Speciale Leonard Bundu, il ritorno del campione a Firenze - 1° puntata

Aspettando il 22 Aprile, Nove da Firenze ripercorre gli otto match che Leo ha sostenuto fuori dalla nostra città. In questa puntata gli incontri contro Moscatiello, Castellucci, El Massoudi, Jackiewicz e Purdy

Massimo
Massimo Capitani
21 gennaio 2016 19:07
Speciale Leonard Bundu, il ritorno del campione a Firenze - 1° puntata

Leo conquista la cintura di campione d’Europa nella sua Firenze il 4 Novembre 2011. Con la cintura continentale inizia a difendere il titolo in giro per l’Italia, ma lontano da Firenze, contro pugili di medio valore. Nel frattempo la possibilità di affrontare lo sfidante ufficiale Matthew Hatton viene rinviata e con questa anche la chance di accrescere le proprie credenziali internazionali. Infatti il pugile inglese viene battuto dal suo connazionale Kell Brook. Quest’ultimo, giovane e lanciato da un’associazione importante, non ha intenzione di battersi per il campionato europeo come nuovo sfidante ufficiale, ma punta decisamente al pugilato più redditizio, quello americano.

Leonard continua a fare il suo lavoro timbrando cartellini ed avversari. In questi match Leo trova la consapevolezza del campione e con quella il colpo risolutore, unico neo, fino ad allora del suo pugilato. Ne fanno le spese: Moscatiello, KO alla quinta ripresa per un montante al fegato; Castellucci, al tappeto nella seconda ripresa per una combinazione montante gancio (il match finirà alla sesta ripresa per intervento medico, decisione che di fatto mette fine ad un dominio totale di Bundu); El Massoudi fulminato da un gancio sinistro dopo due minuti e 40 secondi nel corso del primo round.

E così si arriva allo sfidante ufficiale, il polacco Jackiewicz - 6 Aprile 2013. Un pugile solido che è già stato campione d’Europa. Leonard domina il polacco per tutto il match, rende velleitario il suo pugilato muscolare ed essenziale e lo mette KO con il solito montante al fegato.

Questa vittoria convince tutti che Leonard è un campione vero e che merita il palcoscenico mondiale, ma le occasioni continuano a sfumare e l’Inghilterra c’entra sempre qualcosa. Brook, ancora lui, s’infortuna prima della sfida mondiale versione IBF ed al suo posto, per la sfida iridata, viene chiamato un altro inglese, Lee Purdy. Il giovane pugile britannico sopravanza a sorpresa Leo nel ranking mondiale della versione IBF, nonostante non sia in possesso né del titolo continentale, né dei numeri del suo record. Purdy viene sconfitto nel match valevole per il titolo da Devon Alexander e Bundu capisce che è l’ora di andare a trovare il nemico inglese direttamente a casa sua, mettendo in palio il suo titolo d’Europa e tutta la sua carriera a Londra, proprio contro Purdy.

Bundu vs Purdy - 14 Dicembre 2013 - è un incontro vecchia maniera. Ho la fortuna di vederlo accanto ad Ezio Sottili, presidente onorario dell’Accademia Pugilistica Fiorentina che nel corso del match dirà “proprio come ai tempi di Mazzinghi”.

I due pugili si scambiano una quantità mostruosa di colpi affrontandosi a viso aperto. Bundu ne è autore della maggior parte, ma l'inglese è un vero duro e continua a venire avanti. A metà dell’incontro si ha la sensazione che il suo atteggiamento e le continue parole di scherno, “sei vecchio, non ce la fai andrai KO” siano capaci di mettere in difficoltà il campione. Inoltre si combatte fuori casa e non ti puoi permettere di amministrare, ma devi sempre continuare a convincere i giudici.

Leo sfrutta il suo enorme talento per mutare il modo di combattere: si sottrae agli attacchi di Purdy e rientra con serie rapide, ma mai troppo insistite. Nel finale di match Purdy è allo stremo e nella dodicesima ed ultima ripresa Leo lo mette al tappeto. L'inglese si rialza, ma Leo lo finisce con una serie di colpi che inducono l’arbitro a decretare il KO, a soli dodici secondi dalla fine del match.

Subito dopo Leo si leva qualche sassolino dalla scarpa e rivolgendosi a Purdy dice: “visto cosa succede a prendere in giro i vecchietti”. poi il Campione sfoggia il suo inglese ed il suo sorriso a beneficio delle telecamere di Sky sport UK, prima di correre dai suoi tifosi e parlare in fiorentino.

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