Steppa bianca: memorie di Albino cavallo da guerra

Novità in libreria di Michele Taddei per le Edizioni Cantagalli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2021 08:27
Steppa bianca: memorie di Albino cavallo da guerra

«Questa è stata la mia vicenda. La storia di chi riuscì a tornare da quella guerra nella steppa bianca. Dopo di allora nessuno di noi, cavalli e uomini, avrebbe più combattuto insieme né caricato».

L’epopea del Reggimento Savoia Cavalleria (3°) nella steppa russa durante la Seconda guerra mondiale. La voce narrante è quella di Albino, cavallo maremmano che, insieme ai suoi compagni, prese parte alla carica di Isbuscenskij, il 24 agosto 1942, tradizionalmente conosciuta come l’ultima carica di cavalleria.

Ferito in battaglia, sopravvissuto nella ritirata, di lui si persero le tracce fino a quando, a guerra ormai conclusa, venne fortunosamente ritrovato e riconsegnato al suo Reggimento. Dove e con chi era stato? Un mistero che appassionò gli italiani nel dopoguerra, e che richiama alla mente la trama di “War Horses”, da cui Steven Spielberg ha tratto l’omonimo film. Con l’unica differenza che quello che qui viene narrato è tutto autentico.

Per la prima volta, il libro racconta il punto di vista di Albino e prova a risolvere il giallo della sua scomparsa ma soprattutto rende omaggio ai soldati caduti, all’antica tradizione cavalleresca e alle migliaia di cavalli sacrificati in nome della guerra.

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