Autostrada Tirrenica: dal Governo atti formali e impegni precisi

Il Consiglio regionale approva il testo presentato dal presidente della Regione. Votano contro Monica Sgherri (Rc/Ci) e Mauro Romanelli (SEL): "Per Rossi più importante dei tagli alla Sanità? Siamo davvero sconcertati". Taradash: «Inutile chiedere soldi che non arriveranno. Meglio pensare soluzioni nuove, originali, realizzabili»

Redazione Nove da Firenze
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29 ottobre 2014 23:08
Autostrada Tirrenica: dal Governo atti formali e impegni precisi

Firenze– Sulla Tirrenica la Toscana chiede un “pronunciamento chiaro, tempi certi, atti formali e impegni precisi”. Queste le richieste contenute in una mozione presentata dal governatore Enrico Rossi che il Consiglio regionale ha approvato in maniera bipartisan e con i soli voti contrari di Monica Sgherri(capogruppo Rc/Ci) e Mauro Romanelli (Gruppo misto).

Il testo arriva nel giorno in cui “portiamo all’approvazione la legge più avanzata, a livello di Paese, per il Governo del territorio”, come ha detto Rossi spiegando i contenuti e le richieste della mozione. “Chiediamo, con la massima urgenza, che il Governo produca precisi atti formali sulla realizzazione dell’autostrada Tirrenica. Una infrastruttura che aspettiamo dal 1960, strategica per l’Italia, non solo per la Toscana”, ha rilevato. E il testo parla chiaro: il Governo deve spiegare “quale proposta alternativa offre l'attuale concessionario; quali sono gli atti immediati per evitare che si ricorra alla rescissione in danno della concessione; quali azioni prendere per assicurare, nel rispetto dell’accordo di

programma quadro sottoscritto solo due mesi fa da Governo e Regione, il collegamento tra l’asse autostradale e il nodo logistico di Piombino”. Al Governo si chiede inoltre di indicare quali “azioni intraprendere in caso di azzeramento della concessione, per la messa dell’asse autostradale". E nel caso non venga realizzata l’autostrada Tirrenica, “si tolga – ha spiegato Rossi raccogliendo la proposta avanzata dal consigliere Marco Ruggeri (Pd) – quella vergogna di 50 centesimi che si deve pagare come un balzello all’altezza del casello di Vada”.

“La mancanza della Tirrenica – ha rilevato ancora il presidente – comporta una condanna della costa ad una condizione di marginalità e di non sviluppo”. “Se si vuole riqualificare la variante Aurelia lo si faccia in modo adeguato, con ingressi e uscite equilibrate. Se poi, dopo Fonteblanda, si vuole realizzare un’autostrada, bisogna togliere il pagamento del pedaggio ai residenti. Lo avevamo già scritto nell’accordo al tempo del Governo Monti che venissero sollevati per almeno 40 chilometri”.

Per il governatore la questione della Tirrenica “deve essere chiarita – ha aggiunto il presidente della Regione – Io ci sto. Con tutto l’impegno che occorre e con spirito di collaborazione. Ma per la credibilità delle istituzioni, per lo sviluppo e per il lavoro, ne abbiamo bisogno. Confido che il Governo manterrà gli impegni presi”. Rossi ha quindi chiesto “garanzie” per la realizzazione della bretella di Piombino per 50 milioni, “fondamentale anche per le infrastrutture portuali e per il polo siderurgico”.“Questa mozione mi stupisce.

Sembra un’interrogazione di Rossi a Renzi. Mi domando se le priorità di questo Consiglio siano davvero la Tirrenica e non altre”. Così Mauro Romanelli (Gruppo Misto) ha aperto il dibattito sulla mozione presentata dal governatore Enrico Rossi. Secondo il consigliere “si potrebbe votare a favore se presentiamo un testo dove al Governo chiediamo di ritirare i tagli alle regioni”, ha spiegato ribadendo una “contrarietà storica”.

