Infrastrutture, Rossi: “La Toscana ha bisogno di una svolta”

Toccafondi: "Nardella chiarisca bene cosa sta accadendo sulla Tav a Firenze. Il populismo del NO a prescindere non aiuta. Al paese serve responsabilità e buonsenso". Stella (FI): "Finalmente il Pd sulle nostre posizioni per l'attraversamento in superficie"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2016 15:12
Infrastrutture, Rossi: “La Toscana ha bisogno di una svolta”

Firenze, 2 luglio 2016- La svolta è di mercoledì 29 giugno quando alla Festa del Circolo Pd di Varlungo, sono intervenuti il Sindaco Dario Nardella, il direttore della Rivista “Quaderno del Circolo Rosselli” Valdo Spini, il segretario del circolo Pd Gianluca Paolucci e l’architetto Francesco Re, tecnico dei trasporti. Sollecitato da Valdo Spini, a rivedere la scelta di una nuova, ulteriore stazione per l’alta velocità rispetto a quelle già funzionanti di S.M.Novella e di Campo di Marte, e dopo che l’arch. Re aveva presentato un suo progetto di passante ferroviario per i treni regionali sull’esempio di quello di Milano, il Sindaco Nardella si è dichiarato del tutto disponibile a rivedere quella scelta e ad esaminare altre ipotesi.

"E' davvero arrivato il momento di passare dal dire al fare perché la Toscana di una svolta nelle infrastrutture ha bisogno. La Regione più che metterci copiosi finanziamenti non può fare. L'ha fatto per i porti di Piombino e Livorno, per la Firenze Lucca, per la tramvia. Le altre opere riguardano o enti nazionali o lo stesso Ministero. Ho fiducia nel ministro, perchè da quando è al ministero c'è un clima nuovo, di maggiore correttezza, di trasparenza nelle relazioni e anche rispetto degli impegni". Lo ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi, nel suo intervento ad "Infrastrutture e mobilità, dal dire al fare", la due giorni organizzata dall'assessorato regionale ai trasporti per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano regionale integrato di infrastrutture e mobilità. Insieme a Rossi a chiudere il convegno era presente lo stesso ministro dei trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio. "Le nostre priorità – ha spiegato Rossi - sono sempre le stesse: da quindici anni aspettiamo una risposta sulla Tirrenica rispetto alla quale ci viene annunciato che deve essere l'Europa a darci un via libera definitivo.

Io mi sono piegato a diverse soluzioni senza vantare crediti che pure avevamo o scadere nell'arroganza regionalistica però il collegamento da Milano a Roma occorre e deve passare sulla costa altrimenti si condanna la Toscana alla decrescita e alla marginalità rispetto ai grandi flussi. Noi su questo chiediamo anzi pretendiamo tempi certi".

Dopo aver ricordato gli investimenti a Piombino con un escavo di 20 metri, una nuova portualità e nuove darsene e quelli in corso a Livorno ha osservato che emerge un quadro alla portualità toscana completamente diverso rispetto ad alcuni anni fa: motivo in più perchè "la viabilità sia presto risolta sia nel tratto della Tirrenica sia nei collegamenti con il porto di Piombino e con la superstrada ammodernata, riadattata e qualificata". "Un altro grande impegno che chiediamo – ha aggiunto Rossi - è il completamento della Grosseto Siena.

I soldi ci sono stati messi: ora bisogna che partano i lavori che mi hanno promesso dovrebbero concludersi entro il 2020. Poi c'è il nodo della Toscana centrale per il quale ribadiamo la necessità delle terze corsie autostradali prima di tutto in direzione di Livorno e della costa in direzione Viareggio-Pisa sull'autostrada. Aspettiamo la data di inizio dei lavori visto che abbiamo completato tutti i nostri adempimenti. Sulla A1 bisogna completare gli interventi tra Barberino e Firenze nord e poi iniziare da Firenze sud verso Roma.

Anche per questi la Regione ha completato i suoi compiti".

Il lavoro sulla Firenze Mare con la terza corsia risolve anche il problema del viadotto all'Indiano e contribuisce ad una diminuzione dell'impatto della viabilità. Lì abbiamo iniziato la cura del ferro e messo molte risorse regionale per la tramvia e chiediamo ci sia data una risposta sui tempi di partenza dei lavori per l'aeroporto. Finalmente è stato capito che non c'è contraddizione tra lo sviluppo di Pisa e quello di Firenze. Le carte sono ferme alla valutazione di impatto ambientale. Che si faccia presto e bene e poi anche qui si parta.

Venendo infine alla questione del sottoattraversamento ha sottolineato come finora era stato detto essere indispensabile per dare a Firenze una stazione dell'alta velocità e per garantire che non ci fosse un conflitto tra i treni dell'alta velocità e quelli regionali dei pendolari. "Se ci sono soluzioni diverse – ha detto il presidente - ce le portino: noi siamo disposti a valutare le carte. Però si decida di fare qualcosa perchè la puntualità dei treni regionali è fortemente pregiudicata. E se nella realizzazione del sottoattraversamento si dovessero risparmiare risorse è venuto il momento di pensare un po' meno all'alta velocità e un po' di più ai treni pendolari. Ho una priorità assoluta che è la Siena Firenze. Qui è già stato deciso di raddoppiare il binario unico da Granaiolo ad Empoli. Occorre proseguire da lì verso Siena per garantire anche ai senesi un più veloce e civile collegamento con la città capoluogo".

