Vallina: approvato il progetto definitivo per la variante all`abitato

​L`intervento, del valore di 55 milioni di euro, comprende la realizzazione di due nuovi ponti sull`Arno nei comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole. Autostrada Tirrenica: per la cassa di espansione avvio della gara nel 2017

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2016 22:41
Vallina: approvato il progetto definitivo per la variante all`abitato

Firenze– Il Consiglio di Amministrazione dell`Anas ha approvato il progetto definitivo relativo alla variante all`abitato di Vallina, lungo la strada statale 67 `Tosco Romagnola`, in provincia di Firenze, per un investimento complessivo di 55 milioni di euro. L`intervento interessa il territorio del Comune di Bagno a Ripoli (località Vallina) e del Comune di Fiesole (località Quintole), in provincia di Firenze. Il progetto, per uno sviluppo complessivo di 1,2 km, prevede la realizzazione di un nuovo tratto in variante alla strada provinciale 34 ed il collegamento tra la stessa provinciale e la strada statale 67 `Tosco Romagnola` con due nuovi ponti sul fiume Arno - dello sviluppo di 280 e 220 metri - ed una rotatoria in località Grignano. I ponti, di particolare pregio architettonico, sono stati progettati da un prestigioso team di architetti, ingegneri e paesaggisti: Francis Soler.

“L’avvio della gara per i lavori della cassa di espansione tra il fiume Albegna e il torrente Osa inizieranno nei primi mesi del 2017 ed entro la fine dell’anno sarà completata la fase di progettazione esecutiva”. Così l’assessore alla mobilità Vincenzo Ceccarelli ha risposto in aula all’interrogazione di Sì-Toscana a sinistra sulla progettualità della Tirrenica e al progetto di messa in sicurezza dell’abitato di Albinia.

“Per quanto riguarda i dati forniti siamo soddisfatti – ha detto il capogruppo di Sì-Toscana Tommaso Fattori – un po’ meno rispetto al contenuto. Troviamo strano ciò che sta accadendo perché di fatto un pezzo della Tirrenica sta dentro la cassa di espansione, un’opera che dovrebbe ridurre il rischio idraulico si traduce in una proposta di ulteriore carico urbanistico su queste zone”. “Manteniamo – ha concluso Fattori - le nostre perplessità rispetto a quella che sembra figurarsi come un’opera faraonica costosa e di grande impatto ambientale che cerca di tenere assieme il tracciato autostradale per un verso e un’opera essenziale come la cassa di espansione dall’altro”.

L’assessore ha reso noto che la Regione ha espresso la preferenza per l’ipotesi di tracciato in affiancamento alla ferrovia con varianti a protezione dei centri abitati. “Pur avvicinandosi alla costa – ha detto Ceccarelli – il tracciato è a distanza così da non interessare il sistema costiero e collocandosi in un corridoio già infrastrutturato, non interferisce sul sistema insediativo superficiale e presenta il minor impatto ambientale”. L’assessore ha infine concluso ricordando che “il costo complessivo del primo stralcio della cassa di espansione di Campo Regio ammonta a 30 milioni di euro di cui 12 milioni e mezzo a carico della Regione riguardanti la realizzazione dei manufatti idraulici mentre la restante parte a carico di RFI e di Anas per tutte le opere necessarie per la fruizione della cassa di espansione che interferiscono con il rilevato ferroviario e stradale”.

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