Toscana: continua il lento recupero del mercato del credito

E' operativa la fusione di ChiantiBanca con le Bcc di Pistoia e Area Pratese. Una nuova piattaforma internet banking per Banca CR Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2016 19:03
Toscana: continua il lento recupero del mercato del credito

Prosegue, nel primo trimestre 2016, la fase di graduale recupero del mercato del credito toscano, con un +0,7% in termini di prestiti alla clientela residente: a trainare è la componente privata (+0,9%), mentre sono nuovamente in calo i prestiti alle amministrazioni pubbliche (-2,9%). All’interno del settore privato, accelerano i prestiti alle famiglie, passati dal +1,1% del IV trimestre 2015 al +1,5% del periodo gennaio-marzo 2016, mentre una dinamica positiva meno accentuata interessa il complesso dei prestiti alle imprese, che si fermano al +0,7%.

In tale ambito si fa tuttavia sempre più divaricata la dinamica fra imprese medio-grandi, che consolidano la propria crescita (prestiti +1,5%), e piccole imprese, che restano invece ancora in territorio decisamente negativo (-2,4%). Prosegue comunque un processo di generalizzata riduzione dei tassi di interesse, sia a breve che a medio-lungo periodo, mentre gli indicatori relativi alla qualità del credito erogato rimangono stabili sui valori di fine 2015 evidenziando il persistere di rilevanti criticità soprattutto all’interno del settore delle costruzioni. Sono questi alcuni dei principali elementi che emergono dall’ultimo report sull’andamento del mercato del credito a livello regionale, preparato dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana su dati della Banca d’Italia. “Il mercato del credito invia nel complesso segnali positivi – dichiara Andrea Sereni,Presidente di Unioncamere Toscana– con una crescita dei prestiti erogati, una diminuzione dei tassi di interesse, una relativa stabilità degli indicatori relativi alla qualità del credito.

Occorre tuttavia andare oltre la superficie per capire come tale miglioramento sia tutt’altro che generalizzato, con le piccole imprese che vedono una diminuzione degli affidamenti ricevuti, ed il settore delle costruzioni che appare ancora in forte sofferenza nonostante gli stimoli introdotti con l’ultima Legge di Stabilità. Se, da un lato, anche i dati del credito confermano dunque come la ripresa sia in corso, dall’altro ne evidenziano parimenti la debolezza ed i rischi di ricaduta, sottolineandone soprattutto una diffusione ancora relativamente limitata all’interno del sistema economico-produttivo.

Per consolidarla occorre rilanciare gli investimenti e, in senso più ampio, sostenere la domanda aggregata, agevolando al contempo la crescita delle imprese ‘virtuose’, quelle cioè in grado di rafforzare la propria posizione competitiva e delle quali il Sistema camerale è l’espressione sui territori, come espressione dell’economia reale, non dell’economia della finanza.”

L’ANDAMENTO DEI PRESTITI PER BRANCA PRODUTTIVA

In termini settoriali, in Toscana, crescono le erogazioni di credito a favore delle imprese operanti nei servizi (+0,5%) e, soprattutto, per l’aggregato degli«altri» settori (+1,1%), che ricomprendono fra gli altri agricoltura ed estrattivo. Sono invece stabili i prestiti alle attività manifatturiere, interrompendo la serie di risultati trimestrali positivi osservati nel corso del 2015, mentre cala ulteriormente la quantità di prestiti alle imprese delle costruzioni (-2,3%).

L’ANDAMENTO DEI PRESTITI PER TIPOLOGIA D’IMPRESA

L’erogazione di credito alle imprese, negli ultimi trimestri, sta in realtà crescendo soltanto per quelle più strutturate: nel primo trimestre del 2016 i prestiti alle aziende medio-grandi sono cresciuti del +1,5%, rafforzando ulteriormente il trend di crescita che aveva già contraddistinto tutto il 2015. Resta invece in negativo la dinamica dei prestiti alle piccole imprese, che ad inizio 2016 vedono contrarsi il flusso dei prestiti del -2,4%: l’andamento registrato fra gennaio e marzo risulta inoltre peggiore rispetto a quanto osservato nel corso del 2015, anno durante il quale la flessione era rimasta entro i due punti percentuali. La forbice fra piccole imprese e imprese medio-grandi risulta così sempre più marcata, raggiungendo quasi quattro punti percentuali nel primo trimestre dell’anno: si tratta del divario più ampio registrato dalla fine del 2011, a testimoniare come l’afflusso di liquidità al sistema delle imprese sia per il momento un fenomeno fortemente selettivo e circoscritto. Fra le piccole imprese, comunque, una dinamica negativa più contenuta interessa le aziende artigiane (-1,0%), confermando inoltre un’attenuazione delle flessioni osservate fra il 2012 e il 2014 (con una punta del -5% nel II trimestre 2013).

