Consiglio regionale: presentate le prime candidature, mentre la data del voto si sposta al 7 giugno

Tommaso Fattori candidato presidente della Regione per la lista del SI. Claudio Borghi e Matteo Salvini lunedì a Prato e Firenze. Il Segretario nazionale IdV Ignazio Messina: “Pronti a presentarci con il nostro simbolo a sostegno della candidatura di Enrico Rossi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2015 18:52
Consiglio regionale: presentate le prime candidature, mentre la data del voto si sposta al 7 giugno

Visto il posticiparsi della data delle elezioni regionali rispetto alla iniziale ipotesi del 10 maggio, giorno sul quale si era basato lo scadenzario del Regolamento per la presentazione delle candidature nelle liste del Partito Democratico al consiglio regionale approvato nella Direzione del Pd della Toscana il 27 febbraio scorso, è stato deciso (eventualità prevista nel Regolamento stesso) di far slittare anche il termine ultimo per la presentazione delle candidature. Probabilmente le consultazioni regionali avranno luogo domenica 7 giugno.

Pertanto la nuova scadenza per presentare la candidatura nelle liste PD, corredata dal numero di firme di iscritti richiesto, sono le ore 16 di venerdì 27 marzo. Venerdì 27 marzo alle 21.00 alla ex Fornace Pasquinucci di Capraia Enrico Sostegni, segretario del Partito democratico Empolese Valdelsa, presenterà pubblicamente la sua candidatura alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Toscana. «Sono molto felice di fare la mia prima uscita pubblica nel paese che ho amministrato per dieci anni: non è una scelta casuale.

Presentare la mia candidatura al consiglio regionale a Capraia e Limite vuol dire partire dall’esperienza amministrativa che ho vissuto con passione e senso del dovere, un’esperienza formativa indispensabile, a mio parere, per chi fa politica perché dà il senso vero delle cose, dei bisogni e delle esigenze dei cittadini» così Sostegni annuncia l’evento di venerdì.In Toscana arriva anche il Segretario Federale LN Matteo Salvini. Sarà, lunedì 23 Marzo 2015, alle ore 11.00 al mercato di Piazza Mercato Nuovo a Prato e alle ore 13.00, sempre a Prato, al ristorante Don Chisciotte, Viale Galileo Galilei, 19-21.

Inoltre, alle 19.00, Matteo Salvini sarà all’apericena organizzato all’Auditorium al Duomo, Via de' Cerretani 54/r, dove terrà, alle ore 21.00 un incontro pubblico in cui presenterà i candidati LN regione Toscana.

Tommaso Fattori ha presentato ieri la sua candidatura a Presidente della Regione Toscana per la lista del Sì in un giardino che è "spazio di felicità collettiva" e "simbolo di quei beni pubblici che vogliamo difendere ed ampliare", ha detto il candidato, seduto assieme ad un gruppo di ragazze e ragazzi con bambini. Il piccolo giardino è antistante al presidio sanitario di Santa Rosa a Firenze, che invece simboleggia "lo smantellamento della sanità pubblica in Toscana, fatto di tagli, privatizzazione manifesta o strisciante, scomparsa dei presìdi territoriali, mentre noi – aggiunge – ripartiamo dal sì alla sanita pubblica, accessibile veramente a tutti: un forte sì. Di qui il nostro primo impegno: il ritiro immediato della controriforma sanitaria di Rossi". Fattori annuncia: "la prima notizia è che ci siamo e che il nome con cui ci presenteremo alle elezioni è Sì: la nostra è la sinistra del Sì". È questo il leitmotiv, che descrive in positivo "un progetto di governo in alternativa alle politiche delle destre, del PD e al patto del Nazareno". Dunque, "sì al reddito minimo, sì ad un piano speciale per il lavoro in Toscana; sì all'obiettivo "rifiuti zero"; sì all'attuazione dei referendum e alla gestione pubblica dell'acqua e dei servizi pubblici locali; sì ad una sanità pubblica, non residuale e di qualità per tutti; sì al rafforzamento del trasporto pubblico regionale e metropolitano di qualità, a partire dai treni per i pendolari; sì ad un piano straordinario per le periferie, oggi abbandonate a se stesse, senza servizi; sì al rafforzamento dell'edilizia pubblica popolare; sì ad un piano di piccole opere per la manutezione e la cura del territorio, in alternativa alla logica delle grandi opere inutili, dannose, costosissime e che favoriscono corruzione e malaffare; sì all'agricoltura contadina a filiera corta, alla biodiversità, e alla tutela del paesaggio, oggi sotto attacco proprio qui in Toscana; sì al rafforzamento della scuola pubblica e del diritto allo studio; sì alla trasparenza, contro i rapporti occulti fra lobby affaristiche e potere politico". E aggiunge Fattori, allargando l'orizzonte: "sì, siamo parte della lotta di Syriza e Podemos per cambiare l'Europa e sì, siamo con gli italiani che andranno a Tunisi al Forum Sociale Mondiale a portare la loro solidarietà attiva al popolo tunisino, contro il terrorismo e infine sì, si può vincere: come in Grecia, e presto in Spagna". Afferma Fattori: "siamo parte di un'onda che sta investendo l'Europa, da Atene a Madrid. Siamo parte di una nuova sinistra europea, che è nata a Firenze, al Forum Sociale Europeo del 2002.

Allora erano qui a Firenze tutti coloro che poi hanno fondato Syriza e Podemos. Un cammino che oggi sta rivoluzionando il quadro politico europeo. In un certo senso, lo abbiamo fatto nascere noi." La seconda notizia, dice Fattori "è che sono il candidato presidente per il Sì e mi candido a ricoprire il posto che è oggi di Enrico Rossi, anche se al posto di Rossi governano già da tempo Renzi e la Saccardi". Il candidato spiega: "le mie radici sono in una sinistra sociale e maggioritaria: sono nel Forum europeo e nel vittorioso referendum del 2011. Vittorioso proprio perchè su molti temi cruciali – come la gestione pubblica ed efficace della sanità, della scuola, dell'acqua – esiste già una maggioranza sociale". La terza notizia è l'appello lanciato per comporre le liste dei candidati in maniera partecipativa: "associazioni, comitati, gruppi, organizzazioni politiche, singole persone possono inviarci proposte motivate di candidatura entro il 28 marzo.

Le porte sono aperte a persone riconosciute per competenza, autorevolezza, impegno sociale e politico nel territorio e in lotte, vertenze, movimenti o per il loro ruolo in attività associative o culturali della nostra regione. È a questa pluralità di esperienze – politiche, sociali, di cittadinanza – che guardiamo per cambiare la Toscana, consci del valore e allo stesso tempo dell'insufficienza di ciascuna. Con questo spirito aperto abbiamo lavorato in queste settimane, per ricostruire democrazia, per ribaltare la logica dell'uomo solo al comando.

Per questo la lista del Sì vuole essere delle tante e tanti che intendono costruire un futuro insieme. Donne e uomini, ragazze e ragazzi, capaci di nuovi linguaggi, di nuove relazioni, di nuove prospettive. Questo dovrà essere il profilo della lista: una lista sociale, larga, inclusiva”.

“Lasciano di stucco le prime frasi da candidato governatore di Tommaso Fattori sul Pd, piene di vecchi classici dei grillini senza averne neanche la novità, che peraltro adesso è già vecchia. Se parte così con la sua campagna credo proprio che sia il primo passo falso”. Questa la reazione del responsabile organizzazione del Pd della Toscana Antonio Mazzeo circa i ‘milioni di euro a disposizione del Pd’ per la prossima campagna elettorale. “Ma quali milioni di euro, quali poteri economici?! Il Pd – continua Mazzeo – è l’unico partito che ha i propri bilanci online da anni, consultabili da tutti, e vorremmo sapere quando gli altri faranno altrettanto.

Traiamo finanziamento dalle tessere degli iscritti, vorremmo sapere chi può dire altrettanto, e dal 2x1000 di cui sta per partire la campagna di informazione, dopo che siamo stati promotori della legge sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. E per quanto riguarda le elezioni faccio presente a Fattori che il Pd della Toscana nel Regolamento interno e nel Codice Etico (entrambi consultabili sul nostro sito) per la campagna elettorale per i nostri candidati a consigliere regionale si è imposto limiti rigorosi per quanto riguarda le spese e avremo un limite a 30 mila euro, cioè il 20% in meno del limite esistente in tutte le altre regioni.

E abbiamo anche stabilito limitazioni stringenti sui mezzi pubblicitari utilizzabili proprio per impostare la nostra campagna elettorale all’insegna della sobrietà”. “E’ triste – conclude il responsabile Organizzazione del Pd toscano – vedere che Sel, alla ricerca di sensazionalismo, utilizzi certi argomenti e certi toni. Consigliamo loro di uscire dal recinto dei rancori e di essere più seri, parlando di proposte concrete e realizzabili e potersi confrontare su questo. Quel giorno stapperemo lo spumante”.L’Italia dei Valori della Toscana verso le elezioni regionali con il proprio simbolo, a sostegno della candidatura di Enrico Rossi.

E’ questa la strada tracciata dall’IdV, illustrata in conferenza stampa dal Segretario nazionale, Ignazio Messina, e dal Segretario regionale Giovanni Fittante. “Anche in Toscana, così come nelle altre regioni dove si va al voto - ha spiegato Messina – l’intenzione è quella di presentarci con il nostro simbolo, a cui non intendiamo rinunciare e su cui campeggia lo slogan No Corruzione, con il quale intendiamo riportare al centro dell’azione politica la lotta contro ogni abuso e malcostume che stanno affossando il nostro Paese.

La nostra presenza alle regionali in Toscana si inquadra a pieno titolo nella coalizione del centrosinistra nell’ottica di un sostegno aperto alla candidatura di Rossi, con cui intendiamo portare avanti un’azione di governo”. “Credo sia molto chiaro il quadro politico nel quale il partito intende collocarsi, che è quello di una coalizione di centrosinistra in grado di garantire alla Toscana continuità di governo. L’Italia dei Valori si presenterà con il suo simbolo per portare avanti l’azione che da anni ci caratterizza e costituisce il nostro marchio d’identità, ancora più importante in un contesto in cui gli altri partiti si sono liquefatti.

Questo non significa - ha dichiarato Fittante - voler restare chiusi in noi stessi, anzi siamo pronti ad aprire il nostro programma e le nostre liste alla società civile e alle associazioni, che in Toscana ha un peso specifico molto forte ma spesso non ha diritto di cittadinanza, per rispondere in modo concreto alle istanze dei cittadini”.

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