Specie rare di uccelli e manutenzione dei fiumi: convivenza possibile?

Lipu Toscana fa appello alla politica perché sia recuperata la cultura dell’ambiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2021 17:43
Specie rare di uccelli e manutenzione dei fiumi: convivenza possibile?
ph Roberto Sauli

"Ogni 10 km di fiumi sfalciati vengono distrutti circa 200 nidi di specie di uccelli protetti, oltre alle piante, agli habitat e ogni altra forma di vita (libellule, anfibi, pesci, micromammiferi, ecc.). Se si considera che i consorzi di bonifica in Toscana effettuano la manutenzione ordinaria mediamente ogni anno su circa 10.000 km di corsi d’acqua, e che questa modalità perdura da almeno 5 anni, il numero di nidi di uccelli distrutti è stimabile nell’ordine di centinaia di migliaia, uccelli e nidi che le leggi nazionali e regionali dovrebbero tutelare".

 La denuncia arriva dalla Lipu Toscana, che  fa appello alla politica perché sia recuperata la cultura dell’ambiente e per la gestione di questo delicato aspetto della vita dei fiumi si trovi il giusto equilibrio tra rischio idraulico e conservazione della biodiversità così come enunciato nella normativa.

 "La Lipu Toscana - si legge ancora in una nota - osserva che gli interventi eseguiti finora hanno seguito spesso modi e tempi non rispettosi della naturalità e biodiversità dei corsi d’acqua e hanno comportato pesanti e permanenti danni all’ambiente fluviale. Lascia perplessi la successiva riqualificazione con progetti dedicati alla tutela dell’ambiente dopo che si è fatto tabula rasa di ogni forma di vita di flora e fauna.

Dove le sponde sono state rasate a prato per centinaia di metri con al più qualche raro albero sulla sponda non sono più presenti le specie tipiche di ambienti fluviali (Usignolo di fiume, Martin pescatore, Gallinella d’acqua, Cannaiola, Cannareccione, Scricciolo), resistono le specie più adattabili quali le cornacchie, i gabbiani e qualche sporadica garzetta.

Se si assume una sezione minima di sfalcio di 10 metri per sponda, si ottiene un ettaro di ambiente compromesso ogni 500 metri di corso d’acqua. In base a studi recenti pubblicati su riviste scientifiche è stato calcolato che la densità tipica degli uccelli nidificanti negli ambienti ripariali è di 6-10 coppie per ettaro".

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