Tramvia: caos e promesse, Firenze è interdetta o da interdire

Alle promesse dei controlli seguono i problemi sui cantieri, all'aumento dei turni il ritardo dei lavori

Antonio
Antonio Lenoci
21 settembre 2015 12:52
Tramvia: caos e promesse, Firenze è interdetta o da interdire

Dopo l'ennesima rivoluzione operata con le navette per Careggi che gli stessi autisti di Ataf hanno ritenuto di folle concezione, procede a singhiozzo la realizzazione delle Linee 2 e 3 della Tramvia. Nonostante l'esperienza maturata è tanto lo stupore per quanto accade ogni giorno e chi resta fermo nel traffico scatta una foto, twitta un esclamativo o posta un messaggio al veleno, come fosse sempre la prima volta.Dopo 5 anni di immobile silenzio, la partenza di due linee in contemporanea.

Espropriare giardini, restringere marciapiedi, costruire ponti e sottopassi, giardini pensili, raddrizzare le curve e sfondare palazzi.. forse si è preteso troppo? Trovare oggi commenti sui Social e dichiarazioni ufficiali che esaltano il lavoro fatto da Giuseppe Matulli nei furenti giorni della Linea 1 è un ravvedimento stupefacente persino per l'ingrata Firenze.Stefano Giorgetti tiene duro e promette controlli serrati dopo le recenti disposizioni in merito ai turni triplicati, non nasconde i problemi come le strutture complementari inesistenti.

La Linea 2 incrocia una Stazione Foster che non esiste ancora, è così il Comune è costretto a fare in viale Redi una fermata nel deserto, per ora.  Vincenzo Donvito, il presidente Aduc che resta con il fiato sul collo dell'Amministrazione non mancando di suscitare discussioni tra i sostenitori dell'opera dichiara: "I lavori per la costruzione delle nuove linee della Tramvia a Firenze continuano ad essere una novella degli stenti. Le dichiarazioni e le rassicurazioni sui tempi dell'assessore di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti che periodicamente vengono rilasciate e riportate dai media sono ormai sketch e tormentone di una noiosa commedia a cui, giocoforza, il nostro assessore sembra che sia costretto a partecipare.

Non da solo bonta' sua ma ogni tanto con la collaborazione del Sindaco Dario Nardella e del viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini".

La linea 2 (Stazione SMN – aeroporto Peretola) non sara' pronta a settembre 2016 ma a luglio 2017. La linea 3 (Stazione SMN – ospedale Careggi), invece, e' confermato che sara' pronta a settembre 2017. "Ci hanno garantito 130/135 persone (Linea 2) e 80/90 (Linea 3), ma la scorsa settimana erano una cinquantina… i controlli saranno serrati” dichiara Giorgetti a Caroppo de La Nazione.Aduc è intransigente: "Senso civico e amministrativo vorrebbe che, a fronte di un impegno non mantenuto, si agisse di conseguenza, non annunciando nuovi “controlli serrati" ma e' l'italia, e' Firenze, bellezza. In attesa dei “controlli serrati”, delle sospensioni per maltempo, da oggi comincia l'autunno… e ne vedremo delle belle...

chissa' come fanno a costruire in nord-Europa, ci teniamo il bordello con rispetto parlando, dei bordelli che e' diventata Firenze".Donvito chiede il commissariamento dell'opera: "Noi non solo non ci fidiamo più delle dichiarazioni dei politici e dei tecnici (imprese costruttrici incluse), ma abbiamo colmato la misura di tolleranza civica. La prima cosa che ci viene in mente e': ma che stanno costruendo, il ponte sullo stretto di Messina?Sindaco, assessore e tutti coloro che sono intorno a questa vicenda non devono piu' avere il diritto di operare. Vanno interdetti per manifesta incapacità, sciatteria, superificialita', ipotesi di atti dolosi (speriamo di no… ma nulla si puo' escludere…): tutto cio' che ha determinato l'attuale situazione e che fatto ancor piu' grave la sta peggiorando sempre piu'.

Con l'aggiunta di turbativa dell'ordine pubblico per infondate rassicurazioni. “Manu militari” lo Stato si deve assumere la gestione di questo disastro urbano, sociale e politico. Ma siamo, poi, cosi' sicuri che lo Stato-commissario fara' meglio? No, non siamo sicuri. Ma e' importante che almeno si fermino gli attuali devastatori".Come per la Linea 1 tutto un giorno sarà dimenticato e Giorgetti diventerà un grande stratega della transenna, in attesa di mettere alla prova chi si occuperà dei futuri rami di raccordo verso la Piana e verso Firenze Sud.

Ne sarà valsa la pena? Ce lo domanderanno, prepariamoci una risposta.

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