Turismo: modificato Testo Unico, sì a 28 nuovi ambiti

Il plauso di AnciToscana. La novità nella legge, approvata oggi in Consiglio regionale, che ingloba anche la proposta di iniziativa dei consiglieri Pd primo firmatario Gianni Anselmi per la perimetrazione della Toscana. Votano contro M5s, Lega, Fi e Fdi. Astenuti Sì e Tpt. Approvato ordine del giorno Pd per definire profilo professionale di guida turistica. Respinto il testo presentato dalla Lega. Si interviene su competitività e specificità delle strutture ricettive. Via libera all’esercizio dell’attività di centro benessere anche a chi non alloggia in albergo. Il camping village diventa un’articolazione della struttura campeggio. Marcheschi (FdI): «Un patentino non si nega a nessuno, con la legge sul turismo la Toscana si è coperta di ridicolo. Goffi i tentativi di rimediare al grave errore»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2018 22:39
Turismo: modificato Testo Unico, sì a 28 nuovi ambiti

Firenze La Toscana modifica il Testo Unico sul Turismo varato a dicembre 2016 e spinge sul progetto di superamento delle province per far emergere l’identità toscana e le specificità dei territori. Il Consiglio regionale a maggioranza (contrari Movimento 5 stelle, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Astenuti Sì – Toscana a sinistra e Gruppo Misto-Tpt), ha infatti votato la proposta di legge sulla governance del sistema, già iniziata nel 2016, e oggi perfezionata con la suddivisione della Toscana in 28 ambiti territoriali.

Obiettivo di fondo: condividere l’esercizio delle funzioni amministrative e, per la prima volta, superare una visione frammentata e municipalista. Non si tratta di un intervento sulla promozione, affidata all’agenzia regionale che ad inizio legislatura, era il marzo 2016, ha visto amplificate le proprie funzioni. Il centro dell’intervento normativo è la gestione dei procedimenti amministrativi e quindi uffici turistici, attività di informazione e orientamento alle strutture ricettive e ai luoghi da visitare.

E da questo punto di vista non viene imposta burocrazia, come ha spiegato il presidente della commissione Sviluppo economico Gianni Anselmi, ma offerta la facoltà di ritagliare specificità e originalità dei territori, all’interno del marchio Toscana, tra i più cliccati al mondo come già dimostrato con report da Fondazione sistema Toscana.

Il progetto di condividere informazioni, comunicazione e accoglienza si basa su una nuova perimetrazione della regione in 28 ambiti appunto (erano inizialmente 27, ma nel corso dell’ultima seduta della commissione Sviluppo economico, giovedì 3 maggio, è arrivata la richiesta della Valtiberina di essere sganciata da Arezzo), individuata di concerto con gli enti locali e in cui la funzione di capofila è affidata al Comune capoluogo di provincia. Un lavoro importante svolto, come ricordato da Anselmi, con il contributo di Anci Toscana, sindaci, consiglieri regionali e uffici della Giunta.

Il Testo Unico stabilisce che l’esercizio in forma associata viene effettuato attraverso un’unica convenzione per ambito. La nuova legge, che ingloba il testo sulla perimetrazione di cui Anselmi è primo firmatario e sottoscritto anche dal capogruppo di Art.1/Mdp, Serena Spinelli, chiarisce che la stipula avviene con la partecipazione della maggioranza dei Comuni compresi in quello specifico ambito e dato che il provvedimento non impone nulla, qualora alcuni Comuni decidessero di non aderire alla convenzione potranno continuare ad esercitare, solo per il proprio territorio, le funzioni di accoglienza e informazione.

Il testo prevede anche la possibilità di esercizio congiunto tra più ambiti contigui attraverso la stipula di un’unica convenzione alla quale aderiscano almeno due terzi dei comuni che appartengono a ciascun ambito. Nella norma si prevede anche flessibilità con l’auspicio, dichiarato dal presidente della commissione, che questi ambiti diminuiscano nel tempo. Territori che hanno cose in comune dovrebbero lavorare sempre più in sinergia e con una visione strategica ampia perché non c’è Toscana, ed è pensiero di Anselmi, senza la meraviglia delle specificità territoriali.

Le modifiche che interessano più direttamente il Testo Unico toccano punti importanti e riguardano la disciplina delle locazioni turistiche e delle guide ambientali. In particolare, si interviene sulla competitività e specificità delle strutture ricettive, consentendo agli alberghi (così come a campeggi e villaggi turistici) di offrire attività di centro benessere anche ai non alloggiati. Altra novità riguarda il camping village che non sarà più una tipologia, ma diventerà un’articolazione della struttura campeggio. Per le locazioni si mantiene l’obbligo della comunicazione al Comune dei dati statistici e per la professione di guida, oltre che di accompagnatore turistico, si conferma la disciplina dell’attività con carattere transitorio e cedevole.

Il testo è stato emendato nel corso del dibattito per eliminare alcuni refusi ed evitare un vuoto normativo, ma anche per superare la previsione di specifiche sessioni di esame per l’abilitazione di guida turistica per i laureati. Sono invece stati respinti gli emendamenti presentati da Fratelli d’Italia e sottoscritti da Forza Italia, Movimento 5 stelle, Lega e Sì-Toscana a sinistra, che hanno raccolto la firma del Gruppo Misto-Tpt.

