TAV a Firenze: lavori bloccati, cercasi Commissario anti Burocrazia

Secondo la Cisl Toscana: Serve un soggetto che interagisca con i vari enti e organismi per sbloccare in tempo reale gli ostacoli

Antonio
Antonio Lenoci
02 marzo 2016 14:46
TAV a Firenze: lavori bloccati, cercasi Commissario anti Burocrazia

Il blocco dei lavori Tav a Firenze, auspicato come propedeutico all'abbandono totale del progetto da parte dei Comitati cittadini, è "un’emergenza" secondo la Cisl Toscana. Il circolo virtuoso è sempre più vizioso e così la presenza di un buco senza l'Opera intorno da un lato fa gridare allo scandalo, "troppi i soldi spesi per non terminare i lavori" e dall'altro alla resa incondizionata "fermare tutto per evitare altri danni".Sul capoluogo toscano scende così l'ombra lunga del Commissario straordinario figura oramai ben nota nel Paese delle opere commissariate.

"Ci vuole un commissario straordinario che abbia il compito, interfacciandosi con i vari enti e organismi coinvolti, di sbloccare in tempo reale tutti gli ostacoli e portare a termine l'opera il prima possibile" secondo il Segretario generale aggiunto della Cisl Toscana, Ciro Recce ed il Segretario della Fit-Cisl Toscana Stefano Boni.Pronta la replica dei No Tav: "Questa richiesta sottintende che i problemi per portare a termine i lavori infrastrutturali in Italia derivino da intralci burocratici, dai “lacci e lacciuoli” che incontrerebbero le imprese italiane sul loro percorso di costruttori. Evidentemente i segretari della CISL sono distratti, altrimenti saprebbero che i problemi del sottoattraversamento di Firenze non vengono da vincoli esistenti, ma da una pessima progettazione".

Secondo la Cisl: "L’ultimo impedimento emerso pare essere la mancanza di autorizzazione paesaggistica riguardo ad una parte della copertura della nuova stazione Foster e dell’eventuale, provvisorio e ipotetico, cantiere nella zona della Fortezza, nel caso in cui fosse necessario consolidare una parte dei bastioni. Il problema di fondo, afferma il sindacato, è che “nessun soggetto coinvolto prende in mano la situazione per tirare le fila e rimettere insieme il puzzle, risolvere i problemi e far ripartire i lavori.

E mentre tutto è bloccato il ‘buco’ nella zona dei Macelli è enorme, con la stazione che sta prendendo forma, ma manca il tunnel e non sappiamo quando e se partirà. E questi ritardi non hanno anche un costo per le Ferrovie e quindi, in ultima analisi, per i cittadini? Recce e Boni  sono convinti che serva "Un soggetto permanente che conosca il territorio e i sistemi ferroviari, individuato in accordo fra Governo e istituzioni della Toscana, che funga da interfaccia fra i vari enti e organismi, con l’unico compito di sbloccare in tempo reale tutti gli ostacoli.

I ritardi dei treni regionali non si risolveranno fintanto che non si scioglierà il nodo di Firenze mandando sotto terra l'alta velocità e liberando i binari di superficie. Una volta ultimata la Tav, rimane il problema di come faranno i viaggiatori dalla stazione Foster ad andare verso il centro città, oppure a prendere un treno per le altre città toscane. Vogliamo rilanciare il progetto già esistente della Stazione Circondaria prevista in superficie antistante alla Foster (i binari esistenti sono già predisposti per la costruzione dei marciapiedi) che possa divenire un punto nevralgico per i treni diretti nel Valdarno, nel Pisano, nella Lucchesia e naturalmente per Firenze Smn.”Il Comitato No Tunnel TAV si dice stupito dalle dichiarazioni dei segretari toscani della CISL e FIT-CISL: "Se le terre di scavo si potranno mai portare a riempire l'ex miniera di Santa Barbara sarà perché la normativa è stata cambiata e resa molto più corriva dagli ultimi governi.

Se l'autorizzazione paesaggistica manca, se il Comune stesso ha impiegato quasi due anni, invece dei 40 giorni previsti, per concederla, non dipende dalla burocrazia, ma dalle incongruenze progettuali. Ci si dimentica anche delle inchieste che la magistratura fiorentina ha avviato svelando il “sistema corruttivo” che consente illegalità inimmaginabili in un paese civile; ci si dimentica che la fresa che era stata montata era guasta prima di esser messa in moto, che i conci erano inadeguati, che terre inquinate sono state sversate in Mugello, che le mitigazioni per ridurre l'effetto sulla falda non funzionano"

"Forse alla CISL non è giunta notizia dell'audizione del Presidente dell'ANAC Raffaele Cantone in Regione Toscana pochi giorni fa, dove ha detto: il Passante TAV di Firenze è un “problema tutto italiano, tipico del nostro Paese e del nostro sistema di appalti pubblici. Un caso emblematico che non ci fa onore”. La CISL dimentica che la Corte Costituzionale ha giudicato incostituzionale il “commissario” per la realizzazione della Napoli Bari previsto dallo Sblocca Italia. Ma la cosa che più meraviglia nelle dichiarazioni di un sindacato è la mancanza di riflessione sul tema lavoro: che le infrastrutture creino posti di lavoro era vero nel secolo passato.

Oggi le grandi imprese preferiscono opere a basso impatto lavorativo, alto impiego di meccanizzazione con alti profitti per le imprese. Con i soldi gettati nelle grandi opere inutili italiane si sarebbero potuti creare molti più posti di lavoro finanziando progetti più contenuti, necessari alle comunità, capaci di mettere in moto meccanismi virtuosi di redistribuzione della ricchezza" conclude il Comitato No Tunnel di Firenze.

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