Una Moschea a Firenze: il Ramadan all’ex Gonzaga?

Condivisione e responsabilità sul tema dal PD metropolitano e cittadino. Cellai e Stella (FI): “Pasticcio ‘metropolitano’ di Nardella, decisione unilaterale". Donzelli e Torselli (Fratelli d'Italia): «Sindaco fa il filo-islamico con i territori degli altri: non toccare aiuti a coppie»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 aprile 2017 08:25
Una Moschea a Firenze: il Ramadan all’ex Gonzaga?

L'ipotesi di un centro islamico all’interno della Caserma Gonzaga è una soluzione provvisoria legata all’imminente periodo del Ramadan che inizierà alla fine di maggio, per dare alla comunità musulmana la possibilità di svolgere il ramadan in un luogo più idoneo rispetto a quanto avvenuto negli anni scorsi. 

Subito la moschea nella vecchia caserma dei Lupi di Toscana, ai confini tra il Comune di Firenze e quello di Scandicci, è diventata oggetto di confronto politico. La questione dovrebbe essere amministrativa, in relazione all’impatto che una grande quantità di persone potrebbero avere sulla zona, quindi sui servizi (di trasporto e commercio) già insufficienti nell'area, a causa della presenza di un'altra struttura a forte impatto come l’ospedale di Torregalli.

Invece a Firenze è la politica che se ne vuole occupare. E i problemi che ci sono e andrebbero risolti, vengono paventati come ostacoli assoluti alla realizzazione della moschea. Vogliamo continuare a vedere strade invase di persone che cercano spazi di preghiera impropri?

Il Partito democratico metropolitano e cittadino ribadiscono il grande apprezzamento rispetto al lavoro che il sindaco di Firenze Dario Nardella sta portando avanti per trovare concretamente una soluzione per la Moschea con tutta la comunità musulmana di Firenze. E’ un bene che un problema che si sta trascinando da oltre un decennio stia trovando in questi giorni, grazie alla collaborazione tra il sindaco e l’Imam Izzedin Elzir, proposte concrete che mettono in campo anche spazi pubblici non utilizzati.

Invece la proposta del sindaco di Scandicci Fallani e del Pd di Scandicci è di ospitare nelle prossime settimane un confronto tra i sindaci della Città metropolitana su questo tema, alla luce del lungo percorso di partecipazione per valutare la riqualificazione dell’ex caserma tra Scandicci a Firenze, che ha prodotto 60 ipotesi e valuterà otto progetti.

"Il Partito democratico, come grande forza di governo e comunità di migliaia di iscritti ed elettori, dovrà essere al centro di questo dibattito affiancando le istituzioni affinché si valutino le soluzioni migliori, senza veti e lontani dalle paure tipiche della destra, dimostrandosi all’altezza di una classe dirigente e guidando un percorso difficile dove il tema dell’integrazione è fondamentale. A partire dal Quartiere di San Giusto e di questa zona divisa tra due comuni, si dovrà aprire un dibattito e utilizzare i luoghi di confronto -ribadiscono in un comunicato Massimiliano Piccioli, Segretario del PD cittadino Firenze, e Fabio Incatasciato, Segretario metropolitano PD- Siamo al lavoro e apriremo tutti i dibattiti e gli spazi di confronto necessari affinché un grande tema come questo non diventi oggetto di speculazione da parte delle forze politiche che animano le peggiore paure, ma allo stesso tempo non trovi scorciatoie sbrigative che non tengono conto di tutti gli aspetti impliciti nella creazione di un centro come la Moschea dentro a una città e all’interno delle sue periferie.

Partecipazione, ascolto, integrazione saranno gli strumenti su cui lavoreremo affinché anche in questo caso Firenze riaffermi il proprio ruolo internazionale di città del mondo".

“La decisione unilaterale del sindaco di Firenze e della città metropolitana Nardella di utilizzare l’ex caserma Gonzaga, al confine con Scandicci, per la nuova moschea, ha prodotto un pasticcio difficilmente comprensibile. Si ignora un percorso partecipativo (pagato con soldi pubblici) che aveva individuato tutt’altre funzioni, si dice che lo spazio sarà utilizzato solo per il prossimo Ramadan, ma che forse potrebbe diventare la sede definitiva. L’unico a dirsi contento è l’imam Izzedin Elzir, che non a caso ha subito chiarito che l’ex caserma va bene, a patto che diventi la sede definitiva”.

