TAV Firenze, nel tunnel spunta il rinvio a giudizio

I magistrati fiorentini portano in Aula 32 persone. Arianna Xekalos (Capogruppo M5S): “I cantieri per il sottoattraversamento dell’alta velocità ferroviario termineranno non prima del 2020”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2015 19:08
TAV Firenze, nel tunnel spunta il rinvio a giudizio

Traffico illecito di rifiuti, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed alla truffa, questi i capi di imputazione per l'ex presidente di Italferr, gli ex vertici di Nodavia e tecnici ministeriali, oltre ad alcune società chiamate in causa dai pm detentori del fascicolo. Dall'inchiesta era già emerso il sequestro della fresa, denominata "Monna Lisa" in onore (?) della famosa opera di Leonardo Da Vinci, poiché i pezzi assemblati non sarebbero stati originali.

Al contempo furono sollevate gravi accuse anche sulla scelta dei materiali necessari a rivestire le gallerie.Tutta la Storia dell'Alta Velocità a FirenzeA più riprese le istituzioni hanno sollecitato la ripresa dei lavori ed il completamento del sottoattraversamento fiorentino, di contro i Comitati ed Associazioni come Idra di Girolamo Dell'Olio che hanno chiesto di fermare tutto, e ad ogni annuncio di imminente ripresa dei lavori nei cantieri è arrivato un aggiornamento da parte della Magistratura. Dopo l'annuncio di fine 2014 in cui la nuova direzione delle Ferrovie dello Stato guardava a settembre 2015 per la ripartenza dello scavo, l'ultimo capitolo ad oggi vede il rinvio a giudizio degli indagati i cui nomi sono balzati alle cronache legati anche alle intercettazioni per la ricostruzione del post terremoto in Emilia Romagna."E' la Foster che va fermata e cancellata definitivamente non l'Alta Velocità.

Una mastodontica stazione sotterranea ai Macelli non serve a nulla. D'altronde le reali motivazioni che sottendono alla sua costruzione e all'aumento esponenziale dei costi sono sempre state le stesse: l'assegnazione dell'appalto a una Coop rossa come la Coop 7 e poi il business che sarebbe derivato dalla galleria commerciale -dichiara il consigliere comunale di Fi Mario Razzanelli - Prima l'inchiesta e ora il rinvio a giudizio per i 32 imputati: i nostri dubbi, posti sin dall'inizio, evidentemente non erano solo pretesti di chi è nemico del progresso. Tanto più che ribadiamo l'assoluta necessità dell'Alta Velocità, in superficie.

E se in sotterranea deve essere si sostituisca la stazione Foster con una fermata sotterranea tra i due tunnel sotto Santa Maria Novella. Era questa anche l'ipotesi di Matteo Renzi sindaco".

“La TAV è una costruzione folle, pericolosa ed illegale” afferma la capogruppo del MoVimento 5 Stelle Arianna Xekalos. “Basta pensare al fatto che il costo medio a chilometro dell’alta velocità ferroviaria in Italia è di 61 milioni di euro, contro i 10 milioni poco più della Francia. Se a questo poi si aggiunge che la stessa Procura di Firenze l’ha definita come un concentrato di illegalità, di scambi di favori, di sottomissione dell’interesse pubblico a quello dei privati costruttori, di sprezzante noncuranza per la sicurezza e l’ambiente; come potrei definirla diversamente?!.” Arriva oggi la notizia che i cantieri per il sottoattraversamento dell’alta velocità ferroviario termineranno non prima del 2020, rispetto alla fine prevista del 2015; e che i lavori dovrebbero ripartire ad autunno.

“Questo è l’ennesimo ritardo, sono due anni che i lavori dei cantieri Tav di Firenze continuano a languire. Mi chiedo io perché si insista tanto nel volerla realizzare?” Nel gennaio 2013 infatti vengono bloccati i cantieri, a seguito all’inchiesta della magistratura, che ha portato al sequestro della fresa che avrebbe dovuto scavare i tunnel ed alla successiva ondata di arresti nel settembre dello stesso anno. “Sul tema della Tav c’è un altro importante nodo da sviscerare: la questione delle terre di scavo” afferma Xekalos “terre dove vengono miscelati additivi, come bentonite, sono rifiuti speciali, e quindi devono essere prima opportunamente trattati, oppure smaltiti in discarica.

Con i Governi Berlusconi – Letta invece queste terre sono state trasformato in “terra da coltivo”. Per completare il quadro è poi arrivato il Governo Renzi che ha emanato il decreto Sblocca Italia, da noi definito “Decreto Sfascia Italia”; nel cui art. 8 affida ai ministeri di rivedere in tutta fretta la normativa vigente in nome della semplificazione: si tratta di un articolo inserito nel capo intitolato “Misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico”. “Altro importante tema è la questione dei costi per la realizzazione di questa inutile opera: nel bilancio di Nodavia si legge che le riserve ammontano già a 528 milioni di euro, il costo dell’opera cioè, è quasi raddoppiato, prima ancora di aver terminato i lavori!”. Continua Xekalos “Siamo seriamente preoccupati, i rischi per la nostra città sono tantissimi, secondo le stime RFI circa 280 palazzi vanno almeno periziati, poi c’è il rischio per la salute dei cittadini dovuto all’innalzamento dell’inquinamento atmosferico legato alla cantierizzazione e per il rischioso smaltimento delle terre di scavo; ancora, aggiungiamoci il rischio, confermato anche da una nota ufficiale dell’ARPAT, che il flusso della falda venga interrotto e che ci sia un innalzamento del livello dell’acqua da una parte ed un abbassamento dall’altra”. “Insomma questo è solamente un progetto folle, realizzato mentre il degrado sta travolgendo il servizio ferroviario, in particolare quello locale, utilizzato dal 90% degli utenti.

Con questi soldi non era meglio potenziare tutto il sistema ferroviario toscano? È inutile poi inaugurare l’Alert System; le Istituzioni devono iniziare ad occuparsi della prevenzione, anche e soprattutto quando si parla di opere impattanti; e non solo degli allarmi, spesso causati da loro stessi.” Conclude la Capogruppo “Nonostante sia stato proposto uno studio per una Metropolitana, che ha portato alla successiva campagna informativa, la quale ci avvertiva che nel sottosuolo di Firenze non si può scavare, oggi ci ritroviamo con due progetti, Tav e Tramvia, che a lavori conclusi formeranno una coppia di barriere alla falda acquifera.

I geologi fiorentini ed internazionali dove sono? A questo proposito non hanno niente da dire?”. Il MoVimento 5 Stelle sia a livello locale che nazionale continuerà a battersi insieme ai comitati locali perché a voce informata e competente trovi risposta nelle istituzioni.

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