Sovraffollamento carceri in Toscana: il futuro di Montelupo

​Ciuffini: "Dei 5 ex OPG in Italia, l’unica struttura che non è dato sapere che futuro utilizzo avrà in ambito penitenziario è quello di Montelupo Fiorentino"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2017 16:27
Sovraffollamento carceri in Toscana: il futuro di Montelupo

Il Segretario generale della Federazione nazionale della sicurezza, Fabrizio Ciuffini spiega: "Abbiamo rivolto più richieste al Ministro della Giustizia Orlando, al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Consolo, oltre che ai Parlamentari di ogni orientamento politico, di valutare una possibile riconversione delle funzioni prima svolte a Montelupo con un Ospedale Psichiatrico Giudiziario in un Istituto Penitenziario, magari afferente ad un circuito di basso indice di pericolosità (detenuti con fine pena brevi, in semilibertà e con misure di custodia attenuata) senza però ricevere nessun positivo riscontro".

 "Tralasciamo il controsenso - sottolinea Ciuffini - di averlo ristrutturato quasi completamente - per ciò che attiene alle Strutture che ospitano le attività detentive – e tralasciamo il controsenso di aver esaltato il valore della Riforma nata con l’obiettivo di creare alternative capaci di gestire meglio Persone prima “ammalate” che recluse, affermando che gli OPG erano carceri camuffati da ospedali, per poi invece oggi vedere nascere in tutta Italia, proprio nei carceri, tanti Reparti per detenuti con problemi psichiatrici.

Ma quello che appare ancor più incomprensibile è il silenzio di politici ed Istituzioni ad ogni livello, che nonostante le difficili condizioni delle strutture in Toscana, con ambienti spesso ben oltre il degrado che era stato invece esaltato per spingere alla riforma degli OPG, non ritengono di buon senso usare ad altro scopo penitenziario almeno gli spazi detentivi ristrutturati con una spesa pubblica di milioni di euro, ed in piena pronta efficienza operativa, a Montelupo".

I numeri dei detenuti ed i posti realmente disponibili. "Bastano alcuni numeri per far comprendere la situazione: a Sollicciano 257 detenuti in più dei posti disponibili, Pisa 58 detenuti in più, Prato 78 in più, San Gimignano 90 in più, Massa 26 in più. Certo se qualcuno fornisce il dato complessivo regionale parrebbe che in Toscana non c’è sovraffollamento ma invece così non è. La capienza regolamentare dei posti in regione 3334 (compresi i 175 di Montelupo – vuoto) a fronte di 3287 detenuti presenti.

Ma nessuno spiega che il totale dei posti in regione è condizionato da una ridotta disponibilità in regione, per effetto di lavori di ristrutturazioni in corso d’opera e che per almeno un biennio condizioneranno ancora la situazione nei restanti carceri aperti al 100% ed oltre". "Ad Arezzo si possono ospitare solo 26 detenuti a fronte di 101 posti, a Pistoia solo 19 a fronte di 59, a Livorno 211 a fronte di 385, a Porto Azzurro 259 a fronte di 363, a Volterra 150 a fronte di 187.

Ecco perché di fronte a questa situazione è incomprensibile il silenzio del Ministro Orlando, del Capo del DAP e della Politica ed Istituzioni tutte. Un silenzio che oltretutto riguarda circa 100 appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria (il Personale dell’ex carcere di Empoli e quello di Montelupo) che non troveranno una possibile ricollocazione sul territorio dove avevano ed hanno costruito la vita delle proprie famiglie, trattati come se loro per primi non avessero diritto a chiarezza da parte dello Stato che ogni giorno servono" conclude il segretario Fns.Mozione in Consiglio regionale. “Dopo la chiusura dell’OPG, sulla destinazione del complesso dell’Ambrogiana siamo arrivati al dunque.

Chiediamo alla Giunta un atto di civiltà e coraggiosa e intelligente amministrazione: sostenere un progetto innovativo rivolto a detenuti a fine pena e al loro reinserimento sociale. Un simile progetto permetterebbe il mantenimento di un istituto a custodia attenuata nei locali delle ex scuderie, impiegando i detenuti nelle attività di manutenzione dell’immobile e di ausilio alla destinazione pubblica della villa, sia essa museale, convegnistica o ricettiva. L’alternativa che pericolosamente si prospetta è quella di una speculazione a vantaggio di pochi”, affermano i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Si Toscana a Sinistra.

“E non ci rassicura, sotto questo profilo, l’incongrua presenza del neo ministro allo sport Lotti, originario di Montelupo, alla conferenza stampa annunciata domani in Regione: si prefigurano conflitti d’interesse? Restano ferme alcune domande senza risposta. Perchè si vuol chiudere un carcere perfettamente ristrutturato in grado di accogliere immediatamente 160 persone, decongestionando le altri carceri toscane? Perchè più di cento lavoratori devono essere messi in mobilità?”, continuano Fattori e Sarti.

“Questo progetto, che il Ministero della Giustizia aveva condiviso e promosso fino al 2014, costituirebbe un’esperienza all’avanguardia, capace di valorizzare in maniera esemplare un patrimonio che appartiene alla collettività, senza buttare alle ortiche i sette milioni di euro recentemente spesi per il restauro della parte destinata agli alloggi dei detenuti, evitando un colpevole e grave spreco di denaro pubblico di cui non mancheremmo d’interessare la Corte dei Conti”.

Concludono Fattori e Sarti: “Vorremmo istituzioni capaci d’ investire davvero sulla funzione rieducativa della pena e di progettare carceri ben diverse da quei “non-luoghi” stranianti a cui ci siamo purtroppo abituati. E’ così strano pensare che un carcere possa essere persino bello? Parliamone con i cittadini di Montelupo, condividiamo con loro questa prospettiva all’interno del percorso partecipativo che il Comune ha chiesto di avviare. Siamo certi che ci darebbero ragione".

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