Collegato alla nuova legge anche un ordine del giorno approvato a maggioranza (primo firmatario ancora Anselmi) per impegnare la Giunta a definire il profilo professionale di guida turistica e consentire, anche in Toscana, la ripresa dell’attività di formazione. La necessità di un quadro normativo chiaro, trasparente e condiviso a livello nazionale sta alla base dell’atto e risponde alle esigenze di quanti desiderano accedere alla professione attraverso percorsi di accreditamento. In questo senso il documento richiama quanto sancito nella nuova legge sul Turismo, che sospende per un anno i corsi di formazione professionale per guida turistica e la successiva abilitazione.

Il Consiglio ha invece respinto la proposta di legge presentata dalla Lega che puntava a erogare le risorse regionali destinate allo sviluppo del turismo solo a strutture ricettive che svolgono in modo esclusivo l’attività turistica.

Anche Sì-Toscana a Sinistra ha presentato un testo, già respinto in commissione, per un corretto equilibrio fra arenili destinati alla libera fruizione e quelli oggetto di concessione demaniale marittima per finalità turistico ricreativa. La proposta di legge è stata però ritirata dal capogruppo, Tommaso Fattori, nel corso delle comunicazioni ad inizio seduta, per ulteriori approfondimenti. Ultimo intervento normativo sul tema è quello a firma Fratelli d’Italia e Forza Italia, ancora in discussione in commissione, per inserire tra le strutture ricettive extra-alberghiere anche le residenze d’epoca.

«La Regione gioca a fare la prima della classe senza però fare i compiti a casa, e finisce così per coprire di ridicolo la Toscana e i suoi cittadini» è lapidario il commento del Presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, che oggi si è presentato distribuendo finti patentini da guida turistica allo slogan di “in Toscana un patentino non si nega a nessuno”. «La “nuova” legge toscana sul turismo licenziata appena due anni fa e da un po' oggetto di critiche, contestazioni e ricorsi del Governo con conseguenti rattoppi, è l’esempio del modo di lavorare di questa Giunta – attacca Marcheschi – per l’ennesima volta infatti si cerca di rimediare ad una legge partorita in fretta e che ha generato mostri giuridici come la concessione (unici in Italia) del patentino da guida turistica Nazionale senza che la figura sia stata ancora definita da una Legge dello Stato.

Il caso generato dalla sinistra Toscana è un vero e proprio insulto alla professionalità della categoria che invece andrebbe valorizzata e tutelata, ed un vero favore al business dei centri di formazione che in questi anni hanno raccolto corsisti da tutta l'Italia». «Le modifiche portate oggi in aula dal Pd sono palesi ammissioni di incapacità. In Toscana si naviga a vista senza una rotta precisa, tanto che, alla prima impugnazione da parte del Governo invece di mantenere le proprie posizioni la Regione ha fatto subito retromarcia senza nemmeno attendere la sentenza di merito». «Ma le figuracce non finiscono qui: il Pd del Consiglio regionale, dato che la propria Giunta Rossi non è stata capace di farlo, ha determinato di imperio le aree sovra comunali (Ato) previste dalla legge, senza nemmeno aver ascoltato gli operatori locali e le Pro Loco generando la cancellazione di aree con una specifica vocazione come Valdarno e Valdisieve o l’accorpamento dell'alto Mugello a Dicomano – conclude Marcheschi – un modo di fare verticistico, incompetente e lontano dal territorio che riesce nell’impresa di sbagliare sullo sbagliato, solo che a pagare sono la Toscana e i suoi cittadini».

"Aspettavamo questo momento da tempo. Finalmente ora i Comuni potranno fare una vera promozione dei loro territori, in modo omogeneo e coordinato, dai più piccoli ai più grandi. Grazie alla collaborazione costante e fattiva con la Regione, siamo arrivati ad un risultato positivo e condiviso". Così Francesca Basanieri, sindaco di Cortona e responsabile Anci Toscana per il settore Turismo, plaude alla approvazione oggi in consiglio regionale della legge di modifica al Testo Unico del settore.

Tra le novità principali, l'istituzione degli ‘ambiti turistici omogenei', che accoglie la richiesta dei Comuni toscani e che Anci, spiega Basanieri, aveva definito con un percorso di ascolto con i Comuni. Gli ambiti turistici proposti dalla legge sono 28 e al loro interno i Comuni potranno associare le funzioni di informazione e accoglienza turistica sovracomunale. Eventualità consentita anche in ambiti contigui qualora i comuni decidano di farlo.

Alcuni degli ambiti (come il Chianti e l'Amiata) sono disegnati superando i confini provinciali, facendo prevalere le identità comuni ai tradizionali perimetri amministrativi. Ciascun ambito potrà svolgere attività di promozione in convenzione con Toscana Promozione Turistica, affermando così una sua visibilità e concorrendo con la sua specificità alla promozione della Toscana nel suo complesso. Questi i 28 ambiti: Firenze e Area Fiorentina, Chianti, Mugello, Empolese Val d'Elsa e Montalbano, Area Pratese, Arezzo, Casentino, Valtiberina Toscana, Valdarno Aretino, Val di Chiana Aretina, Val di Chiana Senese, Val d'Orcia, Terre di Siena, Amiata, Maremma Toscana Area Sud, Maremma Toscana Area Nord, Terre di Valdelsa e dell'Etruria Volterrana, Costa degli Etruschi, Elba e Isole di Toscana,Versilia, Livorno, Garfagnana e Media Valle del Serchio, Riviera Apuana, Lunigiana, Piana di Lucca, Pistoia e Montagna Pistoiese, Valdinievole, Terre di Pisa.

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