Scuole di Firenze: spaccio di Marijuana Hashish e Petardina

La richiesta d’aiuto dal preside di un istituto superiore fiorentino, che raccoglie la denuncia di una mamma, preoccupata per l’uso di stupefacenti da parte della figlia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2016 14:52
Scuole di Firenze: spaccio di Marijuana Hashish e Petardina

A termine di una mirata attività d’indagine antidroga a tutela dei ragazzi delle scuole superiori fiorentine, i carabinieri della Compagnia di Firenze-Oltrarno hanno tratto in arresto un 26enne domiciliato a Scandicci, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Firenze per il reato, aggravato e continuato, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. "L’indagine ha inizio nel corrente anno scolastico, dopo la richiesta d’aiuto pervenuta dal preside d’un istituto superiore fiorentino, che aveva raccolto le lagnanze di una mamma, preoccupata dall’uso di stupefacenti da parte della figlia e dall’ipotesi che la droga potesse essere scambiata dentro le aule scolastiche.

I carabinieri della Compagnia Oltrarno concordano da subito un controllo antidroga con l’ausilio delle unità cinofile, che fortunatamente si conclude con un risultato meramente deterrente e senza riscontrare la presenza di droga a scuola. Quindi, scavando nelle vite e frequentazioni degli alunni di quella scuola, i militari della Benemerita si sono messi sulle tracce di un piccolo spaccio di hashish, marijuana e di un’altra nuova droga, un cannabinoide sintetico, in gergo chiamata “petardina”.

Grazie alle successive attività investigative, i carabinieri hanno potuto dimostrare la reità di un 26enne domiciliato a Scandicci, incensurato e disoccupato, il quale, tra giugno e dicembre 2015, avrebbe regolarmente ceduto varie dosi di queste tre droga a decine di ragazzi, quasi tutti minorenni e frequentanti gli istituti superiori del Quartiere 4 di Firenze. Lo stesso uomo, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, avrebbe spacciato in più luoghi pubblici, quali giardini e capolinea tra i comuni di Firenze a Scandicci, addirittura facendosi accompagnare dalla moglie 21enne e dal loro figlioletto di appena 3 anni (al chiaro scopo di passare inosservato).

Vista l’abitualità della condotta, accertata minuziosamente dai carabinieri, la pericolosità della droga oggetto delle cessioni, nonché la personalità dell’indagato (il cui reddito e sostentamento doveva per forza derivare dall’attività di spaccio), l’autorità giudiziaria fiorentina, incarnata sia negli uffici della Procura della Repubblica che in quelli del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale Ordinario di Firenze, hanno deciso di emettere una misura cautelare, disponendo che l’indagato fosse associato alla Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano".

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