Questo il commento del capogruppo a Palazzo Vecchio di Forza Italia Jacopo Cellai insieme al consigliere regionale e coordinatore cittadino del partito Marco Stella. “Le questioni aperte da questa scelta del sindaco PD sono molteplici. Intanto: chi si aggiudicasse la possibilità di realizzare il progetto nato dal bando scaturito dal percorso di partecipazione, che garanzie avrà, se nell’ex caserma sorgerà invece una moschea? – attaccano i due esponenti dell’opposizione –. Senza contare il corto-circuito creato con Scandicci, col sindaco Fallani che dichiara di aver saputo della decisione di Nardella dai giornali.

Due sindaci PD all’interno della città metropolitana che, a quanto pare, non parlano tra di loro. E poi: che garanzie di sicurezza ci sono per un utilizzo dal prossimo mese della struttura in disuso da anni? Per quanto riguarda poi il percorso coi cittadini, chiederemo di conoscere quali siano stati esattamente i costi sostenuti”. “Basta improvvisazioni: per quanto riguarda la sede definitiva della moschea, Nardella avanzi proposte credibili e fattibili. I fondi li hanno, devono solo individuare un immobile, compatibilmente con le esigenze della città e dei cittadini, e procedere al suo acquisto.

E in tutto ciò l’amministrazione comunale deve esercitare il suo ruolo guida, tenendo conto di quanto già deciso insieme ai cittadini per gli immobili dismessi, non certo buttare lì idee a casaccio pur di chiudere la questione”, concludono Cellai e Stella.

“Non possiamo che registrare l’impantanamento dell'amministrazione comunale scandiccese nella vicenda riguardante l’ex Caserma Gonzaga che potrebbe essere considerata la palude della moschea a Firenze -interviene Pierluigi Pozzi, con le considerazioni del Fronte Nazionale Firenze- Il PD da sempre adotta a carattere nazionale una politica aperta verso l’immigrazione, da noi invece considerata, visti i numeri, una vera invasione del territorio italiano, senza avere la minima idea sul come fare poi a gestirla nei comuni fomentando la nuova tratta di schiavi con le loro cooperative e rimanendo del tutto impreparati agli squilibri sociali che tale fenomeno inevitabilmente porta con sé; nuovi paladini di un business sulla pelle di poveri disgraziati. D’altro canto, invece, rimanda pure una pessima figura di sé, quando, dirigenti come Merlotti, in pratica fanno capire che si agli immigrati ma non vicino casa mia”. Come Fronte Nazionale crediamo che queste posizioni siano semplicemente ridicole e senza senso e dovrebbero rappresentare la fine di una classe politica contraddittoria e traditrice delle aspettative della propria cittadinanza. Abbiamo sempre invitato i dirigenti PD a dare l’esempio in fatto di migranti, fornendo la prova di averne accolti in casa propria almeno alcuni e dando così il buon esempio, come un bravo politico dovrebbe fare viste le loro tanto decantate idee in fatto di solidarietà ed accoglienza, ma non ne abbiamo avuto mai notizie in merito e temiamo di non averne mai. Affermano i dirigenti scandiccesi che il PD fiorentino è invadente ed arrogante; può darsi, ma da che pulpito viene la predica visto che anche loro stessi hanno fino ad ora fatto propria una politica atta all’invasione del proprio territorio della quale adesso, ironia della sorte, proprio loro ne rimangono vittime”.

«Dario Nardella fa il filo-islamico con il territorio degli altri piazzando a Scandicci la moschea in un'area dov'era prevista la realizzazione di alloggi ad affitto calmierato per 250 giovani coppie. Un'idea che rappresenta tutta la scelleratezza delle politiche che sta portando avanti il Partito democratico: dare aiuto ai musulmani penalizzando gli italiani produrrà inevitabilmente un'islamizzazione del nostro territorio, che significa spianare sciaguratamente la strada al califfato contro il quale l'Italia e tutto l'Occidente dovrebbero invece opporsi senza perdersi in sofismi».

E' quanto affermano i capigruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli e in Comune di Firenze Francesco Torselli, commentando la scelta del sindaco di Firenze. «Da alcuni mesi il Comune di Firenze ha pubblicato persino un bando per la realizzazione in quell'area di un nuovo insediamento a prevalenza residenziale - sottolineano gli esponenti di Fratelli d'Italia - una manifestazione d'interesse che è ancora aperta e che sarà, nei fatti, completamente snaturata dal progetto della moschea.

Ancora una volta la sinistra predica bene e razzola male: da un lato lancia le sue maccheroniche teorie sull'integrazione religiosa, dall'altro prova a scaricare i problemi sugli altri in perfetto stile "radical chic" con la logica del "non nel mio giardino". I cittadini sono stufi di questa filosofia fine a sé stessa che continua soltanto a produrre malumori - concludono Donzelli e Torselli - Nardella lasci l'ex caserma Gonzaga alle giovani coppie italiane che possono garantire un futuro alla nostra comunità».

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