Scuola, Grieco: "Presto una forma di microcredito per contrastare il 'caro libri'"

Tutte 'confermate' le classi Pegaso della materna: 70 diventeranno statali. Fondi bloccati per le scuole paritarie. Grassi: "Anche a Firenze paghino le tasse Imu"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 agosto 2015 00:08
Scuola, Grieco:

FIRENZE- "L'assessorato all'istruzione sta pensnado di attivare una forma di microcredito a sostegno dei genitori con figli in età scolare in difficoltà economica. Un aiuto in denaro che servirà all'acquisto dei libri di testo e dei materiali didattici necessari ai ragazzi e alle ragazze per un buon avvio dell'anno scolastico". Lo ha annunciato oggi l'assessore all'istruzione Cristina Grieco affrontando uno dei problemi più sentiti dalle famiglie toscane a settembre, quello del cosiddetto "caro libri". "Gli uffici regionali stanno lavorando ad una ipotesi che consenta un prestito a tasso agevolato o addirittura a tasso zero, auspicabilmente con la collaborazione delle banche del territorio, restituibile in 10 mesi, quanto la durata dell'anno scolastico", ha concluso l'assessore Grieco. La misura del microcredito per l'acquisto dei libri scolastici si somma al pacchetto in sostegno alle famiglie dai redditi più bassi approvato dalla Giunta regionale ai primi di agosto: quattro milioni di euro, tra risorse regionali e statali, da destinarsi a chi frequesta le primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Nessun posto alla scuola materna si perderà: una buona notizia. Solo venticinque classi Pegaso saranno a settembre riconfermate, ovvero le classi con gli insegnanti pagati dalla Regione (e in parte dai Comuni) per supplire al blocco delle assunzioni del Ministero, tenute a battesimo nel 2009. Venticinque classi in tutta la Toscana su novantacinque che erano l'anno scorso. Ma la scelta sta nel fatto che settanta saranno statalizzate, grazie all'assunzione di settantacinque insegnanti. Lo ha comunicato l'ufficio scolastico (ovvero il vecchio provveditorato). Chi frequentava una classe Pegaso continuerà a farlo come prima, chi andrà alle elementari libererà il posto per un altro bambino. Tanti posti erano e tanti rimarranno.

“Con decreto ministeriale l’8 maggio scorso sono stati trasferiti dallo Stato alla Regione Toscana 9,2 milioni di euro a favore delle scuole paritarie ed acquisiti con delibera al bilancio regionale in data 18 maggio. Per via del Patto di stabilità questi soldi non sono stati ancora redistribuiti alle scuole molte delle quali, da mesi, non sono in grado di pagare gli stipendi agli insegnanti ed ai dipendenti”. A denunciare questa incresciosa situazione è il consigliere regionale della Lega Nord Jacopo Alberti che si è preso a cuore le molteplici segnalazioni che gli sono pervenute dal mondo delle scuole paritarie dove lavorano migliaia di persone. “Non è possibile fare bilancio sulle spalle dei lavoratori, in particolare di quelli che operano nella scuola e che svolgono una funzione sociale primaria” osserva Alberti “per cui è fondamentale che la Regione si attivi immediatamente per sbloccare ed erogare queste risorse, peraltro già disponibili nelle proprie casse, prima che inizi il nuovo anno scolastico”. Alberti annuncia la presentazione di una interrogazione urgente qualora nel giro di poche settimane la situazione non dovesse sbloccarsi.

