Stensen: “Diplomacy”, la storia dell’uomo che salvò Parigi dalla distruzione

Domenica 23 novembre ore 16:00 proiezione speciale alla presenza del regista Volker Schlöndorff

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2014 23:19
Stensen: “Diplomacy”, la storia dell’uomo che salvò Parigi dalla distruzione

Il 24 agosto 1944 le truppe alleate sono alle porte di Parigi mentre il generale Von Choltitz, capo delle forze tedesche in Francia, sta per eseguire l’ultimo ordine prima della ritirata: radere al suolo Parigi. Sorprendentemente il patrimonio culturale e architettonico della capitale francese si salverà. Una storia che ricorda da vicino quella del Ponte Vecchio a Firenzescampato alla distruzione nazista grazie all’intervento del console tedesco Gerhard Wolf. Ma cosa ha portato uomini scelti per la loro fedeltà a rifiutare gli ordini?

A dare una risposta ci prova Diplomacy – Una notte per salvare Parigi, l’ultimo film di Volker Schlöndorff, in programmazione al cinema Stensen da sabato 22 novembre (Viale Don Minzoni 25/c, ore 21:00) con un evento speciale domenica 23 ore 16:00 quando, in occasione della proiezione pomeridiana, il regista incontrerà il pubblico.

Nato come spettacolo teatrale ad opera di Cyril Gely, Diplomacy è la narrazione di quei fatidici giorni che Schlöndorff ha costruito avvalendosi del notevole materiale storico a disposizione, incluse le autobiografie dei due personaggi protagonisti del film: Dietrich Von Choltitz e Raoul Nordling (interpretati da Niels Arestrup e André Dussollier). In particolare è il ruolo di Raoul Nordling, Console Generale di Svezia a Parigi, ad essere emerso dalle cronache storiche. Si sa che il console incontrò più volte con Von Choltitz all’Hotel Meurice, allora quartier generale delle forze tedesche in Francia, per trattare uno scambio di prigionieri. Sarà stato lui a dissuadere il generale dall’eseguire l’ultimo ordine di Hilter? E cosa sarebbe rimasto dell’Europa che conosciamo oggi se Parigi fosse stata distrutta?

Elevata a terzo protagonista del film, Parigi è stata la patria putativa del regista Volker Schlöndorff che proprio nella capitale francese completò i suoi studi, e iniziò ad interessarsi di cinema, arrivando a lavorare come assistente alla regia diLouis Malle, Alain Resnais e Jean-Pierre Melville. Schlöndorff autore, tra gli altri, dei film: Il tamburo di latta Palma d’oro al Festival di Cannes e Oscar (1991), Morte di un commesso viaggiatore con Dustin Hoffman, e Palmetto con Woody Harrelson, ritorna ad essere distribuito in Italia dopo un “silenzio” lungo 14 anni (Il silenzio dopo lo sparo, 2000). In una recente intervista ha dichiarato: “Se Parigi fosse esplosa, non sarei mai diventato un regista”.

Ingressi:

sere e festivi: € 7,50 intero; € 6,00 ridotto (under 30) pomeriggi: € 6,00 intero; € 4,50 ridotto (under 30, over 60, convenzioni) 

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