Terremoto: i fondi dei dipendenti della Regione ad Accumoli

Concerto dei musicisti del Maggio per beneficenza. A Prato i prodotti di Visso in vendita al Mercatino di Natale. Terremoto del 2012 in Emilia: Bagno a Ripoli in visita a Camposanto (Modena). Una giornata di studi dedicata al tema dei “Terremoti e Monumenti” mercoledì prossimo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2016 17:22
Terremoto: i fondi dei dipendenti della Regione ad Accumoli

Firenze 10 dicembre 2016- Gli oltre 13 mila euro raccolti tra i dipendenti regionali dal Cral-Regione Toscana sono stati consegnati oggi da una delegazione nelle mani del sindaco di Accumoli Stefano Petrucci. Si tratta della cifra ottenuta da ore di lavoro che i lavoratori hanno destinato ad essere trattenuti dalle loro retribuzioni dopo l'appello del Cral, finalizzato a portare un aiuto alla popolazione del paese in provincia di Rieti duramente colpito dalle scosse di terremoto degli ultimi mesi.

Cantanti e musicisti del Maggio Musicale Fiorentino in aiuto alla Confraternita Francescana per il restauro di opere d’arte nelle zone del terremoto. Domenica 18 dicembre 2016 alle ore 21.00, nella Chiesa di San Francesco e Santa Chiara a Montughi, Via dei Cappuccini, 1 a Firenze, l’evento è organizzato dal Coro di Montughi, diretto dal Maestro Enrico Rotoli, con la partecipazione dell’orchestra “Ensamble La Fortezza”, diretta dal Maestro Fabiano Fiorenzani. Il gruppo musicale ha come esecutori molti professori del Teatro dell’Opera di Firenze. In programma brani di Palestrina, Mozart, Faurè. L’appuntamento più importante è rappresentato dalla “Missa in C major (Sanctissimae Trinitatis) KV 167” di Mozart, eseguita con Orchestra, organo e Coro. I fondi raccolti saranno destinati alla Confraternita Francescana per il restauro di opere d’arte che hanno subito danni causati dal terremoto.

Il progetto sarà illustrato durante la serata.

Invece il previsto concerto, dell’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Zubin Mehta, il 14 dicembre al Mandela Forum alle 20, è cancellato a causa di improvvisi problemi tecnici della struttura dove avrebbe dovuto aver luogo, il Mandela Forum. Il ricavato dal concerto ideato dalla Fondazione CR Firenze, dall’Opificio delle Pietre Dure, dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in collaborazione con il Mandela Forum e in accordo col Segretariato regionale del Mibact per l’Umbria e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, avrebbe potenziato le attività della Soprintendenza per gli interventi di messa in sicurezza delle opere danneggiate dal terremoto di questa estate.

A questo riguardo verrà individuata un’analoga iniziativa a sostegno del progetto. Il progetto, per il quale la Fondazione CR Firenze ha stanziato già 130.000 euro prenderà comunque avvio entro il Natalee prevede una task force di 10-12 giovani restauratori diplomati presso l’Opificio delle Pietre Dure che presti servizio sotto il coordinamento dell’Opificio, nel deposito di Spoleto allestito dalla Soprintendenza umbra per la catalogazione e messa in sicurezza di migliaia di opere d’arte messe in pericolo dal sisma.

Più di 12.000 euro (12.180 per l’esattezza) sono stati raccolti a Castelfiorentino durante le varie iniziative che sono state promosse per fornire aiuti concreti alle popolazioni colpite dal sisma. Di questi 12.180 euro, gran parte (10.595 euro) sono legati al pranzo del 9 ottobre in pieno centro, a cui si sono sommati i 1.265 euro derivanti dalla sagra della trippa (settembre) e i 320 euro raccolti dalle Mamme della Valdelsa con la vendita dei biscotti. “Il sisma che in agosto ha colpito le popolazioni del centro Italia – ha osservato Marco Cappellini, presidente della Prociv Arci di Castelfiorentino - è stato la scintilla che ha animato Castelfiorentino ed i castellani fin da subito; il motore organizzatore ed il cuore hanno fatto si che quasi 1.000 persone si unissero domenica 9 Ottobre in quel serpentone di tavoli che ha abbracciato tutto il nostro centro storico.

Possiamo ritenerla nel giusto come una tra le manifestazioni più grandi mai fatte a Castello e di questo ne siamo orgogliosi: vedere le forze di tantissimi castellani tutti concentrati su un unico obiettivo è stato emozionante ed ha dimostrato quello che una comunità unita e coesa può riuscire a fare.” “Tutto questo però – prosegue Cappellini - non sarebbe stato possibile senza il supporto e l’aiuto di tanti e tanti soggetti che si sono prodigati per la riuscita dell’evento: i cittadini di Castelfiorentino in primis, i commercianti del Centro Commerciale Naturale Tre Piazze, le associazioni di volontariato, tutti coloro che hanno offerto prodotti o un aiuto per la realizzazione dell’evento ed in ultimo, ma perché meritano un ringraziamento forte, i ragazzi del nostro Istituto Alberghiero.

