Tra aprile e giugno oltre 17.000 i contratti attivati dalle imprese

In aumento stagionali del turismo e contratti atipici, si riducono ancora le assunzioni a tempo indeterminato. Nocentini: "Aiutiamo la crescita e la stabilizzazione del lavoro". Contratto Nazionale Edili, Spagnoli, neo presidente di Ance Toscana: "Auspichiamo possa ridare slancio al settore"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2014 22:42
Tra aprile e giugno oltre 17.000 i contratti attivati dalle imprese

Firenze, 1 luglio 2014 – La variazione occupazionale attesa nel secondo trimestre, per la Toscana, è positiva: in base all’indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro, si prevede che il saldo tra entrate e uscite di lavoratori, sia subordinati che autonomi, superi nel secondo trimestre le 6.600 unità, con un incremento di circa il 17% rispetto al medesimo periodo del 2013. Il saldo di +6.630 unità atteso per questo trimestre è la sintesi tra oltre 17.600 "entrate" e quasi 11.000 "uscite" (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi). I circa 17.600 contratti di lavoro che le imprese toscane prevedono di attivare nel secondo trimestre fanno segnare un incremento del 3% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Questa variazione positiva è la media tra un lieve aumento delle assunzioni effettuate dalle imprese (+0,2%) ed invece una crescita del 18% dei contratti atipici (contratti di somministrazione/interinali, collaborazioni a progetto, collaborazioni occasionali, incarichi a professionisti). In termini assoluti, in questo trimestre, le assunzioni dirette delle imprese toscane saranno circa 14.800 (l’84% dei contratti totali), mentre oltre 2.800 – pari al 16% del totale – saranno contratti atipici. Il lieve incremento delle assunzioni effettuate dalle imprese, inoltre, è la sintesi di una riduzione per quelle a tempo indeterminato (-2,8%) e di un aumento dello 0,6% per le altre tipologie contrattuali (a tempo determinato, inclusi gli stagionali, di apprendistato, a chiamata, ecc.).

A tale proposito è opportuno specificare che, nel trimestre, solo il 12% delle assunzioni dirette di dipendenti sarà a tempo indeterminato, mentre ben l’81% sarà a tempo determinato, concentrate per l’87% nel settore dei servizi e, in particolare, nel comparto delle attività turistiche (56%).

“Alcuni indicatori economici confermano i leggeri segnali di miglioramento già apprezzati nel periodo precedente che contiamo possano consolidarsi nel prossimo futuro – sottolinea Stefano Morandi, Vicepresidente di Unioncamere Toscana - Nonostante la crisi non sia ancora superata, ci sono segmenti del nostro sistema imprenditoriale che vogliono credere nel futuro ed investire in capitale umano. Turismo e cultura sono gli atout della nostra regione e le imprese di questi settori sono in prima fila nella creazione di opportunità occupazionali, anche per i giovani.

Ed è anche a queste realtà che da sempre si rivolge il sostegno del Sistema delle Camere di Commercio; sostegno che dovrà essere oggetto di una “revisione” alla luce delle recenti disposizioni emanate dal Governo, che prevedono un “taglio” al Diritto Annuale. Il taglio infatti inciderà in modo sostanzioso sulle risorse a disposizione e non consentirà più alle Camere di Commercio di garantire per l’avvenire gli interventi di cui l’imprenditoria regionale ha bisogno, e che in molti casi ne hanno rappresentato un supporto fondamentale per la crescita.”Le assunzioni di lavoratori dipendenti: alcune caratteristiche

Come visto in precedenza, le assunzioni che le imprese della Toscana hanno programmato nel secondo trimestre dell'anno sfiorano le 14.800 unità, pressoché lo stesso livello di un anno prima (+0,2%). Queste si concentreranno per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti, nel 61% dei casi saranno rivolte a personale già in possesso di esperienza lavorativa nella professione o nel settore e nel 25% interesseranno giovani al di sotto dei 30 anni. In 10 casi su 100 le imprese prevedono di incontrare difficoltà nel reperire le figure professionali ricercate. Anche in questo trimestre si conferma che le assunzioni saranno effettuate prevalentemente con contratti a termine: quasi 12.000 assunzioni, vale a dire l'81% del totale, saranno infatti effettuate con un contratto a tempo determinato.

