Sette documentari italiani al Festival dei Popoli di Firenze

​Tutti in anteprima. Competeranno per i due premi per la distribuzione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2014 14:52
Sette documentari italiani al Festival dei Popoli di Firenze

Saranno sette i documentari italiani, tutti in anteprima italiana, in programma alla 55esima edizione del Festival dei Popoli - Festival internazionale del film documentario che si terrà dal 28 novembre al 5 dicembre a Firenze. I documentari saranno presentati nella sezione Panorama, vetrina della migliore produzione nazionale dell'ultimo anno. I titoli competono per il Premio "CG Home Video - cinemaitaliano.info" (distribuzione home video) e per il Premio "Gli Imperdibili" (distribuzione nel circuito dei Cinema d’Essai della Toscana).

Di seguito i titoli dei documentari italiani selezionati: Alberi che camminano(Italia, 2014, 59') diretto da Mattia Colombo e scritto insieme a Erri De Luca (che sarà presente al Festival) indaga il rapporto antico che lega l'uomo al legno: materia del fare, del costruire. Tra i protagonisti Mauro Corona (scrittore, scultore, alpinista) e Gabriele Mirabass (musicista jazz). SmoKings (Italia/Svizzera, 2014, 96'), di Michele Fornasero racconta “la politica industriale” dei fratelli Messina che,dopo aver guadagnato milioni vendendo online sigarette a basso costo in tutto il mondo (battendo sul loro stesso terreno le grandi multinazionali del tabacco) hanno deciso di aprire una fabbrica alla periferia di Torino, per conquistare nuove fette di mercato in Italia e contrastare a viso scoperto i grandi marchi.

Gesù è morto per i peccati degli altri (Italia, 2014, 84') di Maria Arena raccoglie le testimonianze di alcuni transessuali che si prostituiscono per le strade di San Berillo, storico quartiere di Catania. Il film è una testimonianza vendere il proprio corpo si possa conciliare con la spiritualità e con la fede più fervente. I Want to See the Manager(Italia/Germania 2014 93') di Hannes Lang (regista nato in Alto Adige) propone un’accurata indagine sulla condizione economica e umana del nostro pianeta in sette episodi (quello italiano è ambientato a Pompei).

Il diario di Felix (Italia, 2014, 75') opera prima di Emiliano Mancuso, fotografo dell’agenzia Contrasto, che ha filmato per un anno la vita quotidiana in una casa famiglia (Casa Felix, nel quartiere di Torrespaccata, a Roma) per raccontare le vite dei ragazzi che la abitano. Il cerchio perfetto (Italia/Slovenia/Paesi Bassi, 2014, 75'), di Claudia Tosi ci conduce con delicatezza dentro un hospice tra le colline emiliane per incontrare alcuni malati terminali e raccontarci la loro condizione esistenziale.

L’albero di trasmissione (Italia, 2014, 50'), opera prima di Fabrizio Bellomo ruota attorno alla famiglia Ciliberti, una famiglia di inventori che - generazione dopo generazione - si trasmette la capacità di inventare e realizzare congegni meccanici, motori, opere d'arte, realizzati con materiali di riciclo.

I documentari competeranno per i seguenti premi dedicati alla distribuzione.

Il Premio distribuzione "CG Home Video - cinemaitaliano.info" offre l’opportunità di pubblicare in DVD, distribuire e commercializzare su tutto il territorio italiano, il film decretato vincitore dalla giuria composta dai redattori di Cinemaitaliano.info (www.cinemaitaliano.info). Il film vincitore entrerà a far parte della collana "Popoli doc - la collana del festival dei Popoli" che offre un'ampia proposta di documentari di recentissima produzione.

Il Premio distribuzione in sala: "Gli Imperdibili" - novità di quest'anno - è realizzato grazie ad una rete di collaborazione stabilita con “Quelli della Compagnia” di Fondazione Sistema Toscana, AGIS, ANEC e FICE. Il premio offre la possibilità di includere il film vincitore nel listino cinematografico "Gli Imperdibili" proposto da Regione Toscana al circuito dei Cinema d’Essai toscani (quarantuno sale). Il premio sarà assegnato da una giuria composta da rappresentanti di Toscana Film Commission, AGIS, ANEC e FICE.

"Il senso di questi due premi, entrambi davvero importanti - ha commentato Alberto Lastrucci, direttore del festival - è premiare il documentario italiano aiutandolo in maniera concreta laddove ha maggiormente bisogno: allargare il bacino di pubblico e consentirgli di uscire dall'ambito - prestigioso, ma ristretto - delle manifestazioni cinematografiche. Non ci sono dubbi sul fatto che il pubblico è in grado di apprezzare il genere documentario, lo sforzo che va fatto è portare questi film nelle loro case (tramite l'home video) e nelle sale dei capoluoghi e delle città di provincia (grazie alla distribuzione nel circuito dei Cinema d’Essai della Toscana)".

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