Migranti, Stefania Saccardi: "Careggi operarerà il piccolo Farid"

Un 13enne egiziano ha attraversato il mare ed è approdato a Lampedusa per cercare medici disposti a curare il fratellino, affetto da una gravissima forma di piastrinopenia, una malattia del sangue. I professionisti ospedalieri avviano una raccolta fondi. La posizione della Lega Nord

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 agosto 2016 00:45
Migranti, Stefania Saccardi:

FIRENZE- La Regione Toscana si è offerta di accogliere e curare, a Careggi e al Meyer un bambino egiziano affetto da una grave forma di piastrinopenìa, dopo che il fratello tredicenne Ahmed ha attraversato il mare per cercare medici in grado di salvare il fratellino.

"Careggi è pronto ad accogliere e operare il piccolo Farid, il bambino egiziano di sette anni affetto da piastrinopenia. La direzione dell'azienda ospedaliera e il professor Marco Carini hanno dato la loro disponibilità a prendere in carico il bambino. Se sarà necessario, troveremo anche ospitalità per lui e per i familiari che lo accompagneranno". L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, dopo aver letto sul "Corriere della sera" di oggi la storia di Ahmed, il tredicenne egiziano che ha attraversato il mare ed è approdato a Lampedusa per cercare medici disposti a curare e operare il più piccolo dei suoi fratelli, affetto da una gravissima forma di piastrinopenia, una malattia del sangue, si è immediatamente attivata, assieme alla direzione di Careggi, per dare risposta al drammatico appello di Ahmed.

"Con i programmi di cooperazione sanitaria internazionale - dice ancora Stefania Saccardi - nei nostri ospedali accogliamo e curiamo tanti bambini che vengono da altri Paesi. Lo faremo anche per Farid. La direzione di Careggi prenderà subito i contatti necessari per dare la propria disponibilità e far arrivare quanto prima a Firenze Farid e la sua famiglia".

La Fondazione Careggi Onlus ha avviato, con il contributo iniziale dei medici e dei professionisti dell’AOUC, una raccolta fondi per il piccolo Farid. E’ possibile contribuire con una donazione a Fondazione Careggi Onlus IBAN IT13D0867302805042000420393 causale: Aiutiamo Farid.

“La disponibilità immediata dell’ospedale di Careggi, con la dottoressa Calamai e il professor Carini, per accogliere e operare il piccolo Farid, il bambino egiziano di sette anni affetto da piastrinopenia, e l’impegno dell’assessore regionale Stefania Saccardi perché venga garantita ospitalità per lui e per i familiari, sono la dimostrazione della capacità che la Toscana ha di mettere in campo concretamente la solidarietà per il dramma dei migranti”. Questo il commento del presidente della IV commissione (Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali) Nicola Armentano sulla vicenda “Un grazie anche alla Fondazione Tommasino Bacciotti per la disponibilità di una sua struttura per l'accoglienza.

Come commissione ci impegneremo perché questo slancio di solidarietà non si fermi alle cure mediche necessarie a Farid, ma perché per i due fratelli sia previsto un percorso di inclusione sociale – ha aggiunto Armentano –. Sarebbe bellissimo se Firenze e la Toscana potessero accogliere e tenere con sé i protagonisti di una vicenda di altissima umanità. Saremo al fianco dell’assessore Saccardi per garantire il massimo aiuto a Farid ed Ahmed”.

"E' un gesto condivisibile quello dell'ospedale di Careggi di fornire le cure al piccolo Farid -questa la posizione di Alessandro Scipioni, segretario provinciale della Lega Nord di Firenze- ma rimane l'obbligo di tutelare gli italiani semplicemente da quella che è una vera e propria invasione che vede anteporre i bisogni dei clandestini a quelli degli autoctoni. Le cure ad un bambino malato sono doverose. Ma mi auguro da leghista, e soprattutto da essere umano, che ci si attrezzi per professionalizzare in loco strutture sanitarie personale capace di fornire la migliore assistenza medica ai bambini come Farid.

Sono fermamente convinto che tutti debbano avere il diritto di poter ricevere in ogni dove le migliori cure mediche possibili e che il nostro impegno vada rivolto a far sì che non vi sia più bisogno di scappare lontano dal proprio paese per avere l'essenziale. La questione degli arrivi in massa di clandestini è ben diversa dalla questione dell'aiuto legittimo sul posto, e di fornire le cure mediche adeguate a questo ragazzo. Io mi schiero e mi schiererò sempre contro l'arrivo di clandestini".

La Toscana è capofila di un accordo interregionale per la plasmaderivazione, che va sotto il nome di Planet, siglato, appunto, tra Toscana, Campania, Lazio e Marche per ottimizzare tutti i servizi relativi alla lavorazione del plasma. Si tratta di un "accordo interregionale per l'espletamento di una gara aggregata finalizzata all'acquisizione del servizio relativo al ritiro del plasma prodotto dalle strutture trasfusionali delle regioni aderenti e produzione, stoccaggio, consegna di farmaci plasmaderivati e gestione attività successive all'aggiudicazione della gara".

"La Toscana è stata individuata come capofila di questo accordo - spiega l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, in accordo tra le altre Regioni aderenti, perché vanta un'esperienza consolidata di organizzazione e concentrazione di attività con particolare riferimento alla rete trasfusionale. La Toscana aveva già maturato un'esperienza molto positiva all'interno del precedente accordo interregionale per la plasmaderivazione, siglato tra molte più Regioni. Alla scadenza di questo accordo, in base ai criteri individuati dal Centro nazionale sangue, è stata valutata l'opportunità di formare una nuova aggregazione, con Campania e Lazio, aggregazione alla quale ha aderito poi anche la Regione Marche".

Questi i criteri individuati dal Centro nazionale sangue per la definizione ottimale delle nuove aggregazioni tra regioni:

- il raggiungimento di una massa critica ottimale del plasma da inviare al frazionamento individuata in un range tra 150.000 e 250.000 kg. l'anno;

- il miglioramento dei livelli regionali di autosufficienza attraverso efficaci meccanismi di compensazione tra Regioni aderenti, in considerazione dei diversi livelli di produzione di plasma e consumo di farmaci plasmaderivati;

- la condivisione di "buone pratiche" organizzative e gestionali afferenti a progresse attività svolte all'interno di aggregazioni interregionali.

E queste le finalità dell'accordo Planet:

- autosufficienza regionale e nazionale di plasma e farmaci plasmaderivati attraverso il contributo di tutte le Regioni facenti parte dell'accordo;

- analisi dei bisogni di plasma e farmaci plasmaderivati, di concerto con le Regioni aderenti;

- programmazione della produzione/distribuzione dei farmaci;

- monitoraggio delle scorte/magazzino, dell'utilizzo e dei livelli di appropriatezza;

- gestione delle carenze/eccedenze, anche ai fini della partecipazione a progetti di cooperazione internazionale;

- coordinamento di interventi di miglioramento dell'efficienza della produzione (programmi di plasmaferesi, sperimentazioni gestionali, ecc.) e della qualità del plasma conferito;

- verifiche tecnico-amministrative sui fornitori previste dalla normativa vigente;

- ottenimento delle condizioni organizzative, gestionali e contrattuali più vantaggiose.

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