Toscana Pride: crescono le iniziative fiorentine a sostegno della parata

Sabato 18 giugno a Firenze la parata rainbow

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2016 17:12
Toscana Pride: crescono le iniziative fiorentine a sostegno della parata

Relazioni e web, come gestire amici, amanti, fidanzati nell'era del digitale. Ovvero cosa cambia quando la comunicazione passa tramite chat, Facebook e Whatsapp? Come fare a dichiarare il proprio amore a qualcuno o "semplicemente" fare amicizia? Di questo si parlerà martedì 7 giugno a ZAP (vicolo S. Maria Maggiore 1, 2^ piano) dalle ore 18.30 in poi nell’incontro promosso dal Gruppo Giovani GLBT* di Firenze per il Toscana Pride, la parata dell’orgoglio LGBTQI che si terrà il 18 giugno.

Sempre martedì ma alle 19 al Plesso di Santa Verdiana della Facoltà di Architettura si terrà un AperiQueer organizzato dal Collettivo di Architettura insieme ad IREOS (Comunità Queer Autogestita) per parlare dell'approvazione del Doppio Libretto, uno strumento importante per gli studenti e tutte le studentesse transgender, che le e li tutela da eventuali discriminazioni. Giovedì 9 giugno a ZAP ci sarà l’incontro ”Prima di tutto... Parliamo di Famiglie” promossa da Famiglie Arcobaleno, Lei Disse Si e Famiglie in fuga.

Dopo l’aperitivo Quinoa con Nuddu trio Jazz alle 19.30, seguirà alle ore 21.00 la proiezione del documentario «Prima di tutto» di Marco Simon Puccioni. Infine prosegue fino al 25 giugno presso l’Associazione IREOS (via de’ Serragli 3) “WARIA: being different muslim”, la mostra fotografica di Fulvio Bugani che racconta la vita dell’unica comunità trans che ha trovato accoglienza nella scuola coranica a Yogyakarta in Indonesia, il Paese con la più alta concentrazione di musulmani al mondo.

Protagonista dei ritratti di Fulvio Bugani è Shinta Ratri, una transgender di 53 anni orgogliosa di essere donna e di essere musulmana che a Yogyakarta gestisce la scuola coranica per transgender, chiamata “Pondok Pesantren Waria Al-Fatah”, l’unica di questo tipo in Indonesia e probabilmente nel mondo. Un punto di ritrovo dove le persone LGBT possono incontrarsi, discutere di religione e pregare senza incorrere in discriminazioni di genere.

Il Comune di Campi Bisenzio sarà alla parata del Toscana Pride del 18 giugno prossimo concedendo il patrocinio alla manifestazione. Lo annuncia il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi: "Parteciperemo, con il Gonfalone istituzionale, al corteo e sfileremo sostenendo la battaglia, non soltanto del mondo LGBTI, ma che riguarda tutti noi" - ha affermato il sindaco "Sarà un'occasione per andare oltre l'enfasi simbolica e per dare nuova forza al movimento da anni impegnato contro discriminazione e pregiudizio". La piattaforma è stata organizzata da associazioni e gruppi dell'universo LGBTI attive sul territorio regionale: "Questo Pride si svolge in un momento particolare per il nostro paese: lo scorso 11 maggio la Camera dei Deputati ha approvato la legge sulle unioni civili.

Un fatto storico, una vittoria di tanti e tante, che sta spingendo il Parlamento a parlare di diritti e di nuove famiglie italiane" - prosegue il sindaco Fossi - "Il Governo finalmente ha fatto proprie le tante battaglie per i diritti umani e civili delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali così come, ogni giorno, dimostra di fare con quelle per i diritti di tutti i gruppi sociali discriminati, marginalizzati, con le istanze delle donne, del mondo del lavoro, della scuola, della precarietà, delle nuove povertà, di giovani, disabili e migranti.

Per questo aderiamo convintamente all'iniziativa del prossimo 18 giugno certi che i risultati recentemente raggiunti siano soltanto un punto di partenza".

A Livorno la Giunta comunale ha formalizzato la partecipazione del Comune al prossimo “Pride”, accettando così la richiesta avanzata dal comitato Toscana Pride che ha organizzato la manifestazione. Nelle motivazioni si legge che il Comune aderisce perché riconosce “che l’iniziativa affronterà il tema della parità dei diritti, della tutela dei singoli e delle singole, dei legami affettivi e genitoriali e della laicità delle istituzioni” e quindi riconosce “l’indubbio valore sociale e culturale dell’iniziativa alla quale parteciperanno associazioni e gruppi LGBTI per dare una risposta collettiva e organizzata a omofobia, bifobia, transfobia e odio in genere”. Quella di quest’anno è la prima vera edizione del Toscana Pride, che si colloca in primo piano nel un nuovo panorama nazione: da alcuni anni infatti le maggiori associazioni LGBTI (sigla inglese che sta per Lesbian Gay Bisexual Transexual e Intersexual) hanno deciso di non realizzare più un unico pride nazionale, ma di dare vita all’Onda Pride, ovvero tante parate a carattere regionale e locale, per diffondere in modo più capillare la battaglia per il rispetto dei diritti civili delle minoranze. “Questo è un grande e storico segnale di civiltà e di apertura che la città vuole dare al mondo - commenta la vicesindaca Stella Sorgente -.

Partecipare per la prima volta con il nostro Gonfalone a una manifestazione così significativa per ridare dignità a tante persone fino ad oggi ancora troppo odiate e discriminate è una cosa che mi rende appunto “orgogliosa”. Io ci sarò con la fascia tricolore e invito tutti a partecipare. Spero che il lavoro che da due anni portiamo avanti con convinzione in questo campo dia i suoi frutti: vorrei vedere tanti livornesi, la cosiddetta società civile, prendere parte a questa giornata di festa (che quasi più nessuno chiama Gay Pride ma Human Pride) come prenderebbe parte a una qualsiasi altra manifestazione in difesa dell’uguaglianza e della giustizia.

Adesso in Italia abbiamo una legge sulle unioni civili, non la migliore che potevamo auspicare, ma comunque uno strumento da applicare subito e con convinzione.”

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