Toscana a Banda Larga, arriva il Catasto delle reti

Bugli: "Acceleriamo investimenti su banda larga e ultra-larga"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2015 15:46
Toscana a Banda Larga, arriva il Catasto delle reti

 Una banca dati dettagliata con tutte le informazioni relative alla infrastrutture di rete presenti sul territorio, un vero e proprio "catasto delle reti" che da oggi la Toscana potrà implementare grazie ad una legge di iniziativa della Giunta regionale approvata dall'aula del Consiglio. Una norma che pone la Toscana tra le primissime regioni italiane a dettare disposizioni per un corretto uso del sottosuolo, per fornire un contributo concreto al rapido e vasto dispiegamento di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e ad abbattere il digital divide.

Soddisfatto della sostanziale unanimità del Consiglio (solo un consigliere ha votato contro) l'assessore alla Presidenza e ai sistemi informativi Vittorio Bugli, promotore del testo esaminato e licenziato dal Consiglio: "E' uno strumento innovativo e decisivo per lo sviluppo tecnologico della nostra regione, che sta nel solco delle politiche a livello europeo e nazionale. Riteniamo infatti che la fibra ottica abbia pari dignità delle strade e delle autostrade e che debbano essere messi in campo tutti gli strumenti che ne facilitino l'ampliamento. Sapere quali sono i cavidotti che ospitano o sono in grado di ospitare la fibra è la condizioni di base per pianificarne e favorirne l'ampliamento. Non è possibile non avere questa informazione e poterne disporre in un database georeferenziato che la regione metterà a disposizione e che potrà essere utilizzato da tutti i soggetti pubblici e sarà continuamente aggiornato".

"E' un po' una 'rivoluzione' che andava iniziata - prosegue Bugli - e che consentirà di costruire anche norme e regolamenti ad hoc: ad esempio, non è possibile che quando si fanno nuove opere di urbanizzazione non si prevedano i cavidotti per la fibra. Nello stesso tempo occorre che su questa materia vi sia il massimo della semplificazione e questo strumento serve a favorirla. Un'infrastruttura digitale di qualità elevata è elemento determinante per consentire l'accesso alla rete in condizioni di pari opportunità e senza discriminazioni da parte dei soggetti operanti sul territorio regionale e per lo sviluppo sociale ed economico della Toscana".

Grazie a questa norma si prevedono precisi obblighi informativi a carico dei soggetti pubblici e privati coinvolti (senza però gravare gli stessi di oneri aggiuntivi), con i titolari e i gestori di infrastrutture di rete tenuti a fornire le informazioni alla Regione Toscana, nel formato in loro possesso. "Qualsiasi esso sia", specifica l'assessore.

Inoltre, ai soggetti pubblici coinvolti sono rese disponibili le informazioni di interesse per lo svolgimento delle proprie attività, in considerazione dell'importanza strategica di un quadro conoscitivo relativo alle infrastrutture di rete presenti nel sottosuolo. Nello specifico, il rispetto delle disposizioni della legge viene collegato all'accesso ai finanziamenti previsti dalla l.r. 1/2004 e dal Programma relativo alle politiche di sviluppo della società dell'informazione previsto dall'articolo 7 della l.r. 1/2004 e sono disposte sanzioni, in caso di inosservanza degli obblighi informativi previsti e di mancato adempimento a seguito di sollecito da parte della Regione Toscana, non inferiore a trenta giorni.

"La Toscana, in linea con quanto definisce l'Unione Europea - conclude l'assessore Bugli -, si è posta obiettivi ambiziosi per la banda larga e ultra-larga, e ha deciso di mettere a disposizione 100 milioni di risorse nei prossimi anni. Con questa legge avremo uno strumento per favorire tutto ciò anche attraverso una corretta pianificazione e un efficace coordinamento sul territorio, promuovendo e accrescendo l'efficienza d'uso delle infrastrutture di rete esistenti e consentendo un dispiegamento più efficiente delle nuove infrastrutture fisiche, in modo da abbattere i costi di installazione e ridurre l'impatto ambientale".

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