Essi, con i loro professori e la Dirigente Scolastica Patrizia Paperetti, hanno sposato fin da subito l’iniziativa dando fuoco ai fornelli, cucinando durante tutta la mattinata di domenica e fornendo un bellissimo servizio a tavola per tutti gli intervenuti dimostrando così l’alta preparazione conseguita nel “nostro” istituto superiore. Il tutto è stato reso possibile grazie al supporto dato all’iniziativa dall’Amministrazione Comunale, che con il Sindaco Alessio Falorni in testa ha sposato sin da subito il progetto.” “Il secondo sciame sismico con la forte scossa del 30 ottobre ha fatto sì che i progetti pensati fossero momentaneamente congelati nell’ottica di vedere le conseguenze dei terremoti che si sono verificati successivamente, poiché squadre locali della protezione civile PROCIV-Arci si sarebbero recate nei paesi colpiti del centro Italia di li a breve.

Tornati dopo 16 giorni di interventi, è stato ritenuto necessario fare un nuovo punto della situazione e riprogrammare gli aiuti.” “Il sisma, con le sue continue scosse, si sta dimostrando un’emergenza a lungo termine; per questo abbiamo pensato tutti insieme a due categorie di interventi: la prima immediata per inviare quanto necessario ai centri di accoglienza di Tolentino. Vogliamo in qualche modo aiutare la popolazione sfollata ed in particolare i ragazzi per cercare di portare un po’ di normalità in un periodo, il Natale, nel quale la serenità di una casa e del calore familiare sono più sentiti.

Il secondo intervento sarà l’”adozione” di uno spazio che verrà identificato a breve nel comune di Tolentino. Ci piacerebbe poter contribuire alla ricostruzione di qualcosa di utile per la comunità e questo potrebbe essere un’aula scolastica o qualcosa relativo al mondo dei giovani, che rappresentano il futuro di questa rinascita. Nelle prossime settimane definiremo con precisione l’intervento, anche in accordo con il comune di Tolentino.”

«Trainiamo la solidarietà» è lo slogan con cui Coldiretti Toscana si è messa in moto dare una mano alle popolazioni del centro Italia, colpite dal terremoto, in particolare con la ricerca di camper, roulotte e caravan. Obiettivo raggiunto: nei giorni scorsi, da Donoratico, sono partiti i primi due mezzi, consegnati ad Arquata del Tronto. Altri due partiranno oggi con la stessa destinazione. A questi, la settimana prossima, se ne aggiungeranno altrettanti diretti a Norcia. “Abbiamo voluto acquistare sei roulotte da mettere a disposizione degli amici allevatori di Marche ed Umbria – spiega il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli -.

Le prime due sono giunte a destinazione: un trasporto particolarmente impegnativo anche per le avverse condizioni meteorologiche. Ad attenderle i colleghi di Coldiretti Marche, che, poco tempo fa, avevano lanciato la richiesta di aiuto per reperire sistemazioni mobili, diventate merce introvabile nelle zone colpite dal sisma”. “Abbiamo raccolto l’appello e ci siamo immediatamente attivati: contribuiremo così a dare una sistemazione dignitosa che rendesse sopportabili anche le situazioni metereologiche avverse a sei famiglie di allevatori che non intendono abbandonare il loro territorio e che, sfidando le scosse, i disagi, il maltempo, continuano a portare avanti con determinazione la loro attività” riferisce Antonio De Concilio Direttore di Coldiretti Toscana.

“Non ci fermeremo qui – conclude il Direttore -- La ricerca di mezzi continua: invitiamo privati, rimessaggi e rivenditori che hanno a disposizione soluzioni idonee a prendere contatto con Coldiretti Toscana. In attesa dell'arrivo dei moduli ad uso abitativo e per il ricovero del bestiame, roulotte e camper sono indispensabili per consentire ai terremotati di far fronte al freddo e alle intemperie dell’inverno”. Intanto in Toscana prosegue e si intensifica anche la vendita dei prodotti degli agricoltori delle aree colpite dal sisma.

Va a ruba soprattutto la caciotta della solidarietà: presente in molti mercati di Campagna Amica della regione, dove se ne sono vendute migliaia di forme, è poi possibile acquistare i prodotti tradizionali delle aree agricole terremotate attraverso il sito www.toscana.coldiretti.it.

A Prato il Mercatino di Natale di piazza Duomo in aiuto di Visso, cittadina della provincia di Macerata colpita dal terremoto che ha messo in ginocchio la zona appenninica tra Umbria e Marche. La casetta numero 14, infatti, da stamani ospita una scelta di prodotti enogastronomici dell’area di Visso, legata a Prato da un gemellaggio che risale al 1997, quando la cittadina marchigiana fu colpita da un analogo evento sismico. Acquistare presso la casetta di Visso, per insaporire la propria tavola o fare regali, è quindi un modo di rinnovare la solidarietà verso le popolazioni colpite. La presenza dei prodotti di Visso in piazza Duomo è stata fortemente voluta dal Comune di Prato per sostenere la tenuta e il rilancio delle aziende locali danneggiate dal terremoto, perché la ripresa dell’economia, come più volte ha sottolineato la giunta comunale, è un elemento trainante per la ricostruzione e la rinascita sociale dei quei territori.