I TASSI DI INTERESSE

Il costo del credito in Toscanasi conferma in ulteriore riduzione, grazie alle perduranti politiche espansive della BCE, risultando sui valori di minimo degli ultimi anni. Nello specifico, nel primo trimestre 2016, i tassi di interesse sui prestiti a breve termine concessi dalle banche è sceso al 5,2% (era al 5,5% nel precedente trimestre), dopo aver superato il 7% durante tutto il 2010: per trovare un valore più basso bisogna così risalire al 2010. Tale miglioramento interessa anche le imprese (dal 5,7% del IV trimestre 2015 al 5,4% del I trimestre 2016), distribuendosi in ugual misura fra le piccole (dall’8,5% all’8,3%) e le medio-grandi (dal 5,2% al 5,0%); si conferma comunque un gap rilevante fra i tassi medi applicati alle due tipologie di imprese, con uno differenziale pari a 3,3 punti percentuali. Anche a livello settoriale il miglioramento è trasversale, riguardando sia le costruzioni (dal 7,8% al 7,6%), che i servizi (dal 5,8% al 5,7%) ed il sistema manifatturiero (dal 4,8% al 4,6%). Migliorano inoltre anche i tassi di interesse sui prestiti a medio-lungo termine, con una ulteriore contrazione del costo del denaro sia per le imprese (dal 3,2% del IV trimestre 2015 al 3,0% del I trimestre 2016) che per le famiglie (dal 2,6% al 2,5%).

LA QUALITA’ DEL CREDITO EROGATO

Rimangono infine stabili sui valori di fine 2015 gli indicatori relativi alla qualità del credito erogato. Il tasso di decadimento (rapporto fra flusso di nuove sofferenze e consistenza dei prestiti in essere all’inizio del periodo) si attesta così all’1,4% per le famiglie ed al 4,8% per le imprese, dove si assiste tuttavia ad peggioramento per le piccole (al 4,6%; era al 4,3% nel IV trimestre 2015). Sotto tale profilo resta molto critica la situazione delle costruzioni, con un tasso di decadimentomolto elevato ed in ulteriore aumento (11,4%; era al 10,7% nell’ultimo trimestre del 2015). Stabile anche il livello dei crediti deteriorati (10,1%), con un leggero miglioramento per le imprese che, tuttavia, continuano ad evidenziare un livello di tale indicatore (12,4%) decisamente più elevato rispetto a quello registrato per le famiglie (4,7%).

A livello settoriale, si confermano criticità più accentuate nelle costruzioni (24,8%), mentre nel manifatturiero prosegue una chiara tendenza al ribasso (l’indicatore, dopo aver superato il 12% attorno alla metà del 2012, ha intrapreso un percorso di rientro attestandosi al 6,6% ad inizio 2016).

Nasce la grande-ChiantiBanca

Da venerdì 1 luglio è diventata infatti ufficialmente operativa la fusione per incorporazione in ChiantiBanca di Bcc Area Pratese e Banca di Pistoia. Una banca forte e radicata nel territorio toscano, che proprio in questi giorni ha superato i 3 miliardi di euro di raccolta complessiva. Il percorso, iniziato con il piano industriale definito dai rispettivi consigli di amministrazione alla fine del 2015, è passato per l’approvazione delle tre assemblee dei soci il 10 aprile scorso. Il 20 maggio è avvenuta la firma ufficiale dell’atto di fusione. Venerdì 1 luglio si è tenuta la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione di ChiantiBanca che comprende anche i rappresentanti di Pistoia e Prato: è composto dal presidente Lorenzo Bini Smaghi, dai vicepresidenti Claudio Corsi e Stefano Mecocci, dagli amministratori Mauro Fusi(indipendente), Aldemaro Becattini, Leonardo Viciani, Niccolò Calamai, Alberto Marini, Massimo Brogi.

Da Pierpaolo Pantanelli e Emilio Bertini (espressione della Banca di Pistoia), Marco Giusti e Fabrizio Pagliai (espressione della Bcc Area Pratese). Sindaci revisori: Enzo Barbucci, Marco Galletti, Fabrizio Fusi.

Direttore Generale è Andrea Bianchi. “In Toscana – ha dichiarato il Presidente Lorenzo Bini Smaghi – ci sono grandi opportunità di sviluppo per ChiantiBanca. Siamo già forti e ben radicati nel territorio regionale, ma possiamo crescere e consolidarci ancora. La condizione è mantenere la “testa” in Toscana, seguire un progetto industriale valido e coerente, attento nel preservare la nostra missione e i nostri valori. Rigoroso nel rispetto dei parametri di solidità e degli obbiettivi di efficienza e redditività.

La scelta di autonomia che stiamo compiendo va proprio in questa direzione”. Per quanto riguarda la fusione, dal punto di vista tecnico nelle scorse settimane sono stati compiuti tutti i passaggi fondamentali, come l’allineamento del sistema operativo a quello utilizzato da ChiantiBanca, l’invio ai soci e ai clienti di Pistoia e Prato delle variazioni che li riguardano. “Un risultato – ha sottolineato il Direttore generale Andrea Bianchi – raggiunto grazie anche al lavoro del personale delle tre banche che si è prodigato per ridurre al minimo i disagi, in particolare per i clienti delle due banche incorporate.