Anche in vista dell'imminente avvio della stagione turistica estiva, queste assunzioni saranno finalizzate prevalentemente a realizzare attività stagionali, che raggiungono le 8.830 unità (il 60% del totale regionale). A queste si aggiungeranno poi 1.210 assunzioni per far fronte a picchi di attività (8%), circa 1.070 per "testare" i candidati prima di una possibile assunzione stabile (7%) e circa 880 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall'azienda (6%). Le assunzioni "stabili" (a tempo indeterminato o con un contratto di apprendistato) saranno a loro volta pari a quasi 2.290 unità, vale a dire il 15% del totale.

Approfondimenti

I profili professionali più richiesti dalle imprese

Nel 2° trimestre 2014 le imprese toscane hanno programmato di assumere circa 1.500 lavoratori di alto profilo (high-skilled), relativi cioè a professioni specialistiche ed ad alto contenuto intellettuale, a professioni tecniche, a posizioni dirigenziali, per una quota pari al 10% delle assunzioni totali programmate nella regione, una percentuale inferiore al 13% che si registra in media in Italia. Il gruppo professionale più numeroso è tuttavia quello delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, con quasi 7.600 assunzioni (poco più della metà del totale). Gli altri gruppi professionali seguono a distanza, con quote sul totale regionale piuttosto simili fra loro.

Le assunzioni programmate di figure operaie raggiungono le 2.250 unità, il 15% del totale, quelle di profili generici e non qualificati supereranno le 1.800 unità (13%) e le professioni impiegatizie le 1.600 unità (11%). Andando più a fondo rileviamo che, anche in considerazione del periodo cui si riferisce la rilevazione, al primo posto figurano i profili tipici del turismo e della ristorazione, ossia cuochi, camerieri, baristi e professioni simili, con circa 5.400 assunzioni previste, il 36% del totale regionale.

Nella quasi totalità dei casi si tratterà di assunzioni a tempo determinato. Per queste professioni le imprese della regione segnalano problemi di reperimento di poco inferiori alla media di tutte le professioni (8% delle relative assunzioni contro il 10% del totale generale) e in sette casi su dieci richiedono una precedente esperienza lavorativa nel settore o nella professione. Anche le altre professioni a maggiore richiesta appartengono prevalentemente al terziario, (commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali; addetti all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela; professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza), ad eccezione di quelle – tipicamente industriali – degli operai metalmeccanici ed elettromeccanici: in questo caso, le imprese toscane segnalano problemi più rilevanti nella ricerca delle figure di cui hanno bisogno (la quota delle assunzioni di difficile reperimento è pari al 28%), sebbene la richiesta di esperienza lavorativa specifica sia meno diffusa, interessando meno della metà dei potenziali candidati.

"Sono dati sono incoraggianti quelli diffusi da Unioncamere e Ministero del lavoro sui contratti lavorativi attivati nel comparto turistico da aprile a giugno di quest'anno: 17mila con un saldo attivo di 6600 unità, più 17 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013" afferma l'assessora regionale al turismo Sara Nocentini. "Avevamo anticipato linee di tendenza positive nel settore in Toscana qualche settimana fa, commentando i dati di previsione 2014 elaborati dalla stessa Unioncamere insieme a Toscana Promozione e Osservatorio sul turismo – aggiunge l'assessora -.

Questo approfondimento testimonia che il turismo non solo é un comparto in crescita, ma porta con sé una crescita che genera lavoro". "Le percentuali in calo di tempi indeterminati, sul totale dei contratti attivati, é in linea con il mercato del lavoro in generale. Il mio auspicio è che tramite politiche di incentivo agli investimenti e alla destagionalizzazione, che la Regione vuole introdurre, si possano offrire concrete possibilità di un maggior numero di stabilizzazioni".“Microcredito anche per le Partite Iva e i professionisti.

Gli atipici sono gli ultimi nel mercato del lavoro, serve un intervento a loro favore”: il Nidil Cgil Toscana, col coordinatore Alessio Branciamore, chiede alla Regione di favorire l'accesso al credito per queste tipologie, sull'esempio di quanto già fatto in un apposito progetto regionale per i lavoratori sotto i 24mila euro annui di Isee, non pagati o in regime di ammortizzatori sociali. Nidil Cgil Toscana, che da due anni ha costituito la Consulta delle professioni con la quale organizza I professionisti, mette sul tavolo di confronto con la Regione altri quattro temi da portare avanti per professionisti e Partite Iva: favorire l'ingresso dei giovani nel mondo delle professioni (anche attraverso una revisione della Legge regionale del 2008 sulle professioni), favorire esperienze di mutualismo nel welfare (sostegno al reddito per chi non può ricevere gli ammortizzatori sociali standard, interventi per conciliare maternità/paternità e libera professione), formazione professionale (magari mutuando il modello della carta ILA adattandolo ai professionisti per la formazione dei liberi professionisti), promozione del coworking (agevolazioni fiscali per i gestori privati, recupero di spazi coi gestori pubblici).

