Spese di rappresentanza di Renzi: il Tar dichiara ‘improcedibile’ il ricorso delle consigliere del M5S

Andrea Ceccarelli (Vice Capogruppo PD): “Consiglio alle consigliere del Movimento 5 Stelle un corso accelerato di diritto amministrativo”. Xekalos e Noferi (M5S): “Provvederemo a presentare una richiesta più circostanziata”. Angelo Bassi (Capoguppo PD): “Sono riuscite ad ottenere 3.000 euro. Una vittoria di Pirro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2016 21:02
Spese di rappresentanza di Renzi: il Tar dichiara ‘improcedibile’ il ricorso delle consigliere del M5S

Il Tar della Toscana ha dichiarato “improcedibile” il ricorso delle consigliere comunali del Movimento 5 Stelle riguardo all’accesso agli atti in merito alle spese di rappresentanza del Comune di Firenze. Il Tar ha dichiarato inoltre che “la pretesa delle ricorrenti deve ritenersi adeguatamente soddisfatta”. Nelle motivazioni della sentenza, il Tar sottolinea che nella “nota del 24 dicembre” da parte del Direttore Generale del Comune “è presente l’invito” per le ricorrenti a “segnalare le specifiche voci ricavate dai prospetti per accedere alla visione e copia della documentazione” e che “la mancata immediata ostensione di tutti i documenti sottesi a ciascuna delle numerosissima voci di spesa esibite e rese note dal Comune (oltre 1000) non equivale infatti a un diniego dell’accesso – si legge nella sentenza - ma a un differimento parziale giustificato dalla mole della documentazione potenzialmente interessata e dalla conclamata disomogeneità delle voci di spesa in questione delle quali non può obiettivamente presumersi che rivestano tutte pari interesse ai fini del controllo che tramite l’accesso si vorrebbe esercitare”. Il Tar precisa ulteriormente dando ragione all'Amministrazione Comunale che “la circostanza che alle ricorrenti sia richiesto di indicare le singole voci di spesa in relazione alle quali avere la documentazione di riscontro è coerente del resto con la regola secondo cui compete al richiedente la selezione preventiva del materiale di proprio interesse, attività propedeutica connaturata alle modalità dell'accesso, che non può avere finalità esplorative, ancorché il diritto sia esercitato da soggetti cui la legge riconosce legittimazione rafforzata”. Il Tar ha condannato il Comune alle spese processuali (3000 euro) perché la nota del Direttore Generale, che ha risposto in maniera unitaria ed effettuando una analisi e una valutazione complessive alle numerose richieste delle consigliere fatte pervenire in vari momenti e a differenti uffici, è arrivata con alcuni giorni di ritardo quando il procedimento al Tar era già iniziato.

“Non ci pare una grande vittoria quella ottenuta dalle consigliere del Movimento 5 Stelle che sono riuscite ad ottenere 3000 euro per il ritardo nella presentazione della documentazione”. Il capogruppo del Partito Democratico Angelo Bassi torna a commentare la vicenda dell’accesso agli atti in merito alle spese di rappresentanza del Comune di Firenze. “A noi – continua il capogruppo PD Angelo Bassi – preme sottolineare che il Tar ha dichiarato “improcedibile” il ricorso delle consigliere comunali del Movimento 5 Stelle riguardo all’accesso agli atti in merito alle spese di rappresentanza del Comune di Firenze e, lo stesso Tar, ha dichiarato che “la pretesa delle ricorrenti deve ritenersi adeguatamente soddisfatta”.

Le consigliere hanno reclamato una trasparenza che c’è sempre stata. Ci chiediamo se le consigliere hanno letto con attenzione la sentenza. Da quel che scrivono non ci pare. Il ritardo del Comune – conclude il capogruppo Angelo Bassi – è stato dovuto proprio alla mole di richieste delle consigliere fatte pervenire in vari momenti e a differenti uffici. Solo per questo motivo il Tar ha condannato il Comune al pagamento delle spese processuali. Per il resto l’amministrazione ha fatto il suo dovere.

E’ stata una vittoria di Pirro. Evidentemente alle consigliere del Movimento 5 Stelle basta questo”.

Arianna Xekalos e Silvia Noferi apprendono con soddisfazione che la sentenza ha riconosciuto il ruolo di controllo attribuito dalla Legge 267/2000 ai consiglieri comunali e condannato il Comune di Firenze al pagamento delle spese legali. Il Tribunale ha considerato troppo numerose le copie dei documenti richiesti e per facilitare il lavoro degli uffici comunali provvederemo a presentare una richiesta più circostanziata. Questo risultato è il frutto della stretta collaborazione fra consiglieri comunali e parlamentari come sempre avviene all'interno del M5S.

“Avevamo già avuto diverse prove della scarsa competenza delle consigliere del Movimento 5 stelle nel leggere le sentenze e le leggi in particolare. In quest’ultima vicenda sulle spese di rappresentanza e la sentenza del Tar ne abbiamo avuto la riprova”. Il Vice Capogruppo del Partito Democratico Andrea Ceccarelli replica alle consigliere penta stellate e offre un suggerimento. “Abbiamo tanti avvocati nel gruppo PD chiederò loro di tenere, ovviamente gratis, un corso accelerato di diritto amministrativo riservato a parlamentari e consiglieri comunali cinque stelle. In particolare – aggiunge il Vice Capogruppo Ceccarelli – riguardo a “questa” sentenza, sono in grado di dare una notizia alle Consigliere grilline: il loro ricorso è stato rigettato e, inoltre, la sentenza chiarisce che, di fronte a richieste generiche e poco comprensibili, quali le loro, la risposta del Comune non poteva essere più esauriente di quanto non sia stata”.

Sulla questione sono intervenuti anche i gruppi parlamentari di Camera e Senato del M5S: “Il Tar di Firenze, con una sentenza articolata, ha dato ragione al MoVimento 5 Stelle: il Comune deve consegnare al M5S gli scontrini e le ricevute delle spese di Matteo Renzi risalenti al tempo in cui era sindaco - continuano i parlamentari M5S - il comune di Firenze è stato condannato al pagamento delle spese legali nei confronti delle due consigliere comunali del M5S che hanno fatto richiesta di accesso agli atti. Ora non ci sono proprio più scuse e il sindaco Nardella, piuttosto che difendere il suo capo Renzi, rispetti i cittadini italiani che vogliono sapere come Renzi ha speso i fondi pubblici, cioè i soldi di noi tutti”.

“Le consigliere del Movimento 5 Stelle stanno dando in pasto ai social network ed agli organi d’informazione notizie inesatte. La sentenza del Tar è stata chiarissima. Le uniche che ancora non hanno capito che il ricorso è stato perso sono proprio le consigliere del Movimento 5 Stelle”. La Vice Capogruppo del Partito Democratico Francesca Paolieri interviene sulla questione “scontrini” e la sentenza del Tar. “Una vicenda che ha tanto appassionato alcuni consiglieri della minoranza in Palazzo Vecchio. Il Tar ha dichiarato “improcedibile” il ricorso delle consigliere comunali del Movimento 5 Stelle. Non avevamo nessun dubbio sull’operato del Comune e del Sindaco – aggiunge la Vice Capogruppo PD Francesca Paolieri – e non capiamo come mai si continui a travisare la realtà per cercare un po’ di visibilità sui social network. Occorre che qualcuno di buona volontà avverta le consigliere del Movimento 5 Stelle che hanno perso il ricorso”.

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