Sgomberi a Firenze, emergenza casa nel capoluogo

Occupanti trasferiti con i furgoni caricati di suppellettili recuperate prima della muratura degli ingressi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2014 15:24
Sgomberi a Firenze, emergenza casa nel capoluogo

Sgomberato all'alba l'ex ospedale militare di Monte Oliveto. "Gli occupanti sono stati trasferiti in altre sistemazioni" ha fatto sapere il Comune di Firenze. L'esercito Italiano ha provveduto alla chiusura dello stabile che rientra nel patrimonio demaniale e potrebbe adesso essere gestito dal Comune di Firenze.Occupata contestualmente una palazzina in via del Bronzino ai piedi della collina già occupata."Siamo felici che finalmente l'ex ospedale militare di Monte Oliveto sia stato sgomberato, ma ancora una volta ci troviamo a denunciare la farsa delle occupazioni: è inaccettabile che 30 persone si siano spostate dalle colline di Bellosguardo a via Bronzino, insediandosi in otto appartamenti posti su tre piani alle porte del centro storico di Firenze, e mettendo in allarme decine di famiglie che vivono nella zona e che adesso hanno paura delle conseguenze.

Quello delle occupazioni in città è un gioco dell'oca che non finisce mai e di cui i fiorentini si sono stufati". E' quanto sottolineano il capogruppo di Fratelli d'Italia in regione Giovanni Donzelli insieme al dirigente locale del partito Matteo Fanelli.

"Il Comune di Firenze crede di prenderci in giro? - si chiedono Donzelli e Fanelli - Annunciare lo sgombero di una struttura, peraltro pagato con i soldi dei cittadini, senza pensare che quelle persone andranno ad occupare da un'altra parte significa far finta di non vedere. Il Comune ammetta di aver deciso di far gestire il problema al Movimento di lotta per la casa, lavandosene le mani e legittimando l'illegalità. Per di più la ristrutturazione di Monte Oliveto, convento del 400 reso una discarica dopo anni di occupazione, sarà pagata con i soldi dei fiorentini.

La nostra idea - concludono Donzelli e Fanelli - è che anche in Toscana la gestione degli immigrati faccia gola a molti, e che faccia comodo alimentare la spirale di emergenza per elargire finanziamenti alle solite coop e associazioni amiche della sinistra".Modifica dei requisiti di anzianità di residenza e reddito per l’accesso alle graduatorie e l’assegnazione delle case popolari, azzeramento del canone sociale, graduatorie sempre aperte e aggiornate ogni sei mesi, vendita del patrimonio immobiliare esistente e ricavato investito per realizzare nuovi alloggi o acquistarne di esistenti, razionalizzazione della struttura burocratica. Sono i punti salienti della proposta di legge regionale sulle politiche pubbliche per la casa presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia e illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche una delegazione della Lega Nord Toscana.

«Una vera e propria rivoluzione», così la definisce il capogruppo Giovanni Santini, «necessaria per adeguare una legislazione regionale datata e legata a un contesto socio-economico profondamente diverso». Si parte quindi da una modifica sostanziale dei requisiti per l’accesso alle graduatorie l’assegnazione degli alloggi ERP, dall’introduzione dell’Isee come parametro reddituale al criterio premiale della residenza o del domicilio lavorativo: solo chi risiede o lavora da almeno dieci anni nello stesso Comune o in Comuni consociati, potrà presentare domanda per accedere alle graduatorie.

Una scelta che intende premiare chi contribuisce fattivamente alla crescita del territorio, evitando che “nuovi arrivati”, a prescindere dalla zona di provenienza, possano scavalcare chi da anni aspetta una casa, un criterio di buon senso già adottato positivamente da altre amministrazioni. Prevista anche l’apertura permanente delle graduatorie e l’aggiornamento semestrale per garantire risposte efficaci e tempestive alle domande dei cittadini. Inoltre, per le categorie particolarmente in difficoltà, quali i nuclei familiari con reddito annuo complessivo costituito esclusivamente da pensione sociale oppure da pensiona minima INPS, oppure non percettori di reddito la proposta di legge di Forza Italia prevede l’azzeramento del canone sociale.

Altro punto cardine della proposta di legge e cavallo di battaglia di Forza Italia è la riapertura dei bandi per la vendita degli alloggi ERP. Un piano di vendita consistente, che permetta a decine di migliaia di inquilini di comprare la casa in cui abitano e allo stesso tempo garantisca introiti da destinare alla costruzione di nuovi alloggi o l’acquisto sul mercato di immobili invenduti (si ricorda che il patrimonio Erp esistente conta circa 50mila unità immobiliari, mentre gli alloggi vendibili se fosse passata la proposta formulata da Forza Italia l’anno scorso, risulta pari a quasi 25mila).

Infine è prevista anche una radicale modifica della struttura e delle funzioni della macchina amministrativa che si occupa delle politiche per la casa tra cui: riduzione delle Lode e delle agenzie per la casa dalle attuali 11 ad 1 (livello ottimale l’intero territorio regionale) e assegnazione all’agenzia del reperimento di alloggi sul mercato libero da locare (con conseguente attività di garanzia nei confronti del proprietario per danni e insolvenza); messa a disposizione di alloggi non ERP per forme di accoglienza emergenziali e di alloggi a nuclei familiari che non riescono autonomamente, per condizioni economiche, anche temporanee, a soddisfare il bisogno di una casa adeguata alle proprie necessità abitative; svolgimento, in modo continuativo, di attività di informazione e orientamento all’utenza".

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