Un libro tira l'altro.. un caso editoriale: il Gruppo Social nato a Firenze

Quasi 80.000 iscritti con una attività che supera qualsiasi aspettativa di successo. Abbiamo incontrato l'ideatore

Antonio
Antonio Lenoci
16 novembre 2017 17:07
Un libro tira l'altro.. un caso editoriale: il Gruppo Social nato a Firenze

Si chiama "Un libro tira l'altro ovvero il passaparola dei libri" il Gruppo pubblico, nato su Facebook per dare sfogo al desiderio di lettura, che conta circa 80.000 iscritti. Un vero record per quanto riguarda lo spazio dedicato agli amanti della letteratura presenti sui Social. Abbiamo incontrato Claudio Cantini per conoscere il segreto del suo successo e capire quanto sia importante la lettura, l'amore per i libri, nell'era contemporanea.L'incontro è avvenuto in libreria e non poteva essere altrimenti, ma a travolgerci è stata la passione di Claudio per un passatempo che ha superato ogni aspettativa..

"Ho iniziato con l'idea di condividere con altri lettori pensieri, riflessioni, recensioni sui libri letti. Ho sempre letto tanto, ho talmente tanti libri da aver ridotto i miei spazi vitali in favore della libreria. La mia formazione è tecnica, sono un ragioniere, ma ho una passione innata che mi ha portato negli anni ad alimentarmi di libri. Mi piacciono i titoli già assimilati dal pubblico, le novità ho piacere di provarle a distanza di tempo, quando si perdono nelle pile" racconta l'ideatore del Gruppo che in corso d'opera per la gestione Social ha trovato un aiuto da parte di una assidua commentatrice."Valentina si è iscritta al Gruppo come tanti lettori hanno fatto per offrire il loro contributo, ma anche per scoprire nuovi titoli, da leggere o da consigliare ad amici e parenti.

Ad un certo punto si è offerta di darmi una mano, e non la ringrazierò mai abbastanza, per quello che è diventato quasi un impegno a tempo pieno".Veniamo alla gestione Gruppo. Ci sono delle regole ben precise di comportamento. "Ho ritenuto necessario inserirle e darne grande risalto affinché il tono colloquiale e piacevole fosse l'elemento caratterizzante del trascorrere alcuni minuti nel Gruppo. Tra le varie indicazioni vige il divieto di auto promuoversi, di inserire link esterni che rischiano di spezzare la lettura ed è vietato anche condividere post, immagini, bandi di concorsi, video e articoli provenienti dal web o da altre pagine Facebook compresi i profili personali.

Sono vietate anche le promozioni e la pubblicità a eventi e iniziative di qualsiasi genere.."Sono molto indisciplinati i lettori di oggi? "Sono vietati gli spoiler. Ci sono degli argomenti che rischiano di accendere forti discussioni, una di queste è il confronto tra e-book e libri tradizionali, poi ci sono autori che sembrano stimolare particolarmente la fantasia dei più forbiti... Occorre tenere d'occhio il tenore delle discussioni.

Mi sono dato delle regole anche io: sugli orari ad esempio. Deve restare un piacere".Chi sono gli iscritti? "Dalle statistiche emerge che abbiamo una frequentazione assidua da parte di due città in particolare Milano e Roma, credo per ovvie ragioni demografiche ma al terzo posto c'è Firenze e questo mi riempie di orgoglio. Gli accessi avvengono ogni giorno con centinaia di post e migliaia di commenti. A volte basterebbe postare la copertina di un libro per scatenare le reazioni, i semplici like o emoji, ma soprattutto commenti di apprezzamento o tesi a far cambiare idea sulla lettura del romanzo proposto.  Proprio per evitare che la semplice copertina esaurisca il post è vietato non accompagnarla con una recensione o un proposito di lettura.

In molti casi credo che si tratti di propositi di lettura, per poi magari indirizzarsi su altri titoli a seconda dei feedback ricevuti. C'è poi l'aspetto che ritengo sia la forza del Gruppo: è un luogo alla portata di tutti. Oramai sono pratico e riconosco l'intervento degli  autori o di insegnanti che a volte si presentano a caccia di titoli da proporre ai loro ragazzi così come riconosco gli editori. Spesso silenti. Ma lo so che ci sono".Qualcuno si lascia sfuggire dove si rifornisce? "Nell'era digitale mentirei se dicessi sugli scaffali o sulle bancarelle, dove a me piace consultare sfogliare scegliere e comprare.

Inevitabilmente i lettori fanno uso dello shopping online e dei corrieri. Per alcuni, specie se si trovano fuori dai centri abitati è spesso la soluzione ottimale. Forse il Gruppo serve anche a colmare l'assenza di librerie fisiche, oppure arrivare a 100.000 iscritti potrebbe far venire in mente a qualcuno di tornare ad investire sull'editoria perché i lettori non sono scomparsi..".Un linguaggio semplice, un luogo virtuale che ricorda i caffè letterari. "Questo era l'obiettivo.

Avvicinare tutti, dare modo a chiunque di confrontarsi con altri lettori e sviluppare l'amore per i libri attraverso consigli, suggerimenti dati e ricevuti. Sarebbe interessante un giorno se il mondo virtuale diventasse reale. Anche solo per un evento.. se riuscito da ripetere a cadenza regolare".Vuole lanciare un appello? "Sarebbe bello incontrarsi in libreria oppure in un luogo che ha nella propria filosofia la passione per la letteratura.

Noi siamo tanti, quasi 3000 solo nella Città metropolitana di Firenze. Un patrimonio di lettori che fa bene alla cultura e non solo all'editoria che sia cartacea oppure digitale".

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