Domenica 11 dicembre alle 19 nella sala giunta del palazzo comunale di Arezzo, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi riceverà dalle mani del sindaco Alessandro Ghinelli, della presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini e del presidente di Federcarni Toscana Alberto Rossi i soldi raccolti dai macellai toscani con la cena di solidarietà organizzata ad Arezzo il 25 settembre scorso.

Una delegazione del Comune di Bagno a Ripoli, composta dal sindaco Francesco Casini, dall'assessora allo sviluppo economico Francesca Cellini e dall'ex sindaco Luciano Bartolini, in carica all'epoca del terremoto del maggio 2012, è oggi in visita alla sindaca del Comune di Camposanto (Modena), Antonella Baldini. L'occasione è l'inaugurazione dei nuovi edifici scolastici di Via Panaro, nel Comune di Camposanto, alla quale, ha preso parte il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario Delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini, oltre alla sindaca della cittadina emiliana e a tanti primi cittadini del territorio, ad altre autorità locali e alla delegazione ripolese.

Camposanto, centro della bassa pianura modenese che conta 3.200 abitanti, è il comune colpito dal terremoto di maggio 2012 “adottato” da Bagno a Ripoli nell'àmbito dell'iniziativa di solidarietà ideata dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) quale forma concreta di aiuto post-terremoto. Il progetto di adozione nacque dal coordinamento fra Anci, Upi (Unione Province Italiane) e le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna: ad ogni ente che aveva offerto la propria disponibilità venne affidata un'Amministrazione Comunale, in genere di dimensioni più piccole, con l'obiettivo di sostenere la ricostruzione senza disperdere risorse finanziare, professionali e ottimizzare i tempi.

“Eventi come questi riempiono di gioia e positività – ha dichiarato il sindaco Francesco Casini –. Vedere una Comunità che si risolleva dopo la tremenda esperienza del terremoto di quattro anni fa e che ricostruisce una scuola con criteri antisismici, e sapere che anche Bagno a Ripoli ha contribuito con una raccolta di fondi, non può che renderci felici e ottimisti. I momenti difficili si superano aiutandosi reciprocamente. Abbiamo detto più volte che Bagno a Ripoli ha un cuore grande, un cuore che in questi anni si è unito a quello del Comune emiliano.

Ai solerti e coraggiosi amici di Camposanto vanno il nostro applauso, il nostro abbraccio e la nostra calorosa manifestazione di energia e di affetto”.

Mercoledì 14 dicembre 2016 si svolgerà a Firenze un'importante giornata di studi che affronterà il tema dei “TERREMOTI E MONUMENTI”. L'Opera di Santa Maria del Fiore, attenta al patrimonio artistico e monumentale istituzionalmente affidatole, anche a seguito del recente gravissimo sisma che ha colpito una vasta area del nostro Paese, intende promuovere con questa iniziativa una riflessione pluridisciplinare per approfondire la complessità del fenomeno sismico in ordine alla stabilità dei monumenti, alle prospettive di consolidamento e di prevenzione sismica. All’incontro sono stati chiamati a partecipare specialisti dei vari settori con precise esperienze.

“Sappiamo bene della delicatezza del problema - afferma Francesco Gurrieri vicepresidente dell’Opera e curatore della giornata di studi - ma si è convinti che solo da confronti concreti possono scaturire indicazioni migliorative, sia per le indagini diagnostiche che per la predisposizione degli interventi nell'attuale quadro normativo in continua evoluzione”. Organizzata dall'Opera di Santa Maria del Fiore, la giornata di studi si svolgerà presso il Centro Arte e Cultura, con ingresso libero fino a esaurimento posti, a partire dalle ore 9.30 con termine alle ore 18.30 circa. Il presidente dell’Opera, Franco Lucchesi, insieme al Soprintendente SABAP della Province di Firenze, Pistoia e Prato, Andrea Pessina, e al presidente del Collegio degli ingegneri della Toscana, Piero Camici, porteranno il loro saluto iniziale e i lavori saranno introdotti da Francesco Gurrieri.

Seguiranno gli interventi di Carlo Alberto Garzonio con La geologia e il sisma; Gennaro Tampone con Legno, ferro, muratura: i materiali e il sisma; Giorgio Croci, Dal rischio sismico alle misure di prevenzione; Carlo Blasi, Miglioramento, adeguamento e responsabilità; Paolo Spinelli, Strategie di protezione sismica di opere monumentali; Stefano Gizzi, Esperienze post-sismiche; Gloria Terenzi, Oltre il miglioramento e l’adeguamento; Luca Gori, Riflessioni sulla normativa attuale e criteri; Antonio Borri, Interventi e non interventi: ma di quale conservazione stiamo parlando

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