Suicidio viola in Europa

Partita da incubo dei Viola. In vantaggio di due goal subiscono quattro reti dal Borussia. Una difesa disattenta e un centrocampo inesistente vanificano il fortunato risultato della partita d'andata. Contestati i Della Valle e Sousa

Alessandro
Alessandro Lazzeri
24 febbraio 2017 02:12
Suicidio viola in Europa

Dopo il successo in Germania(una vittoria fortunata e in parte immeritata) I Viola erano chiamati a gestire al meglio la partita di ritorno. Una gara delicata da affrontare con la dovuta attenzione. Nei fatti la Fiorentina ha sbagliato praticamente tutto. Eppure la gara si era messa bene, anche se il Borussia era partito con forza e maggior determinazione. Infatti, dopo dieci minuti in cui la Fiorentina appariva contratta e non in partita, i Viola hanno trovato il goal al quindicesimo, dopo una devastante ripartenza di Bernardeschi, conclusa in rete da Kalinic.

Al 28' è arrivato addirittura il raddoppio con Borja Valero. La gara sembrava, quindi, in discesa e la pratica europea chiusa dopo trenta minuti. Il Borussia pareva rassegnato ma la Fiorentina ha fatto di tutto per riaprire la gara. Ha cominciato a subire gli attacchi dei tedeschi, probabilmente confidando nella buona sorte e delle scarse capacità balistiche mostrate dal Borussia in Germania. Atteggiamento che si è rivelato controproducente. Nel finale del tempo, infatti, i tedeschi hanno segnato con Stindt con un rigore concesso per una trattenuta di Maxi Olivera su Hermann.

Il Borussia si è galvanizzato con quel goal mentre i Viola hanno perduto, a poco a poco, quella sicurezza necessaria per gestire un risultato che significava ancora qualificazione al turno succesivo.

Nella ripresa si è materializzato tutto quello che non si doveva far accadere. In avvio arriva il pareggio di Stindt che approfitta di una disattenzione della difesa. I Viola sono abulici , impauriti e privi d’idee. Subiscono gli attacchi di un Borussia determinato e propositivo. Al nono su una punizione dei tedeschi la palla arriva a Stindt che da fuori area, senza che alcuno si opponga, ha l'opportunità di tirare e di battere Tatarusanu. Ci si aspetta una reazione viola che non arriva ed è ancora il Borussia a fare la partita e a segnare un quarto goal con Christensen al quattordicesimo.

In venti minuti la Fiorentina ha subito quattro goal e si è giocata la possibilità di qualificarsi. Ci sono ancora trenta minuti da giocare, ma non succede e non può succedere nulla. Il finale di gara presenta i vani tentativi di una squadra che non riesce mai a essere decisamente pericolosa, se non con una punizione di Ilicic che colpisce il palo. Una serata amara per i tifosi viola. Una partita che ha il sapore di una beffa. Una gara che certifica l'irrilevanza di questa stagione evidenziando i limiti di una squadra, di una gestione societaria e tecnica.

Dopo la partita, un gruppo accenna una contestazione verso la società e l'allenatore, mentre tutti i tifosi lasciano lo stadio con la convinzione che la stagione viola sia praticamente finita.

Queste le parole di Paulo Sousa in sala stampa al termine della partita: “La tifoseria ha ragione, non è il risultato che volevamo. Siamo andati avanti nel risultato, ma l’abbiamo persa contro una squadra di qualità. I ragazzi ci mettono l’anima per onorare la maglia e oggi non è stato così”. Chiede scusa? Vi siete fatti male da soli? “Non ci siamo fatti male da soli, l’avversario aveva qualità e ci ha creduto dopo il rigore. Chiedo scusa in nome di tutto il gruppo ai nostri tifosi e alla nostra città. Noi lavoriamo per dare loro gioia e non tristezza, ma siamo tutti tristi”.

Brutta sconfitta nelle modalità oltre che nel risultato. Quante le responsabilità di allenatore, giocatori o società? “Io sono sempre il primo responsabile e cerco di migliorare me stesso per migliorare gli altri. In certi momenti alcuni giocatori sono più naïf nel prendere decisioni di gioco. Comunque sono io in assoluto a prendermi le maggiori responsabilità”.

Fallimentare questa stagione? “Nella vita abbiamo le nostre difficoltà. L’unità ci aiuta a superare queste difficoltà. Ogni partita cerchiamo di competere al massimo, non otteniamo sempre quello che meritiamo ma continuiamo a rimanere concentrati. Gli obiettivi li conoscete dall’inizio della stagione, ve li aveva detti anche Corvino. Cerchiamo di competere al massimo e non otteniamo sempre quello che meritiamo. Dobbiamo lavorare nel migliore dei modi per vincere.

Giornata peggiore da quando è in viola? Si sente a rischio? Una delle più difficili e più tristi senza dubbio. Noi rischiamo sempre, poi le decisioni dobbiamo accettarle se arrivano.

Sostituzione Bernardeschi? Noi come allenatori cerchiamo di fare decisioni che possono portare di più intensità e mentalità del gioco. Volevo più freschezza in avanti, cercando di pressare e creare opportunità con Ilicic, ma non è stato sufficiente”.

Fiorentina-Borussia Mönchengladbach. 2-4

Fiorentina (4-3-3): Tatarusanu; Sanchez, Gonzalo, Astori, Maxi Olivera; Vecino, Badelj (18' st Babacar), Borja Valero; Chiesa, Kalinic, Bernardeschi (18' st Ilicic). Allenatore: Sousa

Borussia Mönchengladbach (4-4-2): Sommer; Jantschke, Christensen, Vestergaard, Wendt; Hazard (27' pt Drmic), Kramer, Dahoud (34' st Strobl), Hofmann (25' st Johnson); Stindl, Herrmann. Allenatore: Hecking

Arbitro: Soares Dias (Portogallo)

Reti: 15' pt Kalinic; 28' pt Borja Valero; 43' pt Stindl (rigore); 1' st Stindl; 9' st Stindl, 14' st Christensen

Note: ammoniti Vecino, Maxi Olivera, Stindt

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