Stanotte la realizzazione del bypass d’emergenza sul Lungarno Torrigiani

In fase di ultimazione le lavorazioni di Publiacqua. Nella notte guasto anche in via Frate Elia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2016 22:55
Stanotte la realizzazione del bypass d’emergenza sul Lungarno Torrigiani

Squadre al lavoro tutta la notte per terminare l’intervento che comportava la posa di una tubazione DN 500 (50 centimetri di diametro) in polietilene e che si è reso necessario per ristabilire l’equilibrio del sistema acquedottistico cittadino pregiudicato dagli eventi del 25 maggio scorso. Nella giornata di ieri sono stati realizzati i collegamenti della nuova tubazione con la preesistente sul lato Ponte alle Grazie enel pomeriggio sul lato Ponte Vecchio. Proprio sulla prima parte dell’intervento il nostro personale ha dovuto intervenire nuovamente dopo una prima fase di collaudo e questo ha costretto i tecnici a prolungare per l’intera notte e per la giornata di oggi le lavorazioni.

Dalle ore 17.30 di oggi è in corso il nuovo collaudo della tubazione. Tale operazione è terminata alle ore 20.00 e successivamente, il bypass viene messo in esercizio con l’apertura dell’acqua che sarà effettuata gradualmente e coordinando le operazioni delle nostre squadre sul posto con il telecontrollo ed i tecnici degli impianti. Quattro autobotti rimangono a disposizione anche oggi dei cittadini in Piazza Demidoff (pressi Ponte alle Grazie), Lungarno Torrigiani (pressi Ponte Vecchio, angolo via dè Bardi), Piazza Pitti e Viale Petrarca (angolo via Monti).

La scorsa notte si è verificato un guasto sulla rete idrica di via Frate Elia. I nostri tecnici sono già intervenuti chiudendo l’acqua ed iniziando i lavori di riparazione. A causa di tale guasto si stanno verificando problemi di approvvigionamento nella stessa via Frate Elia, in via della Sala e nei tratti limitrofi di via di Brozzi e via Pistoiese.

Se l’Arno parlasse, ci racconterebbe la plurimillenaria utilizzazione dei suoi spazi e delle sue acque da parte di uomini e donne che lo hanno scelto per insediarsi e ricercarvi risorse e opportunità di vita e di lavoro, nonché momenti di di svago, riposo e ispirazione letteraria e artistica.Per raccontare questa lunga e intensa storia, il progetto Arno 2016 propone tre appuntamenti dedicati alle funzioni economiche e sociali che il fiume ha avuto nel corso dei secoli e che oggi sta riacquistando, come rinnovata cornice per tempo libero, sport, divertimento e socializzazione. Il calendario si apre con l’appuntamento del 6 giugno, alle 17.30 alla Biblioteca delle Oblate di Firenze (Via dell’Oriuolo, 26). Qui Saida Grifoni, studiosa dell’Arno e esperta di tutela del paesaggio, Giuseppe Tartaro, storico e studioso del Valdarno, e Leonardo Rombai, studioso del territorio in particolare toscano, ricostruiranno i mille volti del fiume con un percorso attraverso i siti produttivi che servirono le economie di sussistenza e di mercato e i tanti mestieri legati all’Arno. Come spiegano nella nota introduttiva gli esperti “Basta scendere dalla sorgente alla foce, costeggiare il fiume per i suoi 241 km per percepire la sua lunga storia sociale.

Quasi ovunque toponimi e manufatti raccontano ciò che l’Arno è sempre stato per la Toscana: via di valico e collegamento fra regioni, vettore di trasporto commerciale e civile, occasione per sviluppare l'agricoltura e molte altre attività economiche, ma anche luogo di ispirazione e contemplazione religiosa e culturale, di festa e svago. Dalla riscoperta di questi stretti legami storici, può partire, oggi, un nuovo avvicinamento al fiume per renderlo nuovamente vivo sotto l'aspetto sociale”. L’incontro verrà proposto anche il 9 giugno a Pisa (ore 18, Palazzo Blu, Sala Auditorium, Via Toselli, 27) e l'8 giugno a Montevarchi (ore 17, Accademia Valdarnese del Poggio, Via Poggio Bracciolini, 36/40).

Tutti gli incontri sono a ingresso libero.

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