Toscana, dal 2015 al 2017 ecco cosa cambierà

L’aula approva a maggioranza la legge finanziaria, il bilancio ed il documento annuale di programmazione per il 2015

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2014 12:31

La manovra economica della Regione Toscana è Legge. La Giunta ha puntato sulla riorganizzazione del personale e delle società partecipate non rinunciando agli investimenti su scuola, infrastrutture e lavoro. Ritocchi ai vitalizi per gli ex consiglieri regionali. Con 29 voti favorevoli e 19 contrari espressi per appello nominale il Consiglio regionale ha approvato la legge finanziaria 2015 ed il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2015 e la relativa proiezione pluriennale 2015-2017, con due risoluzioni collegate relative agli stanziamenti per la promozione della cultura e per l’edilizia scolastica.

Si è conclusa così una lunga giornata di dibattito, nel corso della quale è stato anche approvato a maggioranza il Documento annuale di programmazione. Un ordine del giorno collegato, approvato all’unanimità, impegna la Giunta a verificare le informazioni sul disegno di legge per le concessioni demaniali e l’aumento del canone e, nel caso, a mettere in atto tutte le azioni politico istituzionali affinché venga scongiurata tale evenienza. Sempre all’unanimità il Consiglio ha approvato un ordine del giorno, fra molti altri, sull’occupazione dei dipendenti delle Province, che impegna la Giunta ad operare presso il Governo ed il Parlamento per mantenere inalterati l’efficienza dei servizi al cittadino insieme al mantenimento dei livelli occupazionali.Maggiori tutele per le oltre 25mila partite Iva toscane con redditi sotto i 12mila euro l’anno (più quelle affette da gravi patologie), per i 30mila padri separati toscani e per le Pmi in crisi incolpevole: è così che il gruppo regionale di Fratelli d’Italia commenta l’approvazione dei suoi emendamenti-chiave alla legge Finanziaria da parte del Consiglio regionale.

Il giorno dopo la seduta fiume, il capogruppo Giovanni Donzelli e i consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli portano a casa una serie di risultati che per migliaia di toscani hanno il sapore di un inatteso regalo di Natale: L’assemblea ha approvato il nostro emendamento sull’esenzione dal pagamenti dei ticket sanitari per le partite Iva che soffrono di gravi patologie o che hanno reddito inferiore ai 12mila euro l’anno, ma anche quello sugli aiuti per realizzare alloggi a favore dei circa 30mila padri separati toscani e quello che stanzia risorse per le Pmi che vivono situazioni di crisi incolpevole.

E non è tutto: in Consiglio è passato anche un emendamento che chiedeva all’aula un importante segnale di attenzione alla legalità, quello sul bonus bebè da assegnare a chi è residente da almeno cinque anni e non ha alle spalle occupazioni abusive. Inoltre – aggiungono i consiglieri – abbiamo strappato risorse per l’ammodernamento degli impianti sportivi e posto un altolà al governo nazionale sulla legge per le aste e le concessioni demaniali balneari.

Crediamo di aver ottenuto un risultato importante, dando tutele concrete a fasce sociali numericamente importanti che altrimenti sarebbero state trascurate o dimenticate”.

È stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi (Toscana civica riformista), ad illustrare gli atti ed avviare così il dibattito in aula. Il relatore ha rilevato che con il Documento annuale di programmazione vengono individuate alcune priorità per la competitività del sistema regionale: il rafforzamento della ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico; il sostegno alle piccole e medie imprese; progetti di riconversione e qualificazione delle aree di crisi industriale, con particolare riferimento alle aree di Piombino e Massa Carrara; creazione di lavoro qualificato e riduzione della precarietà; promozione di percorsi di autonomia dei giovani; riorganizzazione del sistema della formazione; sviluppo dei servizi educativi e crescita qualitativa del sistema scolastico; competitività del sistema agro-forestale; promozione di un’offerta turistica e commerciale d’eccellenza; valorizzazione e qualificazione dell’offerta e del patrimonio culturale.

Il relatore si è poi soffermato sul tema della sostenibilità, qualità del territorio ed infrastrutturazione, articolato in quattro punti: adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione e gestione dei rischi; sostegno alla diffusione della green economy; politiche della mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale; sviluppo e promozione di politiche territoriali integrate. “Si accenna all’attuazione del parco agricolo della Piana – ha sottolineato Manneschi – All’avvio delle procedure per il progetto di rigenerazione urbana di Chianciano e del progetto di paesaggio Cecina-Volterra, oltre a quelle per la selezione di Progetti di innovazione urbana (Piu)”.

