Toscana cancella il contributo economico a lavoratori in solidarietà

La Regione Toscana ha abrogato il contributo di integrazione al reddito per i lavoratori che aderiscono ai Contratti di Solidarietà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2015 19:26
Toscana cancella il contributo economico a lavoratori in solidarietà

Un contributo economico equivalente ad "una spesa settimanale per 5 persone" che viene a mancare. Ma la beffa è un incubo: "La cancellazione sarà retroattiva!" grida il sindacato per voce di Daniele Collini e Daniele Calosi, Responsabile Ufficio Sindacale e Segretario Generale della Fiom Cgil Firenze. Immediato ed accorato l'appello alle aziende: "Non chiedete indietro i soldi anticipati ai dipendenti".

"Garantiva ai lavoratori sospesi in Contratto di Solidarietà una integrazione pari a circa il 10% in aggiunta a quanto previsto dall'Inps con lo spirito di ridurre l'impatto economico a tutti coloro che si trovano in aziende in crisi, senza disperderne le professionalità" spiega così la funzione del contributo Daniele Calosi.

Quanto valeva il contributo? "Valeva mediamente una spesa settimanale per cinque persone, è piu alto degli 80 euro del bonus Renzi e per tutti i lavoratori coinvolti rappresenta un valido aiuto a contrastare la crisi" sottolinea il Segretario.

Nelle aziende metalmeccaniche della provincia fiorentina lo strumento del Contratto di Solidarietà è stato ampiamente utilizzato spesso su richiesta della Fiom al fine di evitare i licenziamenti. "Durante la crisi che dal 2009 sta attraversando il settore - spiega il segretario Fiom - abbiamo sottoscritto un numero di accordi che, nel rapporto con il numero totale di cassa integrazione straordinaria, vede la provincia di Firenze avere il primato nazionale nell'utilizzo di tale strumento".

Come sarebbe la situazione senza i Contratti di Solidarietà? "Oggi avremmo oltre mille disoccupati in più nel settore metalmeccanico fiorentino!" esclama Calosi.

"La Regione Toscana nel togliere questo prezioso strumento non si accorge (o fa finta di non accorgersi) che avrà valenza retroattiva visto che saranno bloccate le domande presentate dopo il 5 agosto ma dimentica che tali domande devono essere sottoscritte a seguito dell'autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro del Contratto di Solidarietà che di norma avviene dopo 8-9 mesi; ciò vuol dire che saranno bloccati nei fatti gli accordi sottoscritti a partire dalla fine del 2014 e non da agosto 2015. Oltre al danno la beffa!"

L'appello è necessario: "Chiediamo alle aziende che hanno anticipato il contributo regionale, di non recuperare le somme anticipate e di avviare un confronto sindacale per risolvere il problema".

"Nel giorno in cui il consiglio dei Ministri approva in via definitiva gli ultimi quattro decreti legislativi attuativi del Jobs Act, che oltre a consentire il controllo a distanza dei lavoratori, ridimensiona l'utilizzo della cassa integrazione, la Regione Toscana comunica l'abrogazione di un importante elemento di sostegno. Se questo è il primo effetto che si ha nella “Toscana laboratorio del Jobs Act”, annunciata dal Presidente Enrico Rossi nel febbraio scorso, allora partiamo con il piede sbagliato" conclude il rappresentante dei lavoratori.

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