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Marco Taradash (Ncd) ha parlato di situazione “grottesca”. “Dobbiamo smettere di chiedere risorse che in oltre quaranta anni non abbiamo mai ottenuto. Decidiamo, una volta per tutte, l’alternativa. Facciamo un’ipotesi effettivamente praticabile sapendo che c’è bisogno di un collegamento ma che può essere non necessariamente autostradale”.

“Il tempo delle chiacchiere è finito. Siamo d’accordo con il presidente Rossi per aprire una vertenza con il Governo”. Così Alessandro Antichi (Fi) che sulla Tirrenica ha ricordato essere una “soluzione condivisa con le istituzioni elette. Il Governo ha il dovere di rispondere”.

“La Tirrenica non è urgente e non è prioritaria. Le impellenze da porre al Governo sono altre, non ultima come evitare i tagli alla sanità”. Così Monica Sgherri (Rc/Ci). “Crisi economica e conseguente riduzione dei volumi di traffico veicolare, diminuzione delle stime di guadagno da pedaggi, costi generali dell’opera e derivanti dalle esenzioni per i residenti, potenziali danni erariali per la privatizzazione dell’autostrada” sono, per la consigliera, le “ragioni per accantonare il progetto”.

“Non si può invertire la direttrice di marcia delle assemblee elettive”. CosìMatteo Tortolini (Pd) ha ricordato che “c’è stata una discussione in Consiglio, una delibera di Giunta, un lavoro di tessitura anche con quanti erano e sono rimasti contrari”. “La mozione è puntuale, precisa e calzante. Si può non essere favorevoli all’infrastruttura ma non si può dire che non è urgente” ha spiegato rilevando poi come il porto di Piombino sia “essenziale per la riconversione economica della città”. “Senza una strada – ha chiarito – impediremo ogni sviluppo”.

“Si parla senza conoscere la storia” ha chiosato Marco Ruggeri (Pd). “Ho sentito molti pareri su questa autostrada. Chi dice che va fatta, chi dice che non va fatta. Tra tutti i detrattori non ho mai però trovato nessuno che dice non serve”. “Il punto è giocare sul fatto della gratuità del pedaggio, toccando così la pancia dei cittadini. Pensare che oggi si possano fare le opere gratis con Anas, è disegnare un mondo dei sogni”. Ruggeri ha quindi proposto un emendamento, accolto dall’Aula, affinché “qualora dovessero essere adottate dal Governo soluzioni alternative al completamento dell’autostrada A12, si chiede al Consiglio di attivarsi immediatamente per far rimuovere la barriera di pagamento del pedaggio all’altezza del casello di Vada”.

“La posizione assunta dal presidente Rossi rappresenta la stragrande maggioranza di chi abita in Maremma. La Tirrenica serve a questo territorio”. Così Andrea Agresti (Ncd) ha dichiarato il suo voto favorevole alla mozione ringraziando il governatore per gli “impegni assunti”.

“Politicamente parlando alcune cose non le capisco”. Così Gabriele Chiurli(Gruppo Misto) ha spiegato le sue perplessità in merito alla “necessità di questa mozione”. “Se poi – ha detto – per parlare con Renzi, Rossi ha bisogno del Consiglio regionale, allora i dubbi aumentano”.

“Questa mozione è quanto mai opportuna e ringrazio il presidente per averci coinvolto”. Così Marta Gazzarri (Tcr). “La costa è già stata emarginata” ha detto. “Mi meraviglia chi ancora oggi non si accorge della strategicità di quest’opera”.

“È una infrastruttura necessaria che serve al Paese” ha detto Pieraldo Ciucchi(Gruppo Misto) dichiarando il “pieno sostegno all’azione della Regione”. “Nei grandi investimenti si gioca il rilancio e lo sviluppo economico”. Il consigliere ha però evidenziato un “elemento politico che oggi si rafforza”. Il riferimento era alla posizione assunta da forze che sostengono la maggioranza ma che sulla mozione hanno votato contro.

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