​Turismo: affittacamere, stop ad alimenti e bevande da gennaio 2018

La proposta di legge modifica il Testo unico del sistema turistico regionale e proroga l’avvio del provvedimento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2017 14:52
​Turismo: affittacamere, stop ad alimenti e bevande da gennaio 2018

 Entro gennaio 2018 gli affittacamere dovranno cessare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande ai propri alloggiati. È stato prorogato da 6 a 12 mesi dall’entrata in vigore del Testo unico del sistema turistico regionale il termine di adeguamento al divieto per gli affittacamere di somministrare alimenti e bevande con l’eccezione della prima colazione per i bed and breakfast. L’atto, licenziato con voto unanime in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd), modifica l’articolo 55 del “Testo unico del sistema turistico regionale”.

Durante l’illustrazione della proposta di legge, è emerso che la scadenza come era stata individuata nel Testo unico veniva a cadere nel pieno della stagione turistica, causando agli operatori un danno non indifferente a causa delle prenotazioni accettate nei mesi antecedenti l’entrata in vigore della norma. L’esigenza della modifica è nata anche da segnalazioni da parte di Comuni che hanno fatto notare che si “rischiava di impoverire l’offerta turistico-ricettiva di diverse aree della Toscana, soprattutto in quei comuni rurali dove la presenza di altre tipologie di ricettività è meno diffusa e l’attività di affittacamere rappresenta una parte consistente nell’offerta turistica dei territori”.

Oltre a questo, la previsione è in controtendenza rispetto alle nuove forme di ristorazione che si vanno diffondendo, quali l’home restaurant, e che consentono, entro certi limiti la somministrazione di alimenti all’interno di civili abitazioni, anche a prescindere dalla presenza di un’attività ricettiva. Voto favorevole è stato espresso da Irene Galletti(Movimento 5 Stelle) e da Roberto Salvini (Lega nord).

Il presidente Anselmi ha puntualizzato “ragionammo sulla differenza tra affittacamere e bed & breakfast e decidemmo di dare sei mesi di tempo per allineare le due tipologie di alloggio, nell’ottica di salvaguardare i bed & breakfast”. “Questa proroga – ha concluso il presidente- consentirà agli affittacamere già titolari di autorizzazione alla somministrazione precedente all’approvazione del nuovo testo unico di svolgere l’attività senza penalizzazioni nell’immediato, e a noi di prenderci il tempo su una soluzione di equilibrio di prospettiva soprattutto nei territori nei quali queste strutture forniscono un servizio non reperibile in prossimità”.

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