Toscana: meta ideale per tutte le stagioni

Gli agriturismi toscani sono i più richiesti. Crescita significativa nell’estate 2016 per i Campeggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2016 21:30
Toscana: meta ideale per tutte le stagioni

Le città d'arte della Toscana sono le mete più gettonate dagli italiani in viaggio ad autunno. Lo rivela l'indagine a campione condotta da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli, secondo cui otto italiani su dieci nei prossimi tre mesi sceglieranno località del Bel Paese per le loro vacanze. Dopo la Toscana, tra le regioni preferite per l'autunno compaiono il Trentino Alto Adige con le sue località montane, la Lombardia, il Veneto e il Lazio. Penalizzate invece le mete estere, come accadeva del resto negli anni autunni passati: un trend quindi usuale, perché legato alla stagionalità, ma quest'anno aggravato dalle incertezze politiche e dal timore di attentati terroristici. Non a caso, le destinazioni che spaventano di più i nostri connazionali sono Francia, Egitto e Turchia.

"È un bel risultato per la Toscana, che si dimostra ancora una volta una meta ideale per tutte le stagioni: dalle località di mare per l'estate alle città d'arte delle stagioni di mezzo fino alla montagna. Il tutto, da visitare per lo più in coppia con il proprio partner, ma anche con amici o figli al seguito", sottolinea la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini. "Interessante anche il fatto che se il 52% delle persone intenzionate a viaggiare in autunno vuole visitare musei, monumenti o mostre, il 30% vuole fare shopping e il 26% vuole godersi le specialità enogastronomiche della zona, per cui il turismo - almeno sulla carta - continua a confermarsi come motore trainante dell'economia terziaria", prosegue Anna Lapini.

Secondo l'indagine Confturismo-Confcommercio, i viaggiatori dell'autunno sceglieranno città e località d'arte nel 47% dei casi, il mare nel 28%, poi la montagna (21%). Il resto si distribuirà tra collina, campagna, lago e crociere. Tra le motivazioni delle partenze, per il 44% c'è la ricerca del riposo o il prendersi cura (di sé - del proprio corpo o dello spirito - e degli altri), anche se il 37% non disdegna il divertimento. Più corta, rispetto all'estate, la durata media della vacanza d'autunno, che si attesta intorno ai 3,9 giorni (era di 7,4 ad agosto; 6,9 a luglio e 7,5 a giugno). "Viaggi a corto raggio e di breve durata, ma sufficienti a respirare il clima di una città", dice la presidente di Confcommercio Toscana, "per questo è importante offrire un'immagine convincente e funzionale alla prima occhiata: pulizia delle strade, efficienza del trasporto pubblico e dei servizi turistici, sicurezza, sono tutti fattori su cui si basa il primo giudizio dei turisti".

Fra le modalità di prenotazione della vacanza, internet resta la favorita per sei viaggiatori su dieci. Il 20% preferisce contattare direttamente per telefono o e-mail le strutture ricettive, il 9% parte alla ventura senza aver fatto prenotazioni in anticipo, il resto si rivolge all'intermediazione specializzata.Sempre più persone scelgono di trascorrere qualche giorno di vacanza nella stagione autunnale: Agriturismo.it e Casevacanza.it per l’autunno 2016 hanno evidenziato un aumento del 21% di richieste di disponibilità rispetto ad ottobre 2015.

La Toscana vanta la presenza di ben sei delle sue province. La prima, anche a livello nazionale, è Siena: tra i comuni con il più alto affollamento di turisti d’autunno troviamo Pienza, San Gimignano, Montepulciano e Siena. Molto richieste sono le province di Firenze (Pontassieve e Barberino di Mugello i centri al top), Pisa (con Pomarance e Volterra), Grosseto (Manciano) e Lucca. Quest’ultima in particolare sembra prediletta dagli italiani, considerando che l’80,88% delle richieste arriva da connazionali.

Scorrendo ancora la classifica compare un’altra meta da agriturismo, Arezzo. La zona in cui si spende di più è quella di Firenze: 619€ la media per uno short break in famiglia.

Crescita dei visitatori stranieri (+ 4,8%), ma anche il dato sugli italiani è assai soddisfacente (+ 3,2%). È quanto emerge dalla rilevazione dell’”Osservatorio per il turismo all’aria aperta”, che ha realizzato un’indagine che ha coinvolto campeggi, agricampeggi e aree di sosta operanti in Toscana. L'aumento si manifesta in maniera sensibile nelle strutture “tradizionali” mentre per quelle alternative, come gli agricampeggi, la crescita è quasi nulla (+ 0,1%). Il fatturato cresce più delle presenze, nella misura del 6,2%.

Collegando il risultato alla variazione dei flussi per origine si può ipotizzare una maggiore propensione alla spesa del turista straniero, in particolare nelle aree interne della regione. Il settore balneare, che rappresenta la parte preminente dei flussi nei campeggi toscani, registra un aumento del 3,3% delle presenze e del 6,1% del reddito, quindi quasi in linea col dato generale. Aumentano, invece, in modo sensibile le aree che più rappresentano il carattere di “toscanità”: arte, campagna, collina segnano un + 9,3% di presenze.

Tra le province crescono più della media Firenze (+ 12,4%), Siena (+8,5%) e Grosseto (+ 7,5%). In diminuzione Arezzo (- 1%) e Massa Carrara (-1,8%). Lucca (+ 2,4%), Livorno (+ 1,8%), Pisa (+ 1,3%) e Pistoia (+ 1%) aumentano ma meno della media. Buono il dato dell’Isola d’Elba (+ 5,1%). Per ciò che concerne le presenze per origine, il buon risultato dei flussi dall'estero è legato alle ottime performance di Firenze (+13,2%) e Siena (+10,5%), segnalando in modo forte come siano state le città d'arte il principale attrattore del flusso Open Air verso la Toscana, mentre per gli italiani il forte aumento dei pernottamenti nella provincia di Grosseto (+ 8,6%) conferma il valore di attrattività per il turismo costiero. Riguardo al tipo di attrezzatura anche per il 2016 si conferma la tendenza crescente nell'utilizzo di attrezzature di proprietà delle strutture ricettive: secondo le imprese intervistate sono aumentati i pernottamenti in case mobili, bungalow e camper mentre sono diminuiti quelli in roulotte e tende.

Dichiara Giampiero Poggiali, presidente di Faita Toscana, l’associazione di categoria di riferimento collegata al sistema Confcommercio: “I dati che leggiamo sono molto positivi e quindi esprimiamo la nostra soddisfazione. I risultati ottenuti premiano il lavoro dei nostri operatori, che ogni giorno si impegnano con la massima professionalità per rendere le loro strutture sempre migliori. I dati riportati dimostrano una volta di più che il turismo all’aria aperta è un segmento molto rilevante del comparto economico del turismo. Perciò ribadiamo la nostra richiesta alle istituzioni affinché ci venga prestata la dovuta attenzione”.

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