“Partite Iva E collaboratori a progetto sono più bistrattati di altri, perché dallo scoppio della crisi ad oggi sono stati ignorati dal punto di vista sociale, ma soprattutto dalle politiche di sostegno al reddito sia occupazionali che fiscali. Il reddito medio mensile dei professionisti di nuova generazione iscritti alla gestione separata INPS è di mille euro. Lo stesso governo Renzi finora non ha previsto niente per loro attraverso il Jobs Act, la legge delega e anche per quanto riguarda gli ammortizzatori”, commenta Branciamore.

E si sta parlando di persone laureate, in possesso di specializzazioni e competenze professionali, come avvocati, architetti, comunicatori, che negli ultimi anni hanno subito un enorme abbassamento dei loro compensi e sono tuttora privi delle più elementari forme di regolazione e tutela su previdenza, welfare, maternità, malattie.

Nel punto vendita di Panorama ai Gigli di Campi Bisenzio dopo la cassa integrazione straordinaria durata un anno, l'azienda Panorama aveva riaperto in aprile una procedura di licenziamenti collettivi per crisi in tutta la Toscana di 47 esuberi di cui 16 esuberi ai Gigli a Campi Bisenzio. Ieri in Regione Toscana e' stato sottoscritto un accordo col quale abbiamo sventato i licenziamenti con strumenti alternativi e nel negozio dei Gigli si è utilizzato strumenti quali i trasferimenti dei lavoratori verso i punti vendita di Prato e Firenze. Tali trasferimenti saranno attivati con il criterio della volontarietà, della minore distanza tra luogo di lavoro e residenza, tenendo in considerazione i carichi familiari. ”Un buon risultato, dichiara Elisa Luppino della Filcams CGIL di Firenze, rispetto agli esuberi che vengono sventati senza licenziamenti. È una trattativa che era partita in salita ma che siamo riusciti a riportare nei giusti binari, conclude Elisa Luppino, grazie ad una efficace negoziazione.”Lo storico marchio bambino Balducci ha festeggiato ieri - 30 giugno - il suo 80° anniversario con un evento nella sede storica di Pieve a Nievole. Isabella Balducci, titolare dell’azienda di scarpe per bambini e terza generazione della famiglia che ha creato il marchio ha chiamato a raccolta tutti i clienti e amici per celebrare il compleanno con una grande festa. L'azienda oggi è una solida realtà italiana che vale 15 milioni di euro di fatturato, conta 1000 punti vendita, tre outlet store a gestione diretta, 400.000 paia di scarpe vendute l'anno, 20% di export e e-commerce in espansione.

"È stato finalmente firmato oggi tra Ance, Lega Coop e Sindacati il contratto nazionale. Interessa i circa 30mila addetti del settore edile toscano. Un contratto atteso da mesi e che si spera possa ridare slancio ad un settore che vale da solo l'11% del Pil". A intervenire sul contratto siglato oggi è Riccardo Spagnoli, neo presidente di Ance Toscana a margine dell'Assise di Confindustria Arezzo-Siena-Grosseto. "Si tratta di un contratto moderno e rivoluzionario - continua Spagnoli -, perché prevede novità davvero interessanti sul fronte della bilateralità e della previdenza integrativa.

In particolare il nuovo contratto prevede di riorganizzare su scala regionale tutti gli Enti paritetici, permettendo così di ottimizzare i costi senza ridurre le prestazioni ed i servizi a favore dei lavoratori. L'aumento salariale, previsto dal nuovo contratto, rappresenta un grande sforzo per le imprese del settore, che vivono una crisi economica senza precedenti; nella sola Toscana si è perso negli ultimi 4 anni, oltre il 40% dell’occupazione, con più di 3.200 lavoratori. Ma rappresenta anche un segnale di grande fiducia nella ripresa dell'edilizia e un investimento sui propri lavoratori".

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