"Doveroso sapere come stanno realmente le cose e sapere come verrà fatta la fermata fiorentina dell'alta velocità. Il populismo del NO a prescindere non aiuta. Nardella chiarisca". Questo quanto dichiarato dal sottosegretario e coordinatore NcD Gabriele Toccafondi in merito ai lavori Tav di Firenze. "Dopo vent'anni di discussioni, rimpalli ma anche di decisioni prese, atti firmati e soprattutto di lavori fatti e risorse arrivate a Firenze per altre opere come la tramvia - aggiunge Toccafondi-, serve buonsenso e responsabilità.

Riconosco al Sindaco Nardella di aver sempre e giustamente espresso perplessità verso il progetto della stazione ma non voglio annoverarlo tra i "No Tav", per questo dopo quanto ha detto urge sapere perché adesso i lavori dovrebbero prendere un'altra strada e in che modo dovrebbero cambiare. Il Pd ha governato tutto l'iter dei lavori e chi ha governato Firenze ha fatto delle scelte, cosa è cambiato adesso? Se adesso qualcosa è cambiato lo si deve ad una decisone di Ferrovie o ad una decisione del Sindaco? E quali sono i motivi di questa decisione?". "Quello che non possiamo permetterci come città è di continuare a vivere nell'incertezza perenne sulle opere, questione tra l'altro che il Pd ha recentemente ricordato al neo sindaco di Sesto Fiorentino su aeroporto e termovalorizzatore.

Quello di cui non c'è assolutamente necessità nel paese e in città - conclude il Sottosegretario- è la rincorsa al populismo del "no" a prescindere. Con una attenzione particolare proprio all'alta velocità che Firenze non può permettersi di perdere. Avere una nuova stazione è fondamentale dato che l'attuale Santa Maria Novella non consente ad altri treni di fermarsi, causa assenza di spazi e che Campo Marte o Rifredi non hanno le capacità e i collegamenti per essere fermate adeguate. La posizione del centrodestra storicamente era di lavorare su Castello, soluzione però sempre scartata dal Pd e che ora sarebbe complicato rimettere in piedi.

La politica si deve prendere le proprie responsabilità e soprattutto lo deve fare chi è chiamato a governare. Il Sindaco sia chiaro e spieghi cosa è successo e cosa ha intenzione di fare, ma che la sua parola sia una e chiara".

"Finalmente il Pd si accorge che non è più pensabile perdere altro tempo sull'alta velocità ferroviaria. Firenze ha assolutamente bisogno di un moderno sistema di Tav, e per questo da tempo sosteniamo che occorre abbandonare il progetto della stazione sotterranea e pensare a sviluppare l'attraversamento cittadino in superficie, con gli opportuni aggiustamenti, considerati anche i problemi di smaltimento delle terre di scavo, i costi lievitati, i rischi di stabilità per gli edifici". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. "A questo punto - sottolinea Stella - evitiamo di sprecare i soldi per la stazione Foster nell'area ex Macelli, e adeguiamo lo scalo di Campo di Marte, che ha il vantaggio di essere ampio a sufficienza, e bidirezionale rispetto a Santa Maria Novella, che invece è monodirezionale.

Con i fondi risparmiati, circa 500 milioni di euro, potremmo portare a compimento una rete ferroviaria metropolitana di superficie degna di questo nome, e investire sulle imprese, per creare lavoro". "Non è solo la Tav il problema di Firenze, sono troppe le grandi opere necessarie alla città ancora ferme al palo - spiega il coordinatore fiorentino di Forza Italia -. A cominciare dalla pista dell'aeroporto, per arrivare all'ammodernamento del polo fieristico. Chi governa a Firenze deve capire che le infrastrutture efficienti sono fondamentali per il rilancio e la crescita economica del territorio, e il tempo speso finora è stato troppo: occorre una decisa inversione di tendenza".

“Con la nuova tecnologia non si risolve il problema delle precedenze nell’ingresso alla stazione di Santa Maria Novella” e dunque dei ritardi dei treni regionali dovuti alla coesistenza sugli stessi binari con l’alta velocità.Lo ha detto il segretario generale della Fit-Cisl toscana, Stefano Boni, intervenendo stamani al convengo sui trasporti organizzato dalla Regione Toscana a Firenze.“Per quanto ci riguarda – ha detto Boni – sul nodo fiorentino dell’alta velocità non ci sono più appigli, bisogna andare avanti con i progetti previsti in quanto l’obiettivo primario è togliere la strozzatura che c’è fra le stazioni di Rifredi, Campo Marte e Santa Maria Novella.

E’ necessario permettere ai treni regionali di entrare a Santa Maria Novella senza ritardi oppure senza dare la precedenza ai treni AV. I treni regionali hanno lo stesso "diritto" dei treni AV e i viaggiatori siano essi studenti, pendolari o altro devono avere stessi diritti e stessa dignità.”“Il fatto che si parli di nuovi progetti quali il potenziamento tecnologico ferroviario del nodo di Firenze, oppure la collocazione della stazione AV, non è altro che il tentativo di ritardare e, perché no, anche annullare il tunnel TAV.

E’ chiaro che lo stop a tunnel e Foster da parte del sindaco di Firenze cambia lo scenario. Ma, crediamo, non si possono buttare al vento le centinaia di milioni già spesi e altri milioni di penali, senza assumersi un briciolo di responsabilità.”

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