Tragedia in A1, si contano i morti sul posto di lavoro

Il Comune di Barberino di Mugello esprime il suo cordoglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 agosto 2014 13:53
Tragedia in A1, si contano i morti sul posto di lavoro

La famiglia dell'operaio deceduto nel cantiere dell'Autostrada del Sole risiede nel Comune di Barberino di Mugello.Il Sindaco di Barberino, Giampiero Mongatti si unisce ai messaggi giunti dopo la tragedia: “Siamo molto addolorati per questo terribile incidente sul lavoro e auspichiamo che venga fatta chiarezza sulla sua dinamica affinché questi episodi non si debbano più ripetere. Siamo vicini alla famiglia, che risiede nel nostro comune, e le esprimiamo il nostro profondo cordoglio”.Dopo l'ennesimo, drammatico, epilogo si effettua la conta dei morti.

Quanti sono negli ultimi mesi? Quanti da quando il cantiere è stato aperto? Troppi. Anche uno solo, il primo, era già troppo.Le sigle sindacali si riuniscono in queste ore per sottolineare nuovamente l'allarme già lanciato in circostanze analoghe: "Non si può morire sul posto di lavoro" è il grido unanime. Poi, arrivano le polemiche ed il dito è puntato sull'esecuzione dei lavori votata al risparmio, sull'aspetto della sicurezza che troppo spesso finisce per essere marginale perché molto spesso quel che conta è aggiudicarsi l'appalto e portare a completamento l'opera.I materiali, i mezzi, i turni di lavoro rischiano sempre più di scivolare alla fine delle priorità nella vita del cantiere.Molte volte ci troviamo ad informare i nostri lettori sull'assenza di operai nei cantieri, su lavori che procedono a rilento.In Italia la burocrazia è asfissiante, la politica indugia ed in alcuni casi interviene persino la Magistratura se le condizioni sono quelle dell'illegalità. Alla collettività spetta infine l'onore di godere il frutto delle opere.

Ma nei cantieri ci sono esseri umani che svolgono quotidianamente il loro lavoro e la loro tutela, così come la formazione necessaria al compimento di ogni azione nel pieno rispetto delle normative di sicurezza, forse, spetta anch'essa alla collettività chiamata a sorvegliare e pretendere rispetto nel lavoro.

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