Sguanci su Mussolini: 5 minuti di Facebook che rovinano 20 anni

Art. 1 Mdp Firenze: “Il fascismo non è un’opinione, è un crimine”. LeU: “Parole inaccettabili, Nardella prenda posizione e chieda dimissioni” Sinistra Italiana Toscana: “È inadeguato al ruolo che ricopre, si dimetta”. Firenze riparte a sinistra presenterà una mozione di sfiducia politica. Bassi e Piccioli (PD): “Non accettiamo diktat; chiediamo a Mdp un confronto di maggioranza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2018 14:34
Sguanci su Mussolini: 5 minuti di Facebook che rovinano 20 anni

“Nessuno in questo Paese ha fatto quello che ha fatto lui in vent’anni”. Suscitano shock a sinistra le frasi del presidente del Quartiere 1 di Firenze Maurizio Sguanci, su quanto realizzato da Benito Mussolini in 20 anni di potere. Le dichiarazioni sono apparse ieri sul profilo Facebook del presidente del Quartiere, esponente del Partito Democratico.

“Le affermazioni di Sguanci su Mussolini sono inaccettabili e irresponsabili. Un rappresentante delle istituzioni non può permettersi di liquidare il ventennio fascista con chiacchiere da bar , dimenticando cosa è stato davvero quel periodo per l’Italia: la dittatura, la repressione violenta di ogni forma di dissenso, il colonialismo, le leggi razziali, la Seconda guerra mondiale. Scusarsi non basta, faccia un passo indietro”. A dichiararlo sono i coordinatori di Sinistra Italiana Toscana-Liberi e Uguali Daniela Lastri e Marco Sabatini “Mentre siamo impegnati a contrastare la propaganda della destra peggiore come Casa Pound e Forza Nuova, inclusi atti di razzismo e squadrismo che sono purtroppo all’ordine del giorno, un esponente del Partito Democratico esce fuori con frasi del genere.

Terribili e offensive per quanti hanno vissuto sulla propria pelle il fascismo. Oltretutto non è nuovo a gaffe del genere: qualche tempo fa si fece fotografare all’inaugurazione di un giardino insieme al leader fiorentino di Casa Pound salvo poi dichiarare che non sapeva chi fosse. Due episodi - concludono Lastri e Sabatini - che confermano l’assoluta inadeguatezza di Sguanci a rivestire quel ruolo”.

“Abbiamo appreso con sgomento e indignazione quanto scritto, ieri, dal presidente del Quartiere 1 di Firenze, Maurizio Sguanci, su Facebook a proposito di Mussolini. Chiunque esalti l’opera di Mussolini o è un fascista o è un ignorante oppure è persona in malafede, oltre ad avere un'idea del fare estremamente pericolosa e fuorviante. Chiediamo al sindaco di Firenze, città Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza antifascista, Dario Nardella, e ai presidenti dei Quartieri di prendere posizione contro questa gravissima offesa arrecata non solo alla nostra città ma alla memoria di tutto il Paese, chiedendo le dimissioni di Maurizio Sguanci dalla presidenza del Quartiere 1”.

E’ quanto chiede Liberi e Uguali Firenze e metropolitano “Le affermazioni di Sguanci sono inammissibili per il contenuto e per la strumentalizzazione a cui si prestano – continua il coordinamento di LeU - La Resistenza, il sacrificio di tanti giovani partigiani e di tutti coloro che negli anni si opposero alle angherie del regime, hanno confinato il fascismo tra le pagine buie della storia dell’umanità. Pagine che racchiudono sofferenze, soprusi, repressione, morte, e di cui, soprattutto tra le nuove generazioni, dobbiamo mantenere vivo il ricordo affinché non si ripetano mai più.

Mussolini in vent’anni ha emanato le leggi fascistissime (1925-26) con le quali ha distrutto la libertà politica, la libertà di associarsi in partiti politici, la libertà di stampa. Ha ordinato l’assassinio degli avversari politici come Giacomo Matteotti, il confino di moltissimi che esprimevano idee diverse da quelli del regime, ha coinvolto l’Italia in vergognose guerre coloniali in Africa e di annessione in Albania. Ha reso l’Italia serva di un criminale come Hitler a cui si è alleato, ha imposto l’approvazione delle leggi razziali grazie alle quali ha potuto espellere gli ebrei dalle scuole e dagli incarichi pubblici.

