Traffico a Firenze nel 2017: c'è chi rimpiange i vigilini

E se fosse ripristinata la figura degli ausiliari del traffico?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2016 12:30
Traffico a Firenze nel 2017: c'è chi rimpiange i vigilini

Il desiderio per il 2017? Il ritorno dei vigilini. Gli amati e odiati ausiliari del traffico che con la pettorina gialla elevavano contravvenzioni alleggerendo gli impegni degli agenti della Municipale potrebbero tornare di moda.  Gli sforamenti dei livelli di PM10 sotto al cielo di Firenze hanno suscitato lo sdegno degli ambientalisti ed aumentato l'ira degli automobilisti, ma per la prima volta anche qualche cittadino poco green ha iniziato ad interrogarsi sulla qualità dell'aria respirata ogni giorno.Le critiche non sono mancate a quei provvedimenti che, nella sostanza, tengono ferme poche auto rispetto al parco circolante. Il blocco funzionale è quello totale. Già ma quali sarebbero le alternative?

L'alternativa sono i mezzi pubblici, elettrici e non. Peccato che a Firenze siano proprio gli autisti del trasporto locale ad esclamare "Il traffico è bloccato, gli autobus restano fermi in corsia preferenziale, e piazza stazione è impercorribile". Non proprio uno Spot per l'uso del mezzo pubblico.Gli addetti ai lavori, dopo un travagliato 2016 di scioperi e manifestazioni in attesa di una Gara regionale per l'assegnazione della gestione unificata dei trasporti e la continua richiesta di assunzioni corredata dai numeri delle corse saltate e dei minuti trascorsi in coda tra via Nazionale e via della Scala, chiedono adesso "il veloce ripristino degli ausiliari del traffico, che operino sulle corsie preferenziali e contro la sosta selvaggia".

Dalla Segreteria Fit-Cisl Firenze si segnala che "Per far fronte al problema dell’inquinamento il Comune di Firenze ha approvato il piano di azione comunale, nel rispetto delle indicazioni della Regione Toscana: limitazioni ai mezzi più vecchi o inquinanti e all’utilizzo delle caldaie, divieto dell’uso di legname o di stufe tradizionali, ma dimenticandosi della incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici.Nel 2011 la Regione Toscana, in recepimento di una Direttiva Europea, aveva approvato le tipologie di intervento da mettere in atto come misure antismog. L’allegato numero 4 alla delibera n. 22 del 17 gennaio 2011 recitava: “la delibera regionale fissa che i Comuni debbano […] con provvedimenti che vanno dall'incentivazione dell'uso dei mezzi pubblici, alla limitazione dell'uso del mezzo privato fino alla riduzione temporanea dell'uso del riscaldamento o il blocco del traffico”.

Prosegue il sindacato: "Incentivazione della circolazione e dell'uso dei mezzi pubblici, risuona ora come una beffa vera e propria. Incentivare il mezzo pubblico non significa investirci più risorse economiche. Far viaggiare un bus e aumentare la sua velocità commerciale, vuol dire il contrario: i suoi costi di esercizio si abbassano. Incentivare significa proteggere concretamente, con una presenza fisica sulla strada.

Il ripristino delle pettorine gialle. "Il costo degli ausiliari si ripagherebbe non elevando multe a tappeto, ma rendendo il mezzo pubblico più scorrevole. Apriamo questa discussione al più presto, ne gioverà il bene dei cittadini, in salute e in tempi di spostamento. Limitare il traffico alle auto più inquinanti, senza dare valide alternative agli spostamenti, va a discapito delle persone disagiate economicamente, le quali non possono permettersi auto nuove. Un altro caso di ingiustizia sociale che allontana la politica dalle persone".

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