Si presenta a “firmare” in Questura a bordo di uno scooter rubato

L’uomo era stato sottoposto a misura cautelare proprio dopo essere stato fermato dalla polizia alla guida di un altro motociclo provento furto. Denunciato dalla polizia municipale per furto aggravato di un motorino un honduregno di 19 anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2016 18:42
Si presenta a “firmare” in Questura a bordo di uno scooter rubato

Sottoposto all’obbligo di firma in Questura per la ricettazione di un motociclo, ieri si è presentato in via Zara percorrendo la strada contromano a bordo di un altro ciclomotore rubato. Il protagonista della vicenda è un cittadino tunisino di 44 anni - noto alle forze dell’ordine per numerosi reati contro il patrimonio - che nel marzo 2015 era stato sorpreso proprio dalla polizia a bordo di un motociclo provento di furto. Sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di ricettazione, in attesa degli esiti del processo il Tribunale di Firenze ne aveva disposto l’obbligho di firma presso gli uffici della Questura per tre giorni a settimana.

Così ieri sera il 44enne si è presentato puntuale in sella ad un “Honda SH” arrivando contromano da viale Spartaco Lavagnini. Pensando di non essere stato notato, ha parcheggiato il mezzo a circa 200 metri dagli agenti ai quali però non è affatto sfuggita la scena. Così in pochi attimi i poliziotti hanno accertato che il ciclomotore era stato rubato a Firenze lo scorso gennaio. Lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario, mentre per lo straniero è scattata una nuova denuncia per ricettazione.

Ha rubato un motorino ma è stato scoperto e denunciato per furto aggravato dalla polizia municipale. Nei guai è finito B.A. J. O., un honduregno di 19 anni a Firenze con permesso di soggiorno valido e lavoro regolare. Ieri una pattuglia in borghese del reparto di ‘polizia di prossimità’ in servizio antiabusivismo ha notato, mentre era in fondo a via dell’Ariento, una persona che percorreva a bordo di un motociclo via Nazionale. Per il traffico, il mezzo zigzagava e cercava di superare ad ogni costo i veicoli in coda.

Gli agenti scoprivano che il motociclo era rubato grazie ad una prima verifica della targa del veicolo tramite la app del Ministero dell’Interno, scaricabile da chiunque sui cellulari. E così, sfruttando i rallentamenti del traffico, i vigili sono subito messi all’inseguimento e sono riusciti a bloccare l’honduregno vicino a piazza della Stazione. Controllato, il giovane non è stato in grado di esibire alcun documento del motociclo e risultava senza patente. All’inizio ha inventato una serie di scuse sull’esistenza di un presunto amico, indicato come proprietario del mezzo, dal quale avrebbe avuto in prestito il veicolo.

Dai controlli effettuati attraverso la centrale operativa gli agenti hanno però scoperto che la versione era falsa. Alla fine, di fronte alle ulteriori contestazioni, il giovane ha ammesso di aver rubato il motorino alcuni mesi prima nella zona dell’Affrico, approfittando di un momento di distrazione del proprietario che lo aveva lasciato momentaneamente in sosta con le chiavi inserite. Il mezzo è stato poi restituito al legittimo proprietario.

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