Sciopero del commercio per la Repubblica fondata sul lavoro

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana dichiarano l'astensione dal lavoro e lo sciopero per l’intera giornata del 2 giugno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2017 15:28
Sciopero del commercio per la Repubblica fondata sul lavoro

 Anche per una festività importante come il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, la maggioranza delle attività commerciali starà aperta, anche in Toscana, con poche eccezioni, tra cui parte della Cooperazione. "Non è accettabile. La Festa della Repubblica è il simbolo unificante e di riconoscimento per tutti i cittadini del nostro Paese e non va sacrificata sull’altare del consumo! Chiediamo a politici, deputati, senatori ed amministratori pubblici di adoperarsi perché in Parlamento venga approvata la modifica della Legge Monti sulla liberalizzazione degli orari e delle aperture commerciali" propongono Filcams, Fisascat e Uiltucs regionali contrarie alle aperture dei negozi per le festività civili e religiose e chiedono il rispetto del significato e del valore sociale che queste festività rappresentano per la comunità.

"La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive non ha portato nessun aumento dei consumi e tanto meno dell’occupazione. Anzi, sono solo peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori ed è aumentata la precarietà. No al sempre aperto! No al lavoro nelle Feste! Vogliamo piuttosto città più vivibili, all’insegna della cultura. Vogliamo la difesa degli spazi personali e collettivi per gli affetti e la socialità" per questo Filcams, Fisascat e Uiltucs della Toscana proclamano astensione dal lavoro e sciopero per l’intera giornata di domani 2 venerdì 2 giugno, e ricordano che sentenze della Cassazione sanciscono che il lavoratore può astenersi dal lavoro nelle festività.Intanto secondo il Codacons il ponte sarà particolarmente salato visto che per gli 8 milioni di italiani che in queste ore si metteranno in viaggio per trascorrere fuori casa il ponte del 2 giugno, dovranno mettere in conto, a parità di consumi, una maggiore spesa pari al +3,5% rispetto allo scorso anno. 

"Gli incrementi più alti si registrano nel comparto dei trasporti (aerei, traghetti, collegamenti locali, ecc.) con le tariffe sfiorano il +4% rispetto allo scorso anno – spiega il Codacons – Ma i rincari toccano tutti gli aspetti delle vacanze: si spenderà infatti l’1,9% in più per dormire fuori casa; mangiare al ristorante comporterà una maggiore spesa del 2%, mentre per i divertimenti le tariffe salgono mediamente del +0,7%. Per gli alimentari si spende oggi il +2% in più rispetto allo scorso anno, mentre fare il pieno di benzina all’automobile comporterà un aggravio di spesa del +3,5% a causa dei rincari dei listini alla pompa. Complessivamente le famiglie che trascorreranno fuori casa il ponte del 2 giugno spenderanno circa 80 milioni di euro in più rispetto al ponte del 2016" stima il Codacons.

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