Telecamere all'Asilo: sgomento e rabbia in Toscana per maltrattamenti

Dopo lo shock il dibattito sull'uso delle telecamere per controllare gli ambienti destinati all'educazione dei minori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2016 12:51
Telecamere all'Asilo: sgomento e rabbia in Toscana per maltrattamenti

Un nuovo Asilo degli Orrori ha creato rabbia e sgomento in Toscana. Dopo le immagini di Grosseto, torna d'attualità il dibattito sull'uso delle telecamere nelle scuole e nelle residenze per anziani dove la cronaca ha registrato altri casi di maltrattamento: giusto o sbagliato che sia dal punto di vista morale, il dato certo sembra essere il costo "non sostenibile" dell'intervento per il Bilancio della Regione Toscana.

Tre le maestre finite agli arresti domiciliari per maltrattamenti su richiesta della Procura, dopo aver visionato le immagini raccolte nell'asilo nido privato di Grosseto. Le indagini sono partite nel mese di novembre 2015, dietro segnalazione di due ex dipendenti.

Scintille in Regione Toscana dopo l'accaduto. "Subordinare l'accreditamento per asili e strutture sanitarie per anziani all'installazione di sistemi di telecamere che permettano di controllare 24 ore su 24 luoghi dove vivono o soggiornano persone deboli come bambini e anziani" è la proposta di legge del capogruppo di Fratelli d'Italia in Toscana Giovanni Donzelli che fa seguito ad una mozione già presentata a marzo scorso insieme a Stefano Mugnai per chiedere l'installazione delle telecamere e bocciata dall'opposizione del Partito democratico. La legge di Fratelli d'Italia prevede anche "l'istituzione di test psico-attitudinali annuali per le maestre e gli operatori sanitari mirate a verificare la predisposizione a svolgere il ruolo in modo adeguato per scongiurare i maltrattamenti".

"Le motivazioni per cui abbiamo votato contro la mozione presentata da Mugnai e dal centrodestra sono chiare e le abbiamo già spiegate in aula: installare un sistema di telecamere fisso in tutte le strutture che ospitano bambini e anziani è impensabile. E lo è per più motivi: perché credo che allestendo un “grande fratello” negli asili o nelle Rsa si crei soltanto un clima negativo di tensione; e poi perché la spesa che richiederebbe un simile intervento non è sostenibile.

Strumentalizzare una tragedia additando un voto contrario motivato, soltanto per attirare attenzione è un esercizio misero che mal si addice ad un rappresentante istituzionale. La posizione del gruppo del Partito Democratico, lo ribadisco, è questa: formare il personale docente in servizio con continuità e aumentare i controlli ispettivi sulle strutture, comprese quelle private accreditate" così replica Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale.Un rapporto che si regge sulla fiducia.

Molti i genitori di Grosseto raggiunti dai microfoni delle trasmissioni nazionali in queste ore, quel che emerge è il colpo assestato ad un sistema educativo che si basa sulla competenza degli operatori, ma anche sulla fiducia verso il prossimo.

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