Stazione TAV, Imposimato: "Non ci sono garanzie"

Ferdinando Imposimato con Idra contrasta la volontà espressa da Enrico Rossi di accelerare i tempi di esecuzione

Antonio
Antonio Lenoci
23 marzo 2015 15:19

Il giudice Ferdinando Imposimato non usa perifrasi o mezzi termini nel definire l'attuale Sistema delle Grandi Opere "Utili esclusivamente all'arricchimento illegale di pochi". Fermarle - secondo il giudice che in passato è stato membro della commissione antimafia al Senato - è l'unico rimedio possibile.

"Questa inchiesta ci insegna che ciò che noi temevamo si è verificato cioè una serie di delitti gravissimi compiuti da una struttura che fa capo al Ministero delle Infrastrutture ma che ha diversi associati" spiega Imposimato.

Ma perchè questo è potuto accadere? Secondo il giudice l'origine di tutti i mali sta nella progressiva abrogazione di leggi che punivano reati strettamente connessi a comportamenti corruttivi, leggi che per Imposimato costituivano degli "efficaci argini" alla corruzione. Nell'ordine: abrogazione del delitto di interesse privato in atto d'ufficio - abrogazione delitto di peculato per distrazione - la legge Severino che ha ridotto la pena per concussione fraudolenta - la legge sulla prescrizione breve

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"Al momento gli imputati sanno benissimo che il processo non arriverà a termine perchè arriverà prima la prescrizione" evidenzia imposimato. Come risulta dalle ultime dichiarazioni pubbliche del Governo Renzi è allo studio un nuovo decalogo per il piano anticorruzione a firma Cantone-Padoan. Anche su questo Imposimato non le manda a dire: "Solo chiacchiere".

"Nella stessa associazione - prosegue il Magistrato - a delinquere figurano i funzionari statali che in teoria dovrebbero tutelare gli interessi della collettività e i professionisti che fanno gli interessi propri. Succede così che il funzionario invece di cercare di far spendere il meno possibile per realizzare l'opera ha interesse che si spenda il più possibile perché il surplus economico di fatto si trasforma in mazzette da dividere con i soggetti privati". Ne consegue che "queste opere non sono realizzate nell'interesse generale ma solo per consentire a una banda di criminali pericolosi di arricchirsi alle spalle dei cittadini e ai danni del territorio violando tutte le norme sull'ambiente.

L'esempio più eclatante: la terra dei fuochi". Imposimato replica direttamente al Governatore toscano Enrico Rossi che più volte ha ribadito la necessità di portare a termine i lavori della Tav: "Usare i pendolari come scusa è un imbroglio. Il vero scandalo è che non esista un intecity Roma-Firenze. Come si può pensare che queste opere debbano essere proseguite? Non abbiamo nessuna garanzia che vengono fatte nell'interesse pubblico".

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