"Proporremo un'interrogazione e, appena avuta risposta, qualunque essa sia, depositeremo una mozione perché anche il Comune di Firenze chieda con forza e chiarezza il pagamento dell'Imu allescuole paritarie private". Così Tommaso Grassi, capogruppo dell'opposizione di sinistra a Palazzo Vecchio, dopo la sentenza di Cassazione che si è espressa sulla richiesta avanzata dal Comune di Livorno. Fatto che rappresenta un precedente importante visto che la Cassazione ha riconosciuto la legittimità della richiesta di pagamento dell'Ici avanzata nel 2010 dal Comune di Livorno agli istituti scolastici del territorio gestiti da enti religiosi."Visto quanto la suprema Corte ha sentenziato - spiega infatti Grassi - che si tratta di attività, in sintesi, di carattere commerciale, come si legge 'senza che a ciò osti la gestione in perdita', nella mozione che abbiamo depositato si chiede agli uffici comunali di inviare la richiesta di arretrati per gli ultimi 5 anni a tutte le scuole di ogni ordine e grado a cui si ritiene possa essere applicata la sentenza sul caso di Livorno.

E così anche a tutte quelle strutture pseudo commerciali, da case per ferie a strutture di ristoro, che finora facendo il dribbling tra le norme hanno evitato di pagare le tasse comunali e che adesso, finalmente, sarebbe giusto pagassero"."Non ci sorprendono, e anzi li troviamo piuttosto scontati, privi di fondamento e persino ridicoli, i gridi di allarme che da qualche giorno arrivano dal mondo della Chiesa - chiosa l'esponente della sinistra fiorentina - che vede in queste sentenze un colpo alla loro attività.

Ma è questione di giustizia: si cominci a far pagare a tutti le tasse e poi vediamo se e come aiutare i progetti più meritevoli di assistenza ai più deboli, che certo non possono essere le scuole a pagamento di qualunque fede siano, e che comunque in ogni caso non devono essere di qualche confessione religiosa".

Con due delibere approvate il 13 agosto, la giunta dell’Unione comunale e il Comune di Barberino Val d’Elsa chiedono di risolvere in tempi brevi una vicenda giudiziaria che potrebbe rallentare i tempi delle ultime tranches di lavori relative al completamento della nuova scuola primaria di Bustecca e delle opere di urbanizzazione. Attraverso il conferimento dell’incarico ad un avvocato, le amministrazioni comunali hanno disposto l’atto che permetterà di procedere con la richiesta di dissequestro dell’area.

Si tratta di un terreno privato, situato in località Bustecca, sul quale è in corso un procedimento di esproprio da parte del Comune di Barberino e dove è prevista la realizzazione di un’area a parcheggio a servizio del polo scolastico e di una viabilità di collegamento tra la Provinciale e tutta la zona di Bustecca. Il Tribunale di Firenze vi ha posto i sigilli a causa di una presunta non corretta gestione delle terre provenienti dal cantiere della costruzione della scuola e accolte in questa area.

Dal campionamento effettuato nel corso dell’indagine le terre in questione tuttavia risultano di buona qualità ambientale. Nelle indagini sono coinvolti anche alcuni tecnici comunali. Ad esprimere forte preoccupazione per la vicenda sono il sindaco di BarberinoGiacomo Trentanovi e il presidente dell’Unione comunale del Chianti Fiorentino David Baroncelli. “Siamo stati costretti ad uno stop a motore acceso – dichiara il sindaco Trentanovi - proprio nel momento in cui i lavori di completamento dell’area esterna della nuova scuola erano sul punto di ripartire, abbiamo concluso la prima fase della gara per l’affidamento dell’appalto prevedendo di riaprire il cantiere a settembre; adesso l’inchiesta giudiziaria rischia di far slittare i lavori”.

“Siamo preoccupati – aggiunge il presidente dell’Unione Baroncelli soprattutto per le ripercussioni sui tempi di realizzazione dei lotti in previsione, stiamo lavorando e confidiamo nell’operato della magistratura e in una rapida risoluzione della vicenda che porti chiarezza e giovamento alla comunità attraverso il completamento dell’opera pubblica”. L’Unione comunale e il Comune di Barberino sono al lavoro per individuare soluzioni alternative. “Utilizzeremo tutti gli strumenti di nostra competenza e nel rispetto della legge per far ripartire i lavori prima possibile – concludono i sindaci – inoltre stiamo effettuando tutte le verifiche del caso, ci auguriamo che l’esito della vicenda sia rapido, oltre che positivo”.

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