto se alimentare con materie prime fresche e di stagione. Questo il trend confermato nel Paese dal 70% delle famiglie e potenziale ancoraggio per far ripartire anche tutta l’economia delle piccole attività commerciali”.

E così vola la vendita diretta. Del caso di successo della Bottega di Siena (alla Coroncina)" di successo che è stato illustrato nel corso dell’incontro webinar “La bottega de la Spesa in Campagna. Punto d'incontro tra agricoltore e cittadino-consumatore” organizzata oggi da Cia Agricoltori Italiani.

“Nata nel 2012 – ha illustrato Roberto Bartolini, direttore Cia Siena – la Bottega è passata da 17 a oltre 40 aziende sotto lo stesso tetto e ora aggregate in rete d’impresa. In 15 giorni dall’inizio del Covid, hanno messo a sistema la consegna a domicilio, supportando anche persone in quarantena. Oggi, nel rispetto di sicurezza e stagionalità degli alimenti, conferiscono prodotti locali anche alle mense scolastiche sul territorio”.

Secondo la Cia nazionale, dal marzo 2020 a oggi, lockdown e restrizioni, hanno aperto un nuovo varco nel rapporto tra agricoltori e cittadini che hanno scelto le botteghe agricole di prossimità come punti di riferimento, “unici” per vicinanza, ma anche ideali per sicurezza, cioè minor rischio assembramenti e contagio, e qualità delle materie prime, tornate una priorità nella cura fisica. Contemporaneamente, sottolinea la Spesa in Campagna-Cia, sono aumentate sia le aziende agricole interessate a entrare nel circuito della vendita diretta (+5%), che le richieste da parte dei consumatori che, nello specifico, hanno fatto incrementare del 40% il fatturato annuo delle botteghe. Rimaste sempre aperte, hanno assicurato approvvigionamento in città come nelle periferie e hanno contributo al boom della consegna a domicilio, essenziale per il 60% degli italiani.

“Sempre più necessario – secondo il presidente Cia Berni - aiutare aziende e cittadini a consolidare e far crescere quanto costruito con tanta fatica in questo lungo anno. Il valore dell’agroalimentare Made in Italy, forte anche di un rapporto autentico tra agricoltori e consumatori, si è affermato grazie anche alle botteghe la Spesa in Campagna-Cia e va capitalizzato. Fanno da collante nelle comunità e possono creare terreno per la ripartenza di tante attività commerciali ora a saracinesche abbassate”.

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