In tempi brevissimi tutti potranno beneficiare degli stessi vantaggi e degli stessi servizi. ChiantiBanca è da sempre un interlocutore importante per famiglie e imprese. Da oggi lo saremo ancora di più: ci rafforziamo, diventiamo più competitivi e questo vuol dire poter offrire servizi bancari ancora migliori”. Da lunedì 4 luglio quindi, alla riapertura, in ogni filiale ChiantiBanca, 52 in totale in Toscana, soci e clienti troveranno ad attenderli una… banca unica. Una banca solida (un Cet1 oltre il 13%), efficiente (un Cost/Income in calo previsto sotto il 50%), redditizia (un ROE previsto in crescita all’8% nel quinquennio), radicata sul territorio (oltre 100 mila clienti) e con forte potenziale di sviluppo (verranno aperte filiali ad Pisa, Livorno e Arezzo).

E con il “cervello” in Toscana.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo rinnova l’esperienza digitale dei propri clienti

E' stato attivato nei giorni scorsi un nuovo modello di dialogo digitale che consente la piena interoperabilità tra canali. L’obiettivo è massimizzare la soddisfazione di clienti e prospect, proponendosi come “la banca di tutti i giorni” accessibile in modo semplice, veloce e personale attraverso molteplici punti di contatto e d’interazione, virtuali e fisici. Dal 29 giugno i 300.000 clienti privati di Banca CR Firenze, titolari del contratto Servizi via internet cellulare e telefono, dispongono del nuovo sito di internet banking, che si chiama “Banca online”: avranno la possibilità di accedere al nuovo internet banking, in cui esperienza e servizi sono stati del tutto riprogettati. Entrando nel sito della banca e selezionando il pulsante “Accesso Clienti”, il cliente può accedere alla nuova esperienza digitale con le stesse credenziali di sempre: codice titolare, PIN e codice generato dalla chiavetta O-Key.

In alternativa, dalla stessa pagina, potrà continuare ad accedere alla vecchia versione del sito di internet banking. Per accompagnare i clienti in sicurezza nel percorso di migrazione alle nuove piattaforme digitali e rassicurarli sull’attendibilità delle attività in corso, la Banca ha avviato fin dall’inizio di maggio un intenso piano di comunicazione attraverso tutti i propri canali digitali, rivolto in particolare ai titolari del contratto di internet banking: e-mail dirette, messaggi informativi sulle casse automatiche veloci, banner, video e tutorial disponibili sui siti delle banche del Gruppo e nell’area riservata dell’internet banking, infine sui canali social.

La sezione dedicata del sito www.cambiamoinsiemeate.intesasanpaolo.com racconta i valori della nuova esperienza digitale e le principali novità che attendono i clienti. Le nuove piattaforme digitali – oltre alservizio di internet banking, anche il sito www.intesasanpaolo.com completamente rinnovato e unico per tutte le nove banche del Gruppo e una mobile app evoluta, Intesa Sanpaolo Mobile - saranno rilasciate progressivamente per tutte le banche: in tutto sono interessati 5 milioni di clienti che operano online, il 40% del totale.

Si è svolto martedì pomeriggio, a Prato, l'incontro informativo, promosso dalla Confconsumatori in collaborazione con l'Aics di Prato e la GMB Finance, sulle criticità bancarie. Molte le persone intervenute all'incontro che hanno chiesto chiarimenti su cosa sono le criticità bancarie, altre, che invece ci avevano contattato precedentemente, sono venute direttamente con la copia del loro contratto di mutuo per farlo analizzare. Dopo il saluto iniziale del presidente della Confconsumatori Marco Migliorati e del presidente dell'AICS Massimo Pierri, ha preso la parola il consulente finanziario Andrea Agresti spiegando che cosa sono le criticità bancarie e come la GMB, che collabora con la Confconsumatori, è organizzata per scoprirle. Successivamente il titolare della GMB, Giamarco Bardelli e, la consulente, Francesca Romana Tuffi, hanno informato i presenti dell'attività fin qui svolta dalla GMB, sui tanti tipi di contratto monitorati dai quali emerge che il 65% dei contratti presentano criticità bancarie per i quali è possibile recuperare dei soldi. Sono poi arrivate le tante domande del pubblico che hanno avuto risposte molto precise e complete e al termine vi è stato l'applauso dei presenti che sono rimasti molto soddisfatti dell'incontro. “Da settembre -annuncia il presidente della Confonsumatori di Prato Marco Migliorati- inizieremo a fissare un incontro al mese per dare informazioni con dei consulenti finanziari sulle materie bancarie perché il nostro motto è Informare per formare e siamo convinti che questa attività per i cittadini vale molto di più di tante parole o azioni di protesta. Invitiamo pertanto tutti i cittadini che hanno stipulato un mutuo, anche se ormai già chiuso da non oltre 10 anni, a contattare la Confconsumatori di Prato al 3804640227 e far verificare se su di esso vi siano criticità bancarie”.

In allegato alcune foto dell'incontro.

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