Si rinfocola la polemica tra Commisso e RCS MediaGroup

Dopo l'articolo di ieri del vicedirettore della Gazzetta dello Sport, oggi le parole del DG Barone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2021 15:19
Si rinfocola la polemica tra Commisso e RCS MediaGroup

Il vicedirettore della Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro, ieri è tornato a scrivere sulla conferenza stampa del patron della Fiorentina, rigettando accuse a tutto campo e ipotesi di complotti snocciolate da Commisso durante la conferenza stampa.

"Rocco Commisso potrebbe entrare di diritto nella galleria dei personaggi cult/macchietta magistralmente riprodotti dal Noschese dei nostri tempi. Modi, accuse, complotti...: ma questo Don Rocco più che da un grande gangster movie di Coppola o Scorsese pare uscito da un film poliziottesco all’italiana di serie B" ha scritto tra l'altro Di Caro sulla Gazzetta dello Sport.

Approfondimenti

"La Gazzetta dello Sport ha mortificato, disonorato, umiliato tutti gli italoamericani, con il classico stereotipo che noi abbiamo combattuto tutta la nostra vita negli Stati Uniti -ha ribattuto stamani il DG Barone prima di Fiorentina-Napoli- Siamo super fieri di essere italiani, e abbiamo portato la nostra cultura Made in Italy negli Stati Uniti dal 1800. Ci sono negli Stati Uniti oltre 18 milioni di italoamericani.

Rocco Commisso è una persona che si è creata da zero, dal Sud Italia, io sono fiero di essere siciliano, come Rocco lo è di essere calabrese. Abbiamo portato il nostro 'Made in Italy' negli Stati Uniti. Dobbiamo anche considerare tutti gli italoamericani che guardano la Serie A negli USA, anche per questo Rocco Commisso e la Fiorentina hanno fatto molto per promuovere il pacchetto dei diritti TV. Quindi umiliare noi italoamericani qui in Italia, il paese dove siamo nati e di cui andiamo orgogliosi, non è accettabile.

Noi italoamericani che siamo andati in America dall'Italia e dal Sud vogliamo essere rispettati".

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