Tav di Firenze: il grande dubbio tra Santa Maria Novella e Foster

La distanza tra loro è di circa 1.400 metri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2017 10:00
Tav di Firenze: il grande dubbio tra Santa Maria Novella e Foster

Il Sindaco Dario Nardella è intervenuto a poche ore dal nuovo anno sul futuro della TAV evidenziando una strategia comune portata avanti da Comune di Firenze e Regione Toscana, se infatti Enrico Rossi promuoveva la sottostazione alla Fortezza da Basso, idea che non sarebbe probabilmente dispiaciuta alla Camera di Commercio che proprio sulla Fortezza intende investire pesantemente per creare un Polo Congressuale toscano di alto livello, non è da meno il primo cittadino del capoluogo che non intende essere bypassato dall'Alta Velocità in transito sotto Firenze. La partita a scacchi non sarebbe chiusa.

Restano dunque i dubbi, almeno per coloro che si sono da sempre interessati al progetto. Cosa accadrà a Firenze?Qual è questa strategia comune? Secondo i cittadini che da anni analizzano i tracciati e propongono alternative si tratterebbe di un disegno proposto dalle istituzioni con una visione d'insieme limitata, già rifiutato dalle Ferrovie. Parlano oggi di "gigantesco errore" i Comitati riferendosi al progetto delle tre linee di Tram che vanno a Santa Maria Novella mentre il cuore dell’AV era pensato agli ex Macelliun passaggio disorganico che non aiuterebbe ad avere fiducia nel quadro d'insieme."Nel prendere atto che la maggior parte dell’AV continuerà a confluire in superficie nella Stazione centrale, Nardella torna a chiedere una ‘grande Foster’ collegata a S.M.

Novella con un ‘people mover’. Questo nel timore che Firenze venga scavalcata dall’ AV. Una Foster di rincalzo, come la Tiburtina a Roma (che però ha 21 binari e 51 milioni di passeggeri/anno). Comunque, ci assicura Nardella, di tutto ciò ne sta parlando con il Presidente Rossi" commentano i Comitati.

Sottolineano inoltre i cittadini "Pensieri indubbiamente confusi quelli del Sindaco – lo stesso che l’estate scorsa liquidava il progetto TAV comeincomprensibile spreco di denaro pubblico e che in autunno aveva accettato una mini Foster’, con tunnel invariato  ma l’AD di Ferrovie Mazzoncini ha già dato una concreta risposta"

Quale sarebbe e come hanno letto i fiorentini le parole dette o riportate dai vertici di Rfi? "Non faremo la stazione Foster ma potenzieremo Campo di Marte, senza alcun costo di gestione aggiuntivo, mantenendo la centralità di S.M. Novella per intermodalità pendolari, TAV e sistema urbano di bus e tram, la realizzazione della Foster è sbagliata e collegarla con il ‘people mover’ a S.M.

Novella, oltre che costoso, non impedirebbe un perditempo di mezz’ora, come dimostra l’esperienza negativa della stazione di Bologna; tuttavia completeremo lo scavo agli ex Macelli perché è utile per la cantierizzazione delle due gallerie, la stazione Foster era stata concepita con 4 binari perché in superficie non c’era spazio per binari nuovi, ma oggi la tecnologia permette di raddoppiare la potenzialità delle linee consentendo di lasciare a S.M.

Novella il cuore dell’AVil tunnel si farà per aumentare comunque la capacità del Nodo, allargando la Stazione di Campo di Marte dove già avviene l’interscambio con i regionali e dove già c’è un collegamento con S.M. Novella ogni 10, 15 minuti, non c’è alcun timore che il Nodo di Firenze venga saltato dall’AV perché è centrale nella rete ferroviaria e nel futuro non cambierà niente".

La deduzione da parte dei cittadini da anni appassionatamente interessati a quali saranno le evoluzioni del progetto è la seguente: "Qualsiasi ipotesi di Stazione di S.M. Novella ‘allungata’ non funziona, né nell’ipotesi sotterranea, né nell’ipotesi di superficie. Se ciò vale per Bologna, sotto la stazione centrale, figuriamoci a un chilometro e mezzo di distanza. Tanto meno funzionerebbe l’accoppiata Foster - Circondaria di superficie, come continuano a dire ancor oggi i tanti tifosi di questo incomprensibile spreco di denaro pubblico”.

Essa necessiterebbe di 5 o 6 piattaforme, azzoppando lo scalo di Rifredi senza sostituirlo, facendo da “tappo“ a S.M. Novella presso i bivi da/per Campo di Marte e costringendo i pendolari ad una fermata aggiuntiva prima di arrivare o appena partiti. Per quelli del Valdarno lo scambio con l’AV sarebbe limitato ai soli treni che passano in cintura".

Inoltre "Se davvero, come afferma Mazzoncini, la capacità del Nodo è raddoppiabile con le moderne tecnologie di controllo e se i costi di gestione della Foster sono insostenibili, (soprattutto con l’indispensabile people mover e la stazione complementare di superficie), i due tunnel avrebbero un ruolo residuale, di generico “potenziamento del Nodo” per treni che non fermano a Firenze o solo a Campo di Marte.

Tanto vale allora affrontare il contenzioso con la ditta e affidarsi ai miglioramenti infrastrutturali previsti, liberandosi di un grave vincolo per la città e verificando in seguito se, come e quando effettuare il potenziamento. Siamo insomma al teatro dell’assurdo: la Foster costa e non serve perché non funziona, ma si fa lo scavo completo per cantierizzare i due tunnel i quali ora non servono, ma in futuro chissà. Si fa quest’opera tanto per farla".

Su quanto riguarda il potenziamento del nodo il parere dei cittadini è stato più volte espresso: "vincolato ed impattantepoco relazionato alle varie direttrici".Nello specifico: "Nessuna relazione con la linea per Pisa/Siena. Relazione tra Arezzo e Prato/Pistoia vincolata all’unica fermata di Campo di Marte,’saltando’ Rifredi e S.M.

NovellaNessuna relazione con quest’ultimaUna volta interrotti i lavori della Foster, bloccati i due tunnel, fatta chiarezza sui molteplici accordi e autorizzazioni, sugli appalti e sui finanziamenti, si potrebbero fare cose più semplici e utili, riportando al centro della riflessione gli storici limiti di S.M. Novella, per permettere la coesistenza tra trasporto regionale e servizio AV".

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