Terremoto: il gruppo PD chiede le dimissioni della consigliera Noferi

Angelo Bassi: “Denigra e strumentalizza in modo meschino anche le tragedie”. L'esponente del M5S replica al capogruppo PD: “Il rispetto delle istituzioni non è mai mancato da parte mia anche se non posso certo dire di aver ricevuto eguale trattamento”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2016 18:49
Terremoto: il gruppo PD chiede le dimissioni della consigliera Noferi

“Alla luce delle ultime – non certo le prime – imbarazzanti dichiarazioni della consigliera Noferi su Facebook, crediamo sia arrivato il momento di esigere le sue dimissioni da consigliera comunale. Noferi – aggiunge il Capogruppo PD Angelo Bassi a nome di tutti i consiglieri del gruppo del Partito Democratico in Comune di Firenze – non conosce infatti la dialettica politica ma solo la denigrazione, senza scrupoli strumentalizza in modo meschino anche le tragedie, come ha fatto oggi ironizzando sulla presenza del Presidente della Repubblica ai funerali delle vittime del terribile terremoto dei giorni scorsi. Non mostra alcun rispetto per le istituzioni, dimenticandosi forse di farne parte: proprio per questo i suoi atteggiamenti offensivi, al limite della decenza, non sono più compatibili con il ruolo di consigliera comunale”. Con queste parole Angelo Bassi, capogruppo Pd in Palazzo Vecchio, chiede le dimissioni della consigliera Cinque Stelle.

Replica al capogruppo PD, direttamente da Facebook la consigliera del M5S Firenze, Silvia Noferi: "Ringrazio dell’attenzione il capogruppo PD, soprattutto per la sua sensibilità che lo ha costretto a chiedere le mie dimissioni da consigliera comunale per un post su Facebook.Immagino che, con l’animo sensibile che si ritrova, chiederà le dimissioni anche del ministro Delrio e il licenziamento in tronco di Vespa per le dichiarazioni ributtanti rilasciate durante la trasmissione tv Porta a Porta che enfatizzavano le opportunità di sviluppo edilizio nel dopo terremoto.

Il rispetto delle istituzioni non è mai mancato da parte mia anche se non posso certo dire di aver ricevuto eguale trattamento.In ogni caso, per ora, siamo ancora in un paese democratico e se non si scade nell’offesa si può esprimere la propria opinione. Non dovrebbe suscitare sorpresa apprendere che la sottoscritta non avrebbe mai votato per l’attuale presidente della repubblica; ma tant’è, prendiamo atto della inconciliabile distanza fra le nostre posizioni politiche e del ritardo con cui gli esponenti PD sembrano prenderne coscienza.Ne abbiamo abbastanza di piangere morti, delle bandiere a mezz’asta, dei minuti di silenzio.

È urgente che si provveda a mettere in sicurezza almeno gli edifici pubblici, come le scuole e gli ospedali, visto che anche quelli di recente costruzione sono venuti giù come un castello di carte.Il problema vero, che si constata soprattutto in occasione dei terremoti, è la corruzione dilagante, lo sperpero di denaro pubblico, la mancanza di controlli negli appalti pubblici e questo dovrebbe chiedere di combattere il capogruppo PD, non le dimissioni di chi come me osa raccontare una narrazione diversa da quella ormai obsoleta e inverosimile di un rispetto istituzionale fine a se stesso".

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