Sgombero a Firenze, occupanti sul tetto e traffico in tilt

Alcune occupanti si sono barricate sul tetto dello stabile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2014 14:09
Sgombero a Firenze, occupanti sul tetto e traffico in tilt

In via Pier Capponi a Firenze lo sgombero di uno stabile ha causato il blocco del traffico in piazza Savonarola e vie limitrofe. Una ventina di donne con i loro figli si trovavano in una palazzina abbandonata da 5 anni, dove dal novembre 2013 le occupanti avevano deciso di vivere in contrasto con assistenti dei servizi sociali.

Il Movimento di Lotta per la Casa, che ha seguito lo sgombero con un presidio ed una cinquantina di attivisti, ha fatto sapere che saranno rifiutate le proposte di sistemazione alternativa che potrebbero essere avanzate da parte del Comune di Firenze.Alla guida dell'assessorato alle Politiche Sociali, da ieri, Sara Funaro."Noi di perUnaltracittà - commenta Ornella De Zordo - siamo dall’altra parte, ostinatamente dalla parte del torto.

Con chi la casa se la deve prendere perchè escluso dalla giostra del mercato, con chi lotta e non abbassa la testa, e non si rassegna a un destino di nuova schiavitù, perchè i diritti si conquistano. A spinta.Il mandato di sindaco di Dario Nardella, ligio come di consueto al verbo del suo dominus ora capo del governo Matteo Renzi, si apre con una bella esibizione muscolare, che butta per la strada 13 donne con 8 bambini, e “restituisce” la palazzina occupata da cinque mesi (e prima inutilizzata da anni) alla Fiat: anche sul piano simbolico non si poteva essere più chiari di così, guerra ai poveri, diritti negati con la forza, proni ai voleri e agli interessi del grande capitale. Non è una novità: con Marchionne senza se e senza ma, diceva Renzi, e Nardella prosegue la strada, con tutto il PD assunto al rango di partito padronale dei grandi interessi e dei manganelli facili"

Contratti di telefonia fissa, gas, luce, acqua: nulli se attivati da chi non ha titolo di possesso sulla casa. Questa e le altre novità del decreto “piano casa” diventato legge. Nell'ambito delle nuove norme sull'occupazione abusiva di immobili, il decreto cosiddetto “piano casa”, recentemente convertito in legge, ha introdotto una novità che riguarda TUTTI i nuovi contratti stipulati per fruire di pubblici servizi (telefonia fissa, servizi idrici, gas, elettricità).

In pratica dal 28/5/2014 tutti i nuovi contratti per pubblici servizi devono riportare, oltre ai dati identificativi del richiedente, il titolo che questi può vantare riguardo la proprietà o comunque la reale detenzione dell'unità immobiliare per la quale viene chiesta la fornitura.A tal scopo i richiedenti devono fornire al gestore del servizio documentazione che provi l'esistenza di tale titolo (contratto di compravendita, contratto di affitto, atto che certifichi l'acquisizione di altri diritti come usufrutto, diritto di abitazione, etc.) o al limite un'autocertificazione.Nel caso in cui il richiedente sia diverso dal proprietario o inquilino o altro avente titolo, e comunque abiti nell'unità immobiliare per la quale viene chiesto il servizio, a nostro avviso, per attivare il contratto dell'utenza, e' valido titolo anche solo la delega (scritta) di chi il titolo ce l'ha.Le nuove disposizioni scattano sia per le nuove attivazioni che per le volture e i rinnovi.

In caso di mancato rispetto può scattare, se rilevata da chi ne ha interesse, la nullità dei contratti.La novità è rilevante perche' rafforza e rende piu' efficaci i principi di legge gia' esistenti per ottenere tale nullità da parte magari dei proprietari che si vedono attivare contratti a loro insaputa, non solo e non tanto da occupanti abusivi, ma anche da conviventi non autorizzati.Il controllo obbligatorio preventivo da parte del gestore -controllo che fino ad oggi era facoltativo ed effettuato a discrezione dello stesso gestore per ragioni di cautela- dovrebbe evitare “a monte” le attivazioni indebite o non autorizzate.

Nello stesso tempo si affilano gli strumenti in mano ai proprietari per agire di fronte ad eventuali errori od omissioni del gestore.Il decreto “piano casa” contiene anche altre novità soprattutto riguardanti le case popolari, dai contributi per l'acquisto da parte degli inquilini alla possibilità di sottoscrivere nuove convenzioni che prevedono il riscatto dopo sette anni di locazione.Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo

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