Università: al Sant’Anna di Pisa la Scuola di orientamento

Al via attività universitarie come la scuola estiva

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2016 18:50
Università: al Sant’Anna di Pisa la Scuola di orientamento

(DIRE) ROMA – La valorizzazione del merito e del talento. E’ l’obiettivo di Sant’Anna di Pisa e Iuss di Pavia che, grazie all’impegno nello sviluppo di progetti di ricerca avanzata e di frontiera, si sono unite in una federazione. Al centro ci sono iniziative congiunte che trovano particolare attenzione nelle attivita’ di orientamento universitario. Come la scuola estiva di orientamento, promossa dal Sant’Anna e giunta per il 2016 alla XVIII edizione. Questo costituisce un’occasione unica per presentare il modello formativo delle Scuole Superiori.

“L’obiettivo non e’ quello di fare pubblicita’ alla Scuola, ma di dare una panoramica di offerte formative che propone il sistema universitario italiano- ha detto Luca Sebastiani, da tre anni Delegato del rettore per il progetto orientamento- Il concetto e’ dare loro una visione completa e possibile del panorama universitario”. Ovviamente, “parliamo anche di come siamo organizzati noi. Cerchiamo di dare un’idea di cosa offre il sistema nazionale e cosa potresti avere nel percorso all’interno della Scuola superiore”.

La Scuola Superiore di Pisa: valorizzazione di talento e meritoNella Scuola Superiore di Pisa ci sono 230 allievi ordinari, studenti che seguono una formazione universitaria integrativa. In totale, compresi gli allievi dei corsi di dottorato e dei master, si parla di 1.500 studenti. È una Scuola che lavora su “valorizzazione di talento e merito”, a cui “non ci si iscrive, ma c’e’ un concorso o altre prove da superare per entrare”. In queste ore ha preso il via la 18esima edizione della Scuola estiva di orientamento: “Dalle scuole superiori di tutta Italia abbiamo ricevuto le segnalazioni di 2 studenti per scuola- ha detto ancora Sebastiani a Diregiovani.it- quelli piu’ talentuosi.

Abbiamo ricevuto un migliaio di segnalazioni. Da queste abbiamo fatto una selezione arrivando a 180 studenti che abbiamo diviso in due gruppi da 90, uno per settimana. Seguiranno quindi delle attivita’ seminariali”. Si e’ iniziato, ad esempio, “con la sostenibilita’ del sistema sanitario con gli argomenti esposti da due relatori e il dibattito successivo di 45 minuti”. L’obiettivo dell’orienta mento “e’ quello di far capire agli studenti se il percorso, se la disciplina puo’ essere interessante per il loro futuro universitario e anche di non fargli scegliere quel tipo di percorso di studi se non lo interessa.

O se, per esempio, il corso di Medicina e’ troppo lontano da quello che pensava”. Meglio un ‘no’ subito “che “un medico che si arrende a meta’ strada”. Con Scuola estiva di orientamento, inoltre, si vuole offrire una panoramica ampia piuttosto che fare pubblicita’ alla Scuola Sant’Anna: “Non si vuole fare pubblicita’ alla scuola ma una panoramica di offerte formative che propone il sistema universitario italiano”, ha detto ancora Sebastiani.La Scuola Superiore di Pisa: l’orientamento multimedialeQuest’anno la Scuola estiva di orientamento diventa multimediale.

Sul sito www.scuolaestiva.it saranno pubblicate le le lezioni universitarie in programma, il racconto ‘giorno per giorno’: servizi giornalistici con la sintesi di ciascuna giornata. Inoltre, con #orientatiLaMente si puo’ dare vita a dibattiti televisivi con la partecipazione di docenti, ricercatori, allievi e studenti, esperti di orientamento. “Il multimediale serve per due motivi- spiega Sebastiani- Magari c’e’ un gruppo di studenti che puo’ essere interessato, allora si va a creare una piattaforma per ricreare contenuti e dibattiti”.

Si fornisce, quindi, “un servizio a chi non e’ potuto venire”. In questi tre anni da responsabile, Sebastiani fa un piccolo bilancio: “Circa il 50% degli studenti ha contattato la scuola attraverso attivita’ di orientamento”. I ragazzi e le ragazze “capiscono, apprezzano molto che vuol dire studiare in una universita’. Non e’ cosi’ scontato. L’universita’ non e’ come le Superiori. Andare all’universita’ e’ entra re in contatto con docenti, colleghi. È partecipare ad attivita’ non solo legate agli esami.

C’e’ bisogno che si capisca che fare un vero percorso di studi vuol dire entrare nel profondo delle questioni e non fermarsi a imparare quanto scritto sul libro”. Nella Scuola Superiore di Pisa ci sono 230 allievi ordinari, studenti che seguono una formazione universitaria integrativa. In totale, compresi gli allievi dei corsi di dottorato e dei master, si parla di 1.500 studenti. Ci sono circa 280 allievi di dottorato e il 33% non sono italiani. Si conferma, quindi, come una delle universita’ piu’ attrattive per il mercato estero: “Siamo in controtendenza”, confermano dalla Superiore di Pisa.

Qui arrivano studenti da tutti i Paesi, in maggioranza extraeuropei: dalla Cina, dall’India, Brasile, Argentina. E ancora dall’Armenia, dal Costa Rica.

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