“Abbiamo una strumentazione urbanistica che ci consente di affrontare solo ciò che c’è da fare – ha osservato – senza ridisegnare tutto il passato. Un compito che la Regione assolve per tutti gli enti locali”. Tra gli altri obbiettivi tematici il presidente si è soffermato quindi sui diritti di cittadinanza e di coesione sociale (con il riordino del sistema sanitario regionale, le politiche di contrasto alla povertà ed alle disuguaglianze, la valorizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio), la governance e l’efficienza della pubblica amministrazione (con la riforma del sistema istituzionale e la promozione della politica della montagna, la cooperazione finanziaria Regione-Enti locali, la semplificazione dell’amministrazione pubblica, l’attuazione dell’agenda digitale), l’attività internazionale ed il rafforzamento della protezione civile.

“Quest’anno la situazione è lievemente più difficile, per i tagli continui che arrivano da Roma e per la crisi economica, che restringe la base impositiva”, ha rilevato Manneschi illustrando la legge finanziaria. Ecco i dati principali. La Regione è autorizzata a contrarre mutui od emettere obbligazioni per 165 milioni e 26mila euro, a fronte di entrate/uscite pari a 9 miliardi 925 milioni. “Rispetto ai bilanci di inizio legislatura sono venuti meno complessivamente 2 miliardi e 700 milioni – ha rilevato – Lo sforzo è di non ridurre le attività, che rimangono tantissime ed alcune molto qualificanti, a fronte di situazioni di grave disagio e difficoltà”.

Il relatore ha ricordato la riduzione della tassa di concessione per l’attività venatoria, a fronte di una riforma degli ambiti terroritoriali di caccia, e l’intervento sull’Irap con riduzioni (0,5 punti percentuali) per gli esercizi commerciali che rinunciano ai videogiochi e per le imprese che entrano a far parte di reti d’impresa o di protocolli d’insediamento, mentre viene azzerata l’aliquota per le start up di alta tecnologia costituite nel 2015.

Sul fronte della viabilità sono previsti interventi su tutto il territorio regionale, mentre, per quanto riguarda il servizio sanitario regionale sono previste norme per gestire la transizione ad un unico Ente di supporto tecnico amministrativo. Fra i vari interventi, Manneschi ha ricordato il fondo di 2 milioni e mezzo per la lotta alla povertà, i contributi straordinari per Pisa, la partecipazione nella società logistica toscana, i fondi per le mura di Magliano, l’interporto di Gonfienti ed Enoteca italiana di Siena, ma soprattutto quelli sui vitalizi degli ex consiglieri: l’innalzamento dell’età per il godimento a 65 anni, con decurtazioni se viene chiesto il decorso dopo i sessant’anni, ed un contributo di solidarietà sugli importi per il triennio 2015-2017, sulla base di un’aliquota proporzionale e progressiva (6% da mille a mille e 500 euro, 9% da 1501 a 3mila 500 euro, 12% da 3501 a 6mila, 15% per importi superiori a 6mila euro).

Tali aliquote sono maggiorate del 40% se il beneficiario è titolare di un altro vitalizio del Parlamento italiano od europeo. I risparmi confluiranno in un fondo speciale del Consiglio regionale per fronteggiare emergenze sociali ed ambientali. È prevista la possibilità di rinunciare al vitalizio, previa restituzione dei contributi versati.Un abbattimento dell'Irap per le aziende che si insediano nelle aree di crisi e interventi a favore della reindustrializzazione dell'area di Livorno.

Queste le misure decise grazie ad un emendamento alla legge finanziaria che è stato approvato dal consiglio regionale.

"L'intervento, presentato dal Consigliere Ruggeri e sostenuto dalla Giunta, stabilisce – spiega l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - che si possa applicare un abbattimento Irap del 1,5% per le aziende che si insediano in aree di crisi, individuate con deliberazione della Giunta regionale, in aree di crisi complessa individuate ai sensi della normativa nazionale, o in aree definite del tessuto urbano interessato nell'ambito di progetti di rigenerazione urbana. Tale provvedimento consentirà, a seguito di una delibera che proporrò alla Giunta di adottare a breve, alle imprese che si insedieranno nelle aree del livornese, di Massa e Carrara e come già avviene nel territorio piombinese, di ottenere un abbattimento Irap. Questo abbattimento si andrà ad aggiungere a quanto previsto dalla legge di stabilità nazionale per le assunzioni consentendo un radicale abbattimento dell'Irap".

Con il bilancio regionale è stato approvato anche un altro emendamento che stanzia, per gli anni 2015-2016, 10 milioni di euro per la reindustrializzazione dell'area livornese. "Questi interventi - prosegue Simoncini - insieme a quelli già messi in cantiere come la previsione di introdurre criteri di premialità o riserve negli avvisi di prossima uscita, o come il milione riservato a Livorno, cui se ne aggiungono altrettanti per Piombino e Massa Carrara, nel bando per gli incentivi all'occupazione, diventeranno parte integrante dell'accordo di programma per Livorno al quale stiamo lavorando in queste ore insieme a istituzioni e parti sociali".

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