Treni: bonus pendolari per i disservizi di settembre

Ceccarelli ai pendolari del Mugello: "Disagi reali, ma su una linea che è molto migliorata"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2015 22:59
Treni: bonus pendolari per i disservizi di settembre

FIRENZE- Gli abbonati di una sola linea, la Prato-Bologna, hanno diritto al bonus previsto dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia per i disservizi registrati sulla rete regionale durante il mese di settembre. Solo in un caso si è infatti superata la soglia del 4% e il conseguente diritto al bonus per i pendolari. Nella fattispecie l'indice della Prato-Bologna ha raggiunto il 6,3%. L'indice di riferimento è calcolato considerando l'andamento del servizio linea per linea, in particolare i treni soppressi (minuti di servizio non resi) ed i ritardi in minuti accumulati in arrivo, in entrambi i casi per cause imputabili al gestore del servizio o al gestore della rete. A settembre si è registrata complessivamente sulle linee regionali una regolarità in crescita rispetto allo stesso mese del 2014 e comparabile con quelli del mese di agosto 2015 (mese con prestazioni di norma più elevate).

Rispetto a quest'ultimo si registra un miglioramento anche sulla Siena – Chiusi (indice in calo di quasi 3 punti), rispetto ai problemi registrati nel mese di agosto, mentre la Firenze – Siena – Grosseto, riaperta a tempo di record, ha dovuto fare i conti con quale rallentamento conseguente ai lavori. La puntualità mantiene ai livelli riscontrati nel corso dell'anno, con una media regionale di 92,5%, ben 2,6 punti percentuali in più dello stesso mese dello scorso anno e 0,2% in meno rispetto al mese di agosto 2015.

La puntualità di tutte le linee si attesta sopra al 90%, ad eccezione dell a Pontremolese. Per la Prato- Bologna, unica linea interessata in questo mese al bonus, occorre specificare che il bonus viene riconosciuto solo agli abbonati della tratta Toscana, fino a Vernio. Questa linea paga il bonus in funzione prevalentemente del non elevato numero di servizi presenti. Per come funziona il meccanismo che controlla l'andamento del servizio, tanto minore è il numero dei treni programmati (e quindi il livello di servizio) tanto maggiore risulta l'indice e quindi il livello di disagio subito: un treno soppresso su una linea in cui transita un treno l'ora costituisce un disservizio maggiore rispetto a una linea dove nell'arco di un'ora passano tre treni, per il maggiore tempo di attesa non previsto.

"Comprendo le proteste dei pendolari del Mugello per i disagi sulla linea causati dai guasti ad alcuni treni Minuetto e dalla loro sostituzione con treni Aln, di vecchia generazione. Ma non condivido le loro conclusioni: questa linea non sta affatto tornando indietro, anzi, negli ultimi anni ha migliorato moltissimo il suo indice di puntualità utilizzando per oltre il 90% treni di nuova generazione. Ricordo che, a parte i problemi di manutenzione, già oggi tutti i treni sarebbero programmati con Minuetto.

Non si può sempre gettar via il bambino con l'acqua sporca". L'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli apre così la sua risposta al comitato pendolari del Mugello che era intervenuto ieri denunciando i disservizi sulla Faentina. "I problemi delineati dal comitato - continua - sono in parte reali e dovuti a ritardi e carenze dell'azienda incaricata della manutenzione dei treni. Queste difficoltà le abbiamo più volte segnalate a Trenitalia e anche oggi chiedo con forza che si intervenga su questo punto critico.

Però è anche necessario che si guardi al quadro complessivo nel quale ci muoviamo. Stiamo parlando di una linea nella quale la grandissima parte dei treni utilizzati è comunque di nuova generazione e che è di gran lunga la linea diesel regionale con le migliori prestazioni (puntualità oltre il 90%)". "Abbiamo certamente ancora tanta strada da fare – prosegue l'assessore - ma non siamo di sicuro ai livelli di alcuni anni fa: per questo ritengo non vi sia assolutamente un ritorno al passato, tutt'altro.

E' evidente che all'imponente impegno anche della Regione per rinnovare il materiale rotabile deve corrispondere uno sforzo analogo per la sua manutenzione: perché anche i treni nuovi possono guastarsi. Questo è il punto: e non è affatto vero che i Minuetto utilizzati in Mugello siano stati spostati su altre linee. Il problema sta nei ritardi con cui li si ripara. Se Trenitalia li risol ve, ed è suo compito, sulla Faentina si potranno vedere, come da programmazione, solo treni di nuova generazione.

Cosa che non accade, oggi, su nessuna linea in Toscana".

In evidenza