Selvapiana: un accordo per la riconversione dell'impianto di termovalorizzazione

Un passo ufficiale per la cancellazione dal piano regionale. Nascosti (FI): “La cancellazione era una cosa già scritta nel Piano dei rifiuti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2015 23:24
Selvapiana: un accordo per la riconversione dell'impianto di termovalorizzazione

FIRENZE– La Regione Toscana, i Sindaci del Valdarno e della Val di Sieve, Ato Toscana Centro ed altri, hanno deciso di non realizzare l’inceneritore/termovalorizzatore di Selvapiana, riconoscendo per bocca dell’Assessore all’ambiente Bramerini, che non sussistono più le condizioni che ne giustifichino la realizzazione. Lo stabilisce il protocollo d'intesa che oggi hanno firmato la Regione Toscana, i Comuni di Dicomano, Figline e Incisa, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano, Rufina e San Godenzo, l'Ato Toscana Centro e le due società Aer Spa e Aer Impianti. Prendendo atto della volontà dei Comuni, gli enti si impegnano a procedere per cancellare l'impianto dalla pianificazione e individuare una soluzione che ne escluda la realizzazione.

Questo in considerazione dell'andamento della produzione dei rifiuti urbani e dello sviluppo e del raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata che, su base regionale, al momento è a quota 59%. A questo si aggiungono le valutazioni riguardo la sostenibilità dei costi di smaltimento, valutazioni che tengono conto dei risparmi tariffari connessi alla mancata realizzazione dell'impianto. L’impianto di Selvapiana, una volta riconvertito grazie a investimenti di valorizzazione coerenti con la strategia europea di gestione dei rifiuti e anche in un'ottica di green economy, dovrà restare al servizio della gestione dei rifiuti. Entro il 31 dicembre 2015, la Regione Toscana dovrà realizzare le sue valutazioni in accordo con Ato Toscana Centro.

I Comuni e le aziende firmatarie si impegnano a risolvere consensualmente la concessione Selvapiana e ad assumere gli atti necessari a formalizzare l’estinzione anticipata del rapporto concessorio a suo tempo siglato, così come sarà anticipatamente risolta la convenzione siglata tra AER impianti e Ato centro. Per quanto riguarda i costi di progettazione fin qui spesi, quantificabili complessivamente in una somma non superiore a euro 3 milioni, i Comuni hanno già impegnato ATO a provvedere, attraverso la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, alla copertura di questi costi che saranno comunque ripartiti tra i 68 Comuni dell'Ato entro il 30 giugno 2017.

Rimodulando i costi l'aumento in bolletta spalmati su una fetta ampia di area geografica sarà quasi impercettibile a fronte del vantaggio in termini di sostenibilità ambientale e razionalizzazione del servizio.

Dopo il virtuale abbandono dell’inceneritore di Greve in Chianti, questa decisione costituisce una grande vittoria dei Comitati e delle Associazioni che ormai da oltre quindici anni si sono battute contro queste sciagurate scelte impiantistiche e l’affermazione della validità delle politiche virtuose nella gestione dei rifiuti, fino ad oggi ottusamente contrastata dall’ Amministrazione locale e regionale.

“In Toscana si è deciso di cancellare il progetto che prevedeva la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione a Selvapiana, e per lo stesso luogo sarà studiato un progetto di riconversione. E' una notizia che era già scritta nel Piano di rifiuti approvato più di otto mesi orsono dal Consiglio regionale. Questa decisione conferma quanto sempre sostenuto da Forza Italia, e cioè che il sito di Selvapiana non era compatibile con la realizzazione di un simile impianto”. Commenta così il consigliere regionale Nicola Nascosti (FI) la notizia relativa alla firma del protocollo d'intesa avvenuta oggi con la quale Regione Toscana, comuni interessati, Ato Toscana Centro e le due società Aer Spa e Aer Impianti cancellano la pianificazione dell'impianto a favore dell'individuazione di una soluzione alternativa per il sito.

In evidenza