Gent.mo Avvocato Visciola,mi sono appena separato da mia moglie, alla quale è stata assegnata la casa coniugale, avendo un figlio di pochi anni. Pur avendo copia delle chiavi, si ostina a non prendere possesso dell'appartamento, volendo la mia copia delle chiavi. Essendo la casa in comproprietà, è corretta questa sua richiesta?
Gentile Signore,il provvedimento di assegnazione della casa coniugale – dettato precipuamente a tutela dell'interesse dei figli, specie se piccoli, come nel Suo caso – comporta l'attribuzione di un diritto di abitazione a favore del coniuge assegnatario, con esclusione dall'habitat domestico dell'altro coniuge.Il fatto che siate comproprietari non muta le cose e nemmeno cambierebbero nel caso in cui la casa fosse di Sua esclusiva proprietà.Ciò vale, ovviamente, nel caso in cui vi sia stata separazione con provvedimento di assegnazione.Tenga conto che, prima della separazione con assegnazione, costituisce esercizio arbitrario delle proprie ragioni – con violenza sulle cose – sostituire la serratura della porta di ingresso della casa familiare impedendo l'accesso all'altro coniuge.Ma nel momento in cui si ha la separazione con assegnazione della casa familiare, è nel pieno diritto del coniuge assegnatario pretendere dall'altro coniuge copia di tutte le chiavi.Considerando poi la facilità di ottenere duplicati delle chiavi, il coniuge assegnatario ha diritto anche di procedere alla sostituzione delle serrature, a nulla rilevando il fatto che la casa risulti di proprietà dell'altro coniuge.Cordialmente,Avv.
Roberto Visciola