TAV a Firenze: fronte unico contro il progetto fantasma

Grassi, Verdi e Trombi (Frs), Xekalos (M5S) e Amato (Gruppo Misto): “Nasce il fronte 'No Tunnel Tav' per chiudere definitivamente un progetto agonizzante”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 settembre 2015 15:41
TAV a Firenze: fronte unico contro il progetto fantasma

Dalla valutazione d'impatto ambientale alle verifiche sul piano paesaggistico, dal conferimento delle terre scavate in discarica alle colline artificiali destinate ad arredare Cavriglia, e poi la talpa Monna Lisa, sdentata e Made in Chi..ssà dove sommersi da una serie di compensazioni mentre i testimoniali di stato fotografano profili urbanistici ed i corsi d'acqua appenninici prosciugati e le crepe di Bologna restano sullo sfondo di una vecchia cartolina. Che fare adesso? A distanza di anni dai primi timidi attacchi al colossale progetto, ci sono cittadini che resistono nelle proprie convinzioni, mai scalfite se non addirittura confermate dal susseguirsi dei fatti narrati sulle cronache nazionali.Una trama tappabuchi.

Tanti i nodi del grande nodo fiorentino; una matassa di fili colorati tirati, strattonati, tagliati da più parti, snervati e ricuciti che adesso formano un unico striscione.Comitato No Tunnel TAV, Alternativa Libera, Firenze Riparte a Sinistra, Italia Nostra, Legambiente, Movimento 5 stelle, PerUnaltracittà, Rete dei Comitati in Difesa del Territorio, Sì – Toscana a Sinistra formano il nuovo fronte anti Tav: “Il progetto dei due tunnel del sottoattraversamento alta velocità di Firenze è ormai un fantasma.

Per questo si è formato un fronte di associazioni, gruppi politici e comitati che vogliono accompagnare questo progetto al definitivo accantonamento. Travolto da una serie di inchieste che ne hanno dimostrato tutta la carica criminogena langue nei cantieri semideserti; i lavori arrancano stancamente a significare ancora di più la spettacolare inutilità dell'opera; la loro funzione è ormai solo quella di far crescere costi che sono ormai fuori controllo, come anche la relazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ha confermato.

Le criticità del progetto non sono state per niente risolte: le terre di scavo non si sa ancora ufficialmente come dovranno essere smaltite e a quali costi; nelle relazioni degli avvocati degli inquisiti nelle udienze preliminari del processo in corso, si riconosce che sarebbero addirittura decuplicati. I rischi per gli edifici e i monumenti sul percorso dei tunnel sono sistematicamente sottostimati anche di dieci volte rispetto a quanto previsto dalla letteratura scientifica esistente.

Non si è tenuto conto che, scavando con una sola fresa, i danni, al secondo passaggio, saranno superiori del 50% che con due frese parallele; autorizzare questo è stato un grave errore anche dell'Osservatorio Ambientale. Su questo i tecnici del Comitato hanno già presentato un esposto all'ANAC, alla Procura di Firenze, all'Ufficio Urbanistica del Comune, alla Sovrintendenza per i Beni Paesaggistici per la Toscana e quella per la Provincia di Firenze in cui si fanno presenti questi problemi che rendono impossibile il rilascio di una nuova autorizzazione paesaggistica per lo scavo dei tunnel".I gruppi politici, in particolare del Comune di Firenze, hanno già presentato interrogazione su questi aspetti e sul perché il Comune stesso non sia intervenuto in precedenza sulla mancanza di autorizzazione paesaggistica.

"È stato anche chiesto all'ANAC - ricordano i Comitati - di integrare il suo documento del 29 luglio 2015 con le ulteriori criticità derivanti dall'alterazione del livello della falda sancito da ARPAT (alterazione grave sia a Campo Marte che ai Macelli) e il mancato rispetto della normativa antisismica, nel progetto di stazione AV, confermato dal Genio Civile". I gruppi politici Firenze Riparte a Sinistra, Movimento 5 stelle, Si – Toscana a Sinistra, Alternativa Libera chiederanno alle rispettive giunte in Comune e in Regione che gli enti si costituiscano parte civile nel processo relativo alla costruzione del Passante di cui si stanno tenendo le udienze preliminari in questi giorni.Sempre gli stessi gruppi si faranno promotori di audizioni da parte delle commissioni consiliari interessate sui problemi del Passante e sull'opportunità di "Lavorare ad uno scenario alternativo di trasporto pubblico su ferro in tutta l'area metropolitana”. Una alternativa già presentata negli anni passati, ma rimasta nel cassetto. 

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