Ha partecipato alla guerra di Spagna appoggiando il suo degno camerata Francisco Franco, ha mandato a morire centinaia di migliaia di ragazzi in Africa, in Albania, in Grecia, in Russia, ci ha inflitto indicibili sofferenze, distruzione, umiliazioni. Per tutti questi dolorosi motivi, e purtroppo per molti altri ancora, troviamo inaccettabili e gravemente offensive della memoria collettiva le parole che un rappresentante delle istituzioni democratiche come Sguanci ha utilizzato per esprimersi su chi di queste nefandezze fu ispiratore e artefice”.

“Possiamo immaginare che le parole di Sguanci siano dovute soprattutto ad un’incomparabile leggerezza o superficialità (per non voler utilizzare termini più impietosi ma probabilmente più appropriati), ma ci piacerebbe comunque che il presidente Sguanci, prima di digitare sulla propria tastiera di domenica pomeriggio affermazioni del genere, si fermasse a riflettere e a ripassare alcune non trascurabili questioni -affermano le Consigliere e i Consiglieri del gruppo “Firenze riparte a sinistra” in Consiglio comunale e dei gruppi di Sinistra Italiana nei Quartieri, Grassi, Verdi, Trombi, Jaff, Santoni, Pupi, Sesti, Giorgetti e Poggi- Innanzitutto chi ricopre la carica di Presidente perché regolarmente eletto dai cittadini, dovrebbe essere in grado di distinguere la differenza riguardo a capacità operativa di un governo che agisce seguendo i principi democratici e uno che lo fa avendo imprigionato, mandato al confine, fatto picchiare a morte tutti gli oppositori politici e ridotto il parlamento a “un’aula sorda e grigia, bivacco di manipoli”.

Ma non solo, visto che in questo periodo tocca assistere a un continuo proliferare di falsi miti sull’immaginifico operato del Fascismo, occorre purtroppo ricordare ai più sprovveduti che, anche indipendentemente da Leggi Razziali, censura, persecuzioni, orrori coloniali in Eritrea, II guerra mondiale, etc.. etc.., l’Italia si ritrovò ad essere, alla fine del Ventennio, uno dei paesi economicamente più arretrati e poveri del panorama europeo”. “Ora viene da domandarsi se, in una città che ha ancora viva la ferita del duplice omicidio di Casseri, in una città che proprio oggi ha anche dovuto assistere, con inquietante coincidenza, alla stessa Casapound che ostentava le proprie bandiere con un banchino nella centralissima piazza Strozzi, chi scrive pubblicamente frasi del genere possa essere idoneo a guidarne il Quartiere del centro storico, o a rappresentarci tra pochi giorni alla ricorrenza del giorno della memoria … la nostra risposta è “NO”, senza se e senza ma.

E da domani saremo in Consiglio comunale e al Quartiere 1 impegnati per discutere la mozione di sfiducia politica che il nostro gruppo ha presentato ai due livelli istituzionali”.

“Siamo rimasti allibiti e sconcertati dalle dichiarazione del Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci -intervengono Alessio Rossi e Stefania Collesei (consiglieri Comunali Firenze Art. 1 – Mdp) e Costanza Tortù (consigliera Quartiere n. 1 Firenze)- Il suo giudizio sul ventennio fascista è seriamente pericoloso. Pur dichiarandosi lontano da Mussolini Sguanci gli riconosce una serie di meriti fino al giudizio finale allucinante: che vuol dire? Gli dobbiamo dire bravo? Lo dobbiamo ringraziare? Lo dobbiamo rivalutare perché ha promosso le leggi razziali? Ha fatto torturare e uccidere le persone nelle prigioni fasciste? Perché ha cancellato le libertà di stampa e di parola? Ma magari è stato bravo perché ha inventato le colonie al mare? Il post di Facebook di Sguanci non è fatto di poco conto, da derubricare a considerazione personale. E’ un insulto a Firenze, città medaglia d’oro della Resistenza che si è liberata da sola al nazifascismo. E Sguanci non è un cittadino qualsiasi ma il presidente di un Quartiere, il Quartiere 1 il Centro Storico dove sono stati fatti saltare i ponti sull’Arno e i partigiani correvano nel Corridoio vasariano per unire Firenze nella lotta antifascista. Sguanci è uomo delle istituzioni e le sue dichiarazioni sono per noi Articolo 1 – Mdp, inaccettabili. Per noi che con questo rappresentante siamo attualmente in maggioranza. Per questo chiediamo al nostro Sindaco Dario Nardella di non sottovalutare l’episodio, di prendere le distanze dalle dichiarazioni di Sguanci, di condannarne l’inadeguatezza a ricoprire un ruolo istituzionale e conseguentemente chiederne le dimissioni. Ci sono limiti che non si possono superare.

Cose che non si possono dire se si agisce nel campo del centrosinistra. Ci sono questioni sulle quali non vi possono essere mediazioni o distinguo. Conoscendo la sensibilità del Sindaco su queste questioni crediamo che non ci saranno problemi ad accogliere queste sollecitazioni. Se al contrario non verificheremo convergenze su questo punto saremo costretti a prenderne atto con le conseguenze del caso e l’uscita dalla maggioranza. Chiudiamo Il fascismo non è un’opinione è un crimine”.

“Non possiamo accettare diktat su rotture di maggioranze politiche costruite su principi e azioni condivisi da anni con serietà e trasparenza. Per quanto sia grave l’episodio - come noi stessi abbiamo evidenziato per bocca del Segretario nazionale del Pd e del Sindaco - ci aspettiamo dagli alleati di MDP che certe decisioni si prendano solo dopo un confronto e non a mezzo comunicato stampa. Non prendiamo lezioni di antifascismo; il gruppo PD ha promosso, sostenuto e votato la modifica al regolamento comunale introducendo regole più strette per contrastare l’apologia del fascismo -ribattono Bassi e Piccioli (PD)- Siamo pronti da adesso in qualunque momento a un incontro per affrontare la questione. Peraltro la richiesta che sia il sindaco a dimissionare il presidente Sguanci, per chi conosce un minimo la regole, è del tutto improprio e denota il tentativo di una strumentalizzazione politica.

La questione istituzionalmente compete al Consiglio di Quartiere 1”.

“Finalmente abbiamo capito a cosa serve il cosiddetto ‘patentino antifascista’ al quale hanno lavorato, per mesi, il PD e le altre forze politiche di sinistra presenti in consiglio comunale. Il regolamento che avrebbe dovuto impedire chissà quale rigurgito fascista a Firenze, adesso ha finalmente un destinatario: il Presidente del Quartiere 1, Maurizio Sguanci, al quale, per coerenza, immagino verrà in futuro negata la possibilità di manifestare a Firenze”. Questo è quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Francesco Torselli. “Questa vicenda - conclude Torselli - dimostra, ancora una volta, quanto grottesca e surreale sia questa storia del ‘patentino antifascista’.

Detto questo, se il PD farà dimettere o no il presidente del Quartiere 1, è un dibattito che non ci appassiona: per noi, il presidente Sguanci si sarebbe già dovuto dimettere da tempo e non tanto per questioni legate a Benito Mussolini, quanto per le condizioni in cui versa il centro storico di Firenze, quartiere da lui amministrato e decisamente peggiorato negli ultimi anni”.

Secondo l'ANPI provinciale: "Le sue parole su Mussolini, infarcite delle sciocchezze tipiche di certa insopportabile superficialità dilagante sui social network, sono indegne di una città come quella di Firenze, che ha pagato più di altre vent'anni di dittatura e il passaggio della guerra voluta dai nazifascisti. Rappresentare le istituzioni democratiche nate in Italia solo grazie alla sconfitta del fascismo comporta responsabilità, comporta lo schierarsi dalla parte della libertà contro la sua negazione, ovvero il fascismo.

Nei giorni in cui il consiglio comunale ha approvato una delibera che vieta spazi a chi minaccia la democrazia, dalla quale attendiamo discenda in tempi rapidissimi una coerente modifica ai regolamenti comunali in materia, non è possibile alcun tentennamento. Come ANPI provinciale di Firenze chiediamo al sindaco Nardella di prendere una posizione chiara rispetto a quanto accaduto e respingiamo con forza ogni concessione a una storia che è inconciliabile con il vivere civile sancito dalla